Anteprima Sniper Elite

Negli ultimi giorni della seconda Guerra Mondiale, sullo sfondo di una Berlino semidistrutta, un coraggioso cecchino americano viene assoldato