Quando all'interno di un discorso viene citato Akira Kurosawa la mente vola veloce e senza incertezze verso una produzione filmica che per la maggior parte dei suoi estimatori ha significato entrare in un mondo da sempre considerato estraneo ed a volte etereo. Parlo di una realtà cruda, fatta di affilate lame, di tecniche maestose per grazia e dinamismo e di un onore sul quale è costruita un'intera realtà. Samurai. Per partito preso consideriamo tale termine come l'esatta definizione di un gruppo di persone ristretto ed oramai inesistente votate, più o meno volontariamente, all'immolazione. Ben pochi, però, considerano o conoscono ciò che in realtà accadeva non molto tempo fa nelle terre del Sol Levante, dove erano l'onore ed il coraggio a fare la differenza tra una vita degna di essere vissuta ed unoesistenza costantemente in penombra, tutto sommato facile, direte voi, tutto sommato triste e fine a se stessa, replico.
Una storia alquanto intrigante
Sammy ha deciso di rinfrancare alcune di queste figure: ha scelto di proiettare i propri sforzi verso un titolo che promette davvero faville, sia per quanto riguarda l'aspetto prettamente tecnico sia per quel che concerne la storyboard. Secondo indiscrezioni l'intera storia avrebbe inizio quando i dodici membri del "Consiglio degli Anziani" vengono incaricati di utilizzare una sacra reliquia per costruire un imponente santuario, aiutati dall'intervento di un misterioso bimbo dai poteri soprannaturali. Al centro di questo gigantesco santuario esiste una città popolata da moltissima gente mentre all'esterno vive una razza -gli Umanoidi- in tutto e per tutto simili a uomini, dotati però di tecnologie estremamente avanzate e di fini ben poco condivisibili. Un giorno accade qualcosa di impensabile: scompare, per qualche misterioso motivo, il bimbo che aveva originato l'enorme santuario e la città, in preda al panico, perde la sua originale fonte di sostentamento, evidentemente collegata in qualche modo al fanciullo. Nel giro di qualche giorno l'intera comunità degli Umanoidi è riuscita ad invadere l'enorme complesso. E qui entriamo in gioco noi, che, impersonando il giovane Natoe, saremo chiamati a sconfiggere e debellare l'infinità schiera di nemici che ci sbarrerà la strada durante il lungo tragitto.
Sempre più battaglie
Tralasciando l'impianto narrativo, che pare avere tutte le carte in regola per contrastare con efficacia molti degli rpg in commercio, molto interessante e degna di nota pare essere l'intera struttura di gioco, estremamente complessa ma che, come promesso dagli stessi programmatori, una volta appresa renderà gratificante ogni istante di gioco. All'interno della città, unico ed enorme campo di battaglia, Natoe incontrerà moltissimi personaggi non giocanti (PNG o NPC, non player character) con i quali interagire. Così facendo, potremo ottenere moltissime informazioni utili circa i nemici annidiati all'interno degli edifici, le loro potenzialità e, come se tutto ciò non bastasse, verremo chiamati a risolvere alcuni enigmi che sbloccheranno subquest o oggetti utili al proseguimento della storia. Sammy ha dichiarato che il gioco risponderà a dettami arcade (le fasi di combattimento, come si può osservare dai filmati apparsi in rete, appaiono estremamente veloci e il più delle volte privi di quella strategia che da sempre contraddistingue i giochi di ruolo) senza però disdegnare elementi rpg, come l'accrescimento o lo sviluppo di particolari abilità con cui affrontare le varie missioni, il cui numero non è ancora stato precisato. Fulcro del gioco, comunque, rimane il combattimento vero e proprio, caratterizzato da scelte ben precise da parte dello studio di programmazione. Il sistema di ingaggio dei nemici è piuttosto semplice ed automatico, dato che entreremo nella modalità combattimento automaticamente una volta che i nemici siano entrati nel nostro raggio visivo. A quel punto potremo avventarci contro di loro in piena autonomia di movimento e nella piena facoltà di scegliere con quale colpo attaccare. Oltre ai soliti colpi e alle combo derivate dalla somma di più colpi base, al nostro Natoe sarà concesso di utilizzare per un breve tempo una magia oppure di compiere un terribile attacco che non lasceranno scampo ai nostri nemici. Tale colpo segreto, nominato Nitoh-Ryu, sarà utilizzabile solamente una volta che una particolare barra di caricamento sarà piena; inoltre non potrà essere utilizzato per più di qualche secondo, costringendo il giocatore ad alternare fendenti a schivate e parate, anch'esse considerate mosse in grado di far salire la nostra abilità ed il punteggio assegnatoci al termine di ogni combattimento. Il parco mosse non si esaurisce qui: oltre a particolari Break Technique (Final Fantasy VII anyone? ^_^) va citata la possibilità da parte del giocatore di impossessarsi dell'arma del nemico anche durante le fasi più concitate dello scontro ed usarla a proprio piacimento contro lo sventurato in questione.
Conclusioni
Seven Samurai 20XX si sta rivelando come uno dei possibili titoli in grado di portare una ventata di freschezza all'interno di un panorama action 3d che pare aver concluso la sua evoluzione con l'intramontabile (tamarro) Devil May Cry. Indubbiamente da tenere sott'occhio, dato l'enorme potenziale del titolo e data la caratura dello sceneggiatore, non mi resta che augurare a Sammy la fortuna e la bravura di portare a termine un titolo che ha tutte le carte in regola per rivelarsi una piacevole sorpresa.
