Anteprima Saint Seiya: la Battaglia del Santuario

Tornano i Cavalieri dello Zodiaco

Anteprima Saint Seiya: la Battaglia del Santuario
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Disponibile per
  • PS3
  • Trasporre in un videogioco un grande classico dell’animazione giapponese non è mai stata un’impresa facile. Lo hanno testimoniato, negli anni, le varie incarnazioni digitali di Dragon Ball -prima di tutto-, di Hokuto no Ken e -infine- di Saint Seya, conosciuto in Italia come I Cavalieri dello Zodiaco. Le trasposizioni ludiche dello shonen manga di Masami Kurumada si sono susseguite sino ad oggi passando, senza troppo successo, sia dalla generazione Playstation che da quella Playstation 2, proponendo diverse versione di un beat’em up mai davvero convincente, vuoi per una realizzazione tecnica tutt’altro che impeccabile, vuoi per meccaniche sempre troppo impacciate. Bandai, unitasi con Namco, non intende mollare un brand così potente, in Europa come in Giappone, e si prepara al debutto nella next gen con un nuovo capitolo in esclusiva per Playstation 3.
    Saint Seya: Sanctuary Battle, sviluppato da Dimps, è in arrivo nel Febbraio del 2012.

    Dynasty Seya

    Per quel che riguarda la strutturazione di gioco le prime informazioni giunteci dall’oriente vedono un netto cambio di rotta, che trasformerà la produzione da un beat’em up ad un picchiaduro a scorrimento, probabilmente molto simile al recente Fist of the North Star. Ci troveremo dunque alla guida di uno dei cinque cavalieri di bronzo che dai primi anni novanta anno letteralmente infiammato il cuore degli appassionati italiani. Seya, Hyoga, Shiryu, Shun e Ikki, meglio conosciuti come Pegasus, Crystal, Sirio, Andromeda e Phoenix: questi dunque i protagonisti di un’avventura che ci vedrà ricalcare le orme dell’intera prima serie, quella dedicata alla battaglia del Sanutario. I nostri eroi saranno dunque impegnati nella leggendaria scalata alle dodici case dello Zodiaco, fino alla proverbiale battaglia finale nelle stanze del malvagio Grande Sacerdote. Tra una tappa e l’altra dovremo poi vedercela con l’intera combriccola di Ares, composta da sgherri più o meno temibili. Dalla nostra, supponiamo, tutta la schiera di colpi che i seguaci della dea Atena ci hanno mostrato nel corso della serie animata, dal temibile Pegasus Ryuseiken (Fulmine di Pegasus) al Genmaken di Ikki, capace di sprofondare nelle tenebre la mente dell’avversario. Tra un colpo speciale e l’altro, naturalmente, la classica rosa di combo pungo/calcio condita -sospettiamo- da altrettante proiezioni capaci di donare al videogiocatore una buona schiera di colpi tramite la quale variare l’azione. Il team giapponese, in ogni caso, ha dichiarato non solo di avere tutta l’intenzione di riprodurre fedelmente ognuna delle mosse peculiari dei Cavalieri ma anche l’acquisizione graduale dei poteri, considerata una delle caratteristiche peculiari della saga. Casa dopo casa bruceremo il cosmo del nostro Cavaliere prediletto sino a scavalcare i limiti umani e raggiungere il Settimo Senso. Con tutta probabilità, dunque, ci troveremo di fronte ad una serie di battaglie in cui vi sarà una massiccia presenza di elementi scriptati, per venire incontro a molti momenti topici della serie (come dimenticare, ad esempio, la rinascita di Ikki dopo aver subito il Rokudo Rinne -“Sei vide della trasmigrazione”- da Shaka). Una struttura del genere porta con se molte speranze e altrettante perplessità. In primo luogo la qualità dell’implementazione di questi possibili momenti scriptati, fantastici -ad esempio- nell’ultimo Naruto Shippuden ma non altrettanto ingegnosi in altre recenti produzioni. In secondo luogo, e soprattutto, l’ombra della ripetitività, ereditata da una struttura di gioco che somiglia in maniera preoccupante a quella dei proverbiali Dynasty Warriors. Non è dato sapere, infine, come sarà strutturato l’utilizzo dei vari personaggi: ci verrà data facoltà di sceglierne uno ed interpretare così cinque cammini differenti oppure -come ci aspettiamo- la narrazione intervallerà i vari Saint rimanendo al 100% fedele al manga? Tutto quello che sappiamo, da questo punto di vista, riguarda l’aggiunta di una modalità speciale momentaneamente senza nome, grazie alla quale -a detta degli sviluppatori- potremo rivivere alcuni risvolti extra collegati a ciascuno dei protagonisti e non solo.

    Dal punto di vista tecnico, non avendo visto ancora nulla di veramente concreto, possiamo solamente constatare la decisione di utilizzare un maturo cell shading (molto simile a quello di Shippuden), capace di rendere l’azione notevolmente più spettacolare, nonché vicina alle velleità dell’anime.

    Saint Seiya: Sanctuary Battle Nella produzione Dimps sono riposte moltissime delle speranze dei fan che, nel corso degli anni, non hanno mai avuto vere soddisfazioni dalle proposizioni videoludiche mostrate da Bandai. Che questa sia o meno la volta buona è difficile determinarlo ora: sicuramente le possibilità di mettere in campo un buon videogioco o un ennesimo flop sono le stesse. Ora non resta che restare sintonizzati su Everyeye per seguire gli sviluppi.

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