Anteprima Shadow of The Colossus

Dopo Ico, la magia di Fumito Ueda torna in Shadow of the Colossus

Anteprima Shadow of The Colossus
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  • PS2
  • Estasiati, emozionati, incantati, di fronte ad un titolo dalla superba personalita’ come Shadow of the Colossus. Fumito Ueda e’ tornato con la sua genialita’, il suo estro, la sua poesia; ha creato un mondo fantasioso, dai colori vivi, splendenti, plasmando un bocciolo illuminante, ma ancora incompleto, che lentamente sta trovando la giusta linfa per aprirsi ed avvolgere il nostro viso con il suo dolce profumo.

    Una misteriosa fanciulla giace in un letto di pietra, sola, abbandonata. Il nostro avventuriero la fissa, la cura, la ama. La scena cambia; ci ritroviamo distesi a terra, una spada sulla guaina ed un fiero cavallo a nostro fianco: Shadow of the Colossus prende vita.

    Eppure il titolo inizia malamente. Cio’ che balza immeditamente all’occhio del giocatore e’ un frame-rate pessimo, sia nelle cut-scene che durante le sessioni di gioco. Nessuna presenza di scatti, ma una lentezza che avvolge ogni singolo movimento, ogni creatura che anima il vasto mondo dei Colossi. Ma una volta preso il joypad in mano, tutto cio’ passa in secondo piano. Sara’ per una realizzazione tecnica che si attesta ancora al 60%, sara’ per la straordinaria dose artistica respirabile nei singoli fotogrammi, sara’ per il ricordo splendido che tutti noi abbiamo di ICO.

    Nelle fasi in-game la cura riposta per le animazioni di qualsiasi elemento e’ pressoche’ maniacale. Finalmente il destriero si muove come un vero animale, il personaggio come un vero umano ed il gigante come cio’ che abbiamo sempre immaginato nella nostra mente... ma un piccolo uomo come puo’ abbattere l’infinita imponenza e maestosita’ dei Colossi?

    Puntando la nostra spada nella direzione del sole, rileveremo la posizione del mostro. Una volta localizzata la gigantesca bestia dovremo attirare la sua attenzione verso di noi. Per fare cio’ sara’ sufficiente scoccare un dardo in direzione della sua corazza ed attendere inesorabilmente la sua venuta. Sguainando nuovamente la spada verso il mostro riusciremo a trovare il suo punto debole. La fase successiva sara’ quella di escogitare una tattica efficace che ci permetta di salire sopra al Colosso. A tal fine dovremo analizzare le parti scoperte da eventuali corazze ed aggrapparci su quella che ci garantisca la maggiore probabilita’ di successo. Una volta saliti “a bordo”, l’enorme creatura tentera’ in tutti i modi di farci cadere, per questo dovremo essere abili nel trovare la giusta via per arrivare al fatidico punto debole. A differenza di ICO, in Shadow of the Colossus e’ presente un HUD on-screen che ci fornira’ delle utili informazioni per la gestione della tattica. Oltre alla barra di energia e al riquadro dell’arma, e’ visibile un cerchio che indica il grado di resistenza delle prese sul Colosso. Piu’ grande e’ la superficie del cerchio e maggiore sara’ la resistenza. Se la misura del cerchio arriva a dimensioni troppo piccole per permettere una presa sicura, l’eroe cadra’ a terra perdendo inevitabilmente energia preziosa. Il recupero di quest’ultima avviene durante la fase di riposo, senza toccare alcun tasto nel joypad, il personaggio respirera’ a fatica e lentamente recuperera’ le proprie forze.

    Il fine ultimo dell'avventura e' quello di eliminare i Colossi, disseminati nelle vaste lande desertiche, per riportare in vita la graziosa fanciulla. Al momento dell'uccisione il gigantesco mostro si dissolve lentamente nell'aria, liberando i propri poteri che prontamente vengono assorbiti dal giovane eroe (ancora non sappiamo se con risvolti futuri positivi o negativi).

    Durante il lungo viaggio avremo a nostro fianco un misterioso cavallo, perfetto compagno e parte integrante della personalita' del protagonista. Sia artisticamente che visivamente parlando, risulta caratterizzato al pari di un personaggio principale. La sua velocita' sara' di fondamentale importanza per lo spostamento agevole da un posto all'altro alla ricerca delle malvagie creature. Per salire in groppa all'animale sara' sufficiente posizionarci al suo fianco e premere il tasto triangolo, per farlo muovere pigiare ripetutamente il tasto X. Le sessioni in sella sono esaltanti, l'immenso scenario scorre via velocemente, ma i pochi secondi necessari a ricoprire un vasto pezzo di territorio sono dei brevi momenti magici, che ci mostrano un mondo fiabesco dominato da imponenti alture e vallate maestose. Si perde il fiato, ma subentra l'azione.

    Wanda to Kyozou Tutti i riscontri attuali fanno presagire un futuro roseo per la produzione di Sony Computer Entertainment. Gia’ dalle poche scene visibili all’Expo 3 di Los Angeles, sembra di trovarsi di fronte ad una nuova perla, emozionante e coinvolgente come la prima creazione di Fumito Ueda.

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