Anteprima Seven Samurai 20XX
Leggi la nostra anteprima e le novità sul videogioco Seven Samurai 20XX - 1158
Akira Kurosawa docet
Quando all'interno
di un discorso viene citato Akira Kurosawa la mente vola veloce e senza
incertezze verso una produzione filmica che per la maggior parte dei suoi
estimatori ha significato entrare in un mondo da sempre considerato estraneo ed
a volte etereo. Parlo di una realtà cruda, fatta di affilate lame, di tecniche
maestose per grazia e dinamismo e di un onore sul quale è costruita un'intera
realtà. Samurai. Per partito preso consideriamo tale termine come l'esatta
definizione di un gruppo di persone ristretto ed oramai inesistente votate, più
o meno volontariamente, all'immolazione. Ben pochi, però, considerano o
conoscono ciò che in realtà accadeva non molto tempo fa nelle terre del Sol
Levante, dove erano l'onore ed il coraggio a fare la differenza tra una vita
degna di essere vissuta ed unoesistenza costantemente in penombra, tutto sommato
facile, direte voi, tutto sommato triste e fine a se stessa, replico.
Una storia alquanto
Sammy haintrigante
deciso di rinfrancare alcune di queste figure: ha scelto di proiettare i propri
sforzi verso un titolo che promette davvero faville, sia per quanto riguarda
l'aspetto prettamente tecnico sia per quel che concerne la storyboard. Secondo
indiscrezioni l'intera storia avrebbe inizio quando i dodici membri del
"Consiglio degli Anziani" vengono incaricati di utilizzare una sacra reliquia
per costruire un imponente santuario, aiutati dall'intervento di un misterioso
bimbo dai poteri soprannaturali. Al centro di questo gigantesco santuario esiste
una città popolata da moltissima gente mentre all'esterno vive una razza -gli
Umanoidi- in tutto e per tutto simili a uomini, dotati però di tecnologie
estremamente avanzate e di fini ben poco condivisibili. Un giorno accade
qualcosa di impensabile: scompare, per qualche misterioso motivo, il bimbo che
aveva originato l'enorme santuario e la città, in preda al panico, perde la sua
originale fonte di sostentamento, evidentemente collegata in qualche modo al
fanciullo. Nel giro di qualche giorno l'intera comunità degli Umanoidi è
riuscita ad invadere l'enorme complesso. E qui entriamo in gioco noi, che,
impersonando il giovane Natoe, saremo chiamati a sconfiggere e debellare
l'infinità schiera di nemici che ci sbarrerà la strada durante il lungo
tragitto.
Sempre più
Tralasciando l'impianto narrativo, che pare avere tutte le carte inbattaglie
regola per contrastare con efficacia molti degli rpg in commercio, molto
interessante e degna di nota pare essere l'intera struttura di gioco,
estremamente complessa ma che, come promesso dagli stessi programmatori, una
volta appresa renderà gratificante ogni istante di gioco. All'interno della
città, unico ed enorme campo di battaglia, Natoe incontrerà moltissimi
personaggi non giocanti (PNG o NPC, non player character) con i quali
interagire. Così facendo, potremo ottenere moltissime informazioni utili circa i
nemici annidiati all'interno degli edifici, le loro potenzialità e, come se
tutto ciò non bastasse, verremo chiamati a risolvere alcuni enigmi che
sbloccheranno subquest o oggetti utili al proseguimento della storia. Sammy ha
dichiarato che il gioco risponderà a dettami arcade (le fasi di combattimento,
come si può osservare dai filmati apparsi in rete, appaiono estremamente veloci
e il più delle volte privi di quella strategia che da sempre contraddistingue i
giochi di ruolo) senza però disdegnare elementi rpg, come l'accrescimento o lo
sviluppo di particolari abilità con cui affrontare le varie missioni, il cui
numero non è ancora stato precisato. Fulcro del gioco, comunque, rimane il
combattimento vero e proprio, caratterizzato da scelte ben precise da parte
dello studio di programmazione. Il sistema di ingaggio dei nemici è piuttosto
semplice ed automatico, dato che entreremo nella modalità combattimento
automaticamente una volta che i nemici siano entrati nel nostro raggio visivo. A
quel punto potremo avventarci contro di loro in piena autonomia di movimento e
nella piena facoltà di scegliere con quale colpo attaccare. Oltre ai soliti
colpi e alle combo derivate dalla somma di più colpi base, al nostro Natoe sarà
concesso di utilizzare per un breve tempo una magia oppure di compiere un
terribile attacco che non lasceranno scampo ai nostri nemici. Tale colpo
segreto, nominato Nitoh-Ryu, sarà utilizzabile solamente una volta che una
particolare barra di caricamento sarà piena; inoltre non potrà essere utilizzato
per più di qualche secondo, costringendo il giocatore ad alternare fendenti a
schivate e parate, anch'esse considerate mosse in grado di far salire la nostra
abilità ed il punteggio assegnatoci al termine di ogni combattimento. Il parco
mosse non si esaurisce qui: oltre a particolari Break Technique (Final Fantasy
VII anyone? ^_^) va citata la possibilità da parte del giocatore di
impossessarsi dell'arma del nemico anche durante le fasi più concitate dello
scontro ed usarla a proprio piacimento contro lo sventurato in
questione.
Conclusioni
Seven Samurai 20XX si sta rivelando come uno dei possibili titoli
in grado di portare una ventata di freschezza all'interno di un panorama action
3d che pare aver concluso la sua evoluzione con l'intramontabile (tamarro)
Devil May Cry. Indubbiamente da tenere sott'occhio, dato l'enorme potenziale
del titolo e data la caratura dello sceneggiatore, non mi resta che augurare a
Sammy la fortuna e la bravura di portare a termine un titolo che ha tutte le
carte in regola per rivelarsi una piacevole
sorpresa.
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