Se dopo aver assistito ad una boss fight di Final Fantasy XV poco convincente e confusionaria Hideki Kamiya sale sul palco E3 di Microsoft e annuncia che quella che andremo a vedere è la boss fight più grande che i Platinum Games abbiano mai realizzato, possono forse le aspettative su Scalebound non centuplicarsi in una frazione di secondo? Se poi, ad un antipasto già di per sé così succulento, si aggiunge che il titolo supporterà la co-op a 4 giocatori (anche se ancora non sappiamo se sarà possibile affrontare l'intera esperienza in cooperativa o più probabilmente solo alcune specifiche boss fight) e farà anch'esso parte, come Gears4, Forza Horizon 3, Sea of Thieves e tanti altri, del programma "Play Anywhere" di Microsoft (potendo quindi essere scaricato e giocato su PC da chiunque acquisti la versione Xbox One), il quadro vittorioso non può che completarsi con una certa imperiosità.
Uniti per la pelle... ops, per le squame!
Prima però di lanciarci nell'analisi dello splendido gameplay mostrato sul palco E3, vorremmo spendere qualche parola per inquadrare al meglio la promettente esclusiva Microsoft, che, lo ricordiamo, purtroppo non ha ancora una data di lancio ufficiale, se non un indicativo 2017. Kamiya l'ha detto: "Ho sempre voluto giocare in un mondo di draghi e combattere delle bestie giganti". E in effetti Scalebound è proprio questo: un Action-RPG in cui, affiancato al protagonista Drew (un tipetto spavaldo, forse un po' troppo stereotipato, sulla falsa riga del Dante di DMC), troveremo un enorme e potente drago, Thuban, che con incrollabile fedeltà ci supporterà in combattimento a seconda degli ordini che gli impartiremo. Potremo utilizzarlo per farci beffa dei nemici più deboli, oppure per tenere a bada le creature più pericolose. Sebbene il bestione ci accompagnerà per l'intera durata dell'avventura (tranne in alcune aree di gioco appositamente studiate per impedirgli l'accesso), dovremo stare bene attenti a non abusare troppo della sua devastante potenza: i nemici uccisi da Thuban, infatti, non rilasceranno gemme rosse, valuta fondamentale per acquistare oggetti e nuovi elementi per personalizzare il nostro compagno di avventure. Ecco che quindi per raggranellare quattrini Drew dovrà affidarsi alle sue capacità, attraverso un gameplay di stampo action dinamico e spettacolare, in cui potrà utilizzare svariate armi bianche, ognuna con un moveset unico, un arco con cui scoccare diverse tipologie di freccia e persino un braccio squamoso con cui scagliare delle sfere d'energia. Entrambi i protagonisti avranno comunque un sistema di crescita e personalizzazione, con il drago che potrà essere modificato sia nell'estetica (come il colore delle squame e l'armatura equipaggiata) che nell'evoluzione, associando magari ai suoi attacchi un elemento particolare oppure modificando le dimensioni di alcune sue parti del corpo per poter eseguire nuove devastanti abilità. Per quanto concerne l'estensione e la varietà del mondo di gioco, invece, non siamo ancora riusciti a carpire informazioni sufficientemente sostanziose, salvo potervi dire che a livello stilistico, stando perlomeno a quanto visto finora, la creatura di Kamiya non ci è sembrata particolarmente originale e ispirata, forse un po' troppo simile ad altri esponenti fantasy su piazza e per certi versi anche allo stesso Final Fantasy XV.
Il dinamico duo
Sono il combat system e la spettacolarità dell'azione, invece, a contraddistinguere da sempre le opere dei Platinum Games. Al contrario della mal strutturata battaglia osservata qualche minuto prima nella finestra di show dedicata a Final Fantasy XV, in cui un Tabata un po' confuso era alle prese -con scarsi risultati- contro un titano composto da roccia ed energia magica, Kamiya e soci hanno voluto magnetizzare l'attenzione della platea losangelina con una boss fight impetuosa, ben orchestrata e dal grande ritmo, molto simile per certi aspetti agli avvincenti scontri saggiati in Monster Hunter. In questo caso, all'interno di un'enorme caverna, Drew e compagni, ognuno con un proprio drago, si sono ritrovati alle prese con una sottospecie di colossale ragno marino corazzato, capace, all'occorrenza, di immergersi negli abissi sottostanti per proteggersi e contrattaccare. La fase iniziale prevedeva che i combattenti, sostando su alcuni isolotti circondati dall'acqua, potessero semplicemente bersagliare il nemico dalla distanza, con Drew che però sembrava soffrire particolarmente la limitata portata del suo arco. Ecco che quindi, richiamando il suo fedele drago e salendogli in groppa, ha potuto immediatamente variare la sua strategia d'attacco, cominciando a colpire ripetutamente l'imponente nemico con delle palle infuocate a lunga gittata. Non ci è ancora chiaro se potremo salire in groppa al compagno in ogni momento o se solo durante specifiche "fasi" della boss fight, tuttavia questa possibilità di alternare gli attacchi di Drew a quelli in groppa al suo drago ci è sembrata senza ombra di dubbio interessante, anche in ottica di un probabile cambiamento morfologico del campo di battaglia con l'avanzare del combattimento. Lo scontro è poi proseguito svelandoci che dopo aver subito un certo quantitativo di danni il boss cambierà "fase", guadagnando nuovi moveset d'attacco e devastanti abilità. Il ragno marino, infatti, che inizialmente aveva adottato una tattica difensiva proteggendo i suoi punti deboli con gli enormi arti corazzati, dopo aver esaurito una delle sue numerose barre vitali si è immerso nelle profondità della caverna, riemergendo poco dopo con una forma completamente nuova, che gli permetteva di librarsi in volo e scagliare delle spore velenifere sul campo di battaglia.
A questo punto, Drew e compagni, per riuscire a colpire efficacemente i punti deboli del nemico, sono ricorsi alla loro capacità di trasformarsi in creature metà uomini e metà draghi, permettendosi così di esibirsi in attacchi devastanti e combinazioni aeree spericolate. Inoltre, sfruttando lo slancio della coda del proprio drago, i guerrieri hanno potuto catapultarsi sul corpo del nemico vacillante per finirlo, in un'esplosione di membra e sangue davvero spettacolare.
Scalebound è probabilmente il titolo più interessante e promettente dell'intera line up Microsoft presente all'E3 2016. Tuttavia, Platinum Games non ha voluto portare una versione giocabile sullo showfloor, lasciando quindi al solo gameplay mostrato durante la conferenza Microsoft l'onere di svelarci preziose informazioni sul suo impianto ludico. Sebbene dobbiamo ancora avere modo di approfondire la struttura ruolistica che accompagnerà il titolo, soprattutto per quanto riguarda Drew, la boss fight che abbiamo potuto visionare ci ha lasciato delle ottime impressioni, sia per quanto riguarda il combat system sia per quanto riguarda la spettacolarità dell'azione. La possibilità di alternare gli attacchi ravvicinati a quelli dalla distanza, con anche la possibilità di montare sul drago per eseguire degli attacchi aerei spettacolari, ci ha trasmesso le giuste sensazioni di dinamismo che ci aspettiamo da tutti i titoli targati Platinum Games. Interessantissima è anche l'evoluzione che il boss ha subito man mano che incassava danni, facendoci ben sperare per tutte le altre boss fight che dovremo affrontare nel corso dell'avventura. A questo punto non ci resta che aspettare il Gamescom di Colonia, dove speriamo di avere finalmente modo di mettere le mani su una versione giocabile del titolo atteso su Xbox One e PC nel corso del 2017.