Quasi un anno fa, il publisher austriaco Deep Silver annunciò un nuovo gioco di ruolo, dal nome in codice Project RPB, attualmente in sviluppo presso gli studios di Piranha Bytes.
Ora conosciuto come Risen, il nuovo titolo di provenienza austriaca promette di rinfrescare un genere che affascina e allo stesso tempo stupisce per la complessità che lo caratterizza.
L’intreccio narrativo di Risen prende le mosse da un naufragio che vi porterà su di un’isola ricca di vegetazione, luoghi arcani e misteriosi. Come se ciò non bastasse, a guardia del mare che circonda questo posto sconosciuto vi sarà un enorme e imponente vulcano che giocherà un ruolo fondamentale ai fini della trama. Ben presto realizzerete di trovarvi in qualcosa di diverso da un’isola abbandonata. L’ambientazione medievale sarà immersiva e completamente fittizia ma le vicende narrate, a detta degli sviluppatori, saranno reali, per quanto non ci è dato sapere se prenderanno spunto da fatti realmente accaduti nel Medioevo storico.
Quel che è certo è che in questo posto senza nome ci sarà una vita sociale ben sviluppata, in cui il vostro personaggio occuperà l’ultima scala della gerarchia, costituita da gruppi di potere, fazioni e gilde. Ci sarà da faticare un bel po’ per cominciare a godere della considerazione della gente e delle attenzioni dei personaggi più facoltosi. Vi sarà richiesto, pertanto, di portare a termine missioni principali e secondarie, nelle quali avrete la possibilità di esplorare il mondo a disposizione e imbattervi in personaggi e strane creature a dir poco ostili e altrettanto intelligenti. Fortunatamente in Risen non mancheranno gli strumenti per fronteggiare le minacce. Gli sviluppatori hanno dichiarato di aver completamente rinnovato il sistema delle magie e che le armi a disposizione saranno piuttosto diversificate e realistiche. Il gameplay portante, in ogni caso, non sembra discostarsi molto da quello di Gothic (parto dello stesso team di sviluppo), anche se una maggiore varietà e una più approfondita differenziazione dei poteri magici potrebbero giovare non poco al gameplay. Ultimamente gli Action RPG di tal fatta (e ci pare doveroso citare Two Worlds, il cui seguito dovrebbe arrivare entro l'anno) non hanno brillato per strutturazione (e lo stesso Gothic 3 soffre di gravosi problemi), e forse Risen potrebbe avere qualcosa di dire. L’abilità in combattimento migliorerà ovviamente in base ai punti accumulati, e permetterà al giocatore di utilizzare diversi stili di combattimento, che contemplano anche la possibilità di utilizzare due armi contemporaneamente ed eseguire azioni acrobatiche. Agli inizi il vostro personaggio sarà totalmente privo di qualsiasi specifica attitudine, per cui dovrete accumulare i punti abilità portando a termine gli obiettivi di gioco e aumentando le conoscenze, e distribuirli attentamente: tale aspetto influirà anche sulle fasi avanzate dell'avventura, così come sull'intreccio principale andranno a gravare le scelte del protagonista. Supportare una fazione piuttosto che un'altra, prediligere la "via del guerriero" piuttosto che la purezza della magia, porteranno cambiamenti radicali nel plot, a quanto promesso dal team di sviluppo.
Non è invece prevista l’implementazione di una modalità multiplayer, incompatibile con la struttura di gioco progettata dagli sviluppatori.
L’aspetto grafico godrà della stessa cura che ha caratterizzato gli ultimi episodi del fratellastro Gothic, ma il team ha deciso di rivedere "verso il basso" gli standard delle nuove generazioni di software: i modelli avranno una quantità limitata di poligoni, nella speranza che non sarà necessario un supercomputer per assecondare il motore di gioco. Allo stato attuale dei lavori, testimoniato da un "early code" mostrato in occasione della GDC, Risen sembra soffrire a causa di un processo di sviluppo ancora molto legato ai canoni del passato: ad esempio la realizzazione delle animazioni non passa certo per intense sessioni di motion capture, e i movimenti del protagonista sono sembrati legnosi e poco convincenti. In ogni caso è presto per giudicare l'aspetto visivo, e bisogna al momento soppesare ogni considerazione preliminare valutando al contempo del dichiarazioni del team di sviluppo. Si sa ad esempio che il giocatore vivrà le molte ore necessarie al completamento del gioco -nessuna dichiarazione quantitativa più precisa- in un mondo caratterizzato dall’alternanza del dì e della notte. Dal punto di vista grafico, gli sviluppatori hanno dichiarato qualche dettaglio interessante sulla tecnologia proprietaria: “C'è un nuovo sistema per i materiali applicato ai modelli. La pelle sembrerà vera e il metallo e la stoffa avranno effetti shader simili. I pezzi di indumenti sono animati a mano, quindi non ci sarà alcuna simulazione in tempo reale, in quanto questo avrebbe richiesto parecchie risorse e influito negativamente sul gioco. Le singole texture sono costituite da un'immagine bitmap colorata, una in normal map per gli effetti più definiti, e da vari effetti shader speculari e materiali.”. Pare dunque che i Pirana Bites sappiano quello che fanno: vedremo se i codici più avanzati saranno in grado di destare il nostro interesse.
Il tutto sarà condito con un comparto sonoro che si prefigura essere di alto livello e ricercato, quanto meno perché affidato a Kai Rosenkranz, colui che ha composto e curato la colonna sonora di Gothic. Le musiche verranno composte in studio, con strumenti reali, e saranno contestuali, pertanto le azioni di gioco saranno accompagnate da brani capaci di creare l’atmosfera giusta e di suscitare sensazioni di pericolo, gioia o dolore, a seconda dei casi.
Risen merita le nostre attenzioni, in quanto promette di coinvolgere i giocatori in uno scenario tanto affascinante quanto misterioso, che potrebbe catturare una notevole schiera di appassionati già a partire dalla sua uscita, prevista per PC e XBox 360 tra Luglio e Settembre 2009. Gli aspetti verosimili ricercati dagli sviluppatori e la cura che stanno dedicando alla differenziazione sociale dei PNG contribuiranno a creare un vero e proprio mondo pulsante e realistico sotto l’aspetto storico e grafico, che non aspetterà altro che noi per offrire decine di ore all’insegna dell’avventura e del mistero. Sapremo dirvi più avanti se il motore grafico risulterà all'altezza, e se le promesse di ravvivare un gameplay comunque piuttosto classico (da hack'n'slash tridimensionale) verranno mantenute.