Anteprima Quake: Champions

Al Quakecon Bethesda e id Software tolgono finalmente il sipario sul loro nuovo Arena Shooter. Pronti a scoprire il Gameplay del nuovo Quake?

Anteprima Quake: Champions
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  • "Lo sappiamo cosa volete da un First Person Shooter: la velocità". Così Tim Willits di id Software esordisce sul palco del Quakecon, dove ha mostrato alla platea le prime, inedite sequenze di Gameplay di Quake Champions. Sono passati pochi mesi dall'uscita di DOOM, adrenalinico ritorno del re degli sparatutto che si è distinto per il suo ritmo indiavolato, e Tim è già pronto a presentare un titolo che lo superi in quanto a dinamismo: un Arena Shooter acceleratissimo, svelto, esagerato non solo nel look ma anche nel passo. Da questo punto di vista, Quake Champions è davvero un ritorno alle origini del genere: un tripudio di rocket jump, di strafe impossibili; una corsa ossessiva verso la prossima kill.
    Quello che abbiamo visto in esclusiva italiana qui a Dallas, insomma, ci ha davvero galvanizzato: il team di sviluppo è rimasto fedelissimo al quel concept che, negli anni '90, ha contribuito a definire i lineamenti di un genere. Con un look più moderno ma sempre aggressivo, Quake Champions vuole riportare sul mercato quell'estetica caustica e quel fare da smargiasso che prima di Wolfenstein: The New Order sembravano ormai passati di moda.
    Eppure, la presentazione ufficiale non ha fugato del tutto i dubbi che erano nati dopo l'annuncio di Los Angeles. Se in fatto di Gunplay il nuovo Quake sembra in gran forma, la conferma che saranno presenti diversi eroi, ciascuno con una sua specifica abilità, ci fa preoccupare per il bilanciamento generale di un titolo che vuole dichiaratamente avvicinarsi al panorama degli eSport.
    id Software sembra comunque sapere il fatto suo, e dimostra di aver capito che quello che conta è soprattutto il feedback della community. Nei primi mesi del 2017, quindi, Quake Champions arriverà con una Beta su PC, e i riscontri dei giocatori risulteranno fondamentali. "Sarete voi," chiude Tim Willits, "ad aiutarci a ridefinire il panorama competitivo, e a riportare il nuovo Quake in vetta".

    Quakewatch

    Riuscire a risaltare, in un panorama che si sta facendo discretamente affollato come quello degli sparatutto multiplayer, è anche una questione di stile. Gli sviluppatori di Quake: Champions lo sanno bene, e non si sono certo risparmiati. L'uscita prevista solo su PC ha permesso al team di spingere al massimo l'engine proprietario id Tech 6, per un risultato che, visivamente, convince senza riserve. Non aspettatevi ovviamente la densità di effetti speciali di altri FPS votati al single player, perché Quake predilige opportunamente la fluidità all'abbondanza di dettagli. Nuvole di sangue ed esplosioni sono realizzate in maniera molta spartana, per non appesantire troppo il gioco in fase di rendering; ma dove Quake: Champions non si risparmia è sulla qualità delle texture. Le mappe sembrano quindi davvero meravigliose da vedere, fantasie che uniscono un'estetica gotica e medievale ai tratti demoniaci già visti in DOOM, in un gorgogliante potpourri "cannibale" dove si trovano altari sacrificali, giganteschi bulbi oculare che seguono l'azione di gioco, pentacoli e guglie rocciose che si sollevano da paludi acide.
    Anche il character design degli eroi è più che riuscito: ipertrofico, selvaggio e vorace, accumula con fare onnivoro ogni tipo di fascinazione. Troviamo quindi enormi lucertole squamose, marine spaziali protetti da corazze troneggianti, regine non-morte, ninfe al neon. La rapida carrellata a cui abbiamo potuto dare una prima occhiata ha saputo perlomeno incuriosirci, dimostrando la qualità del lavoro artistico.
    È proprio la presenza dei campioni, tuttavia, che genera qualche dubbio più che legittimo. Andando ad inseguire il concept di Overwatch, ogni personaggio avrà una sua specifica abilità che modificherà in qualche maniera l'approccio allo scontro. Nella versione finale ci saranno 12 diversi Campioni; o meglio, dodici diverse classi di eroi, e qui al Quakecon abbiamo dato un'occhiata alle abilità delle prime quattro. I Ranger, ad esempio, avranno la capacità di teletrasportarsi, lanciando una sorta di sfera di energia in qualsiasi direzione, e poi premendo un tasto per proiettarsi nella posizione in cui si trova. I Visor, per contro, avranno a disposizione quella che il team ha chiamato Piercing Vision, che permetterà di vedere le sagome dei nemici attraverso le pareti. Ci saranno anche gli Scalebearer, capaci di lanciarsi in una corsa disperata che può travolgere un avversario e farlo esplodere in una nuvola di viscere e frammenti ossei. Infine, le Nyx, potranno esibirsi in un rapido spostamento laterale chiamato Ghost Walk, che tanto somiglia agli scatti di Tracer.
    Ancora non sappiamo come sarà regolato l'utilizzo di queste abilità, che con tutta probabilità andranno in qualche maniera "caricate" uccisione dopo uccisione. Eppure, in un prodotto che aspira a proporsi come massima espressione dell'agonismo videoludico, la diversità di queste skill potrebbe portare qualche problema nel bilanciamento complessivo. Speriamo che il team non voglia abusare delle abilità, per inseguire la "moda" del recentissimo Overwatch (che proprio in questi giorni raggiunge l'incredibile quota di 15 milioni di utenti attivi), puntando invece a valorizzare le abilità dei player più allenati e reattivi.

    Per fortuna in fatto di gunplay Quake: Champions preferisce non strafare, rimanendo fedele al canone di un tempo. Non ci sono loadout, perk e altre chincaglierie (anche se la scelta dei personaggi influisce sulla mobilità e sulla fisica dei salti), e tutte le armi si raccolgono direttamente sul campo. Fra Railgun, mitragliatrici, Rocket Launcher, il "sapore" dell'esperienza di gioco è riconoscibile e "antico". Siamo convinti che possa essere proprio questa la chiave del successo per la nuova fatica di Bethesda, e i primi scontri che abbiamo adocchiato, così diretti, feroci e brutali, ci hanno fortunatamente rassicurato. Adesso non vediamo l'ora di mettere le mani su una versione di prova, per darvi riscontri più precisi sulle vertiginose velocità che hanno da sempre rappresentato il fiore all'occhiello della saga.

    Quake Champions C'è ancora tanto da scoprire, riguardo a Quake: Champions. Oltre a provare con mano il nuovo shooter targato id Software, dovremo capire quali saranno le modalità disponibili e - soprattutto - quale sarà la struttura delle partite classificate (un dettaglio su cui pure Blizzard è inciampata vistosamente). E ancora: quale strategia di commercializzazione sceglierà Bethesda? È ancora molto presto per parlare di questi argomenti, e il "primo contatto" qui al Quakecon è servito soprattutto per darci un'idea generale sullo stile e sui ritmi di gioco. Il look prepotente della produzione fa il paio con una rapidità invidiabile, e per il momento questo basta per tenere sull'attenti i fan di vecchia data. Nella speranza che i nuovi Campioni possano portare un po' di varietà, ma senza intaccare l'elemento più importante: il bilanciamento e la purezza agonistica del franchise.

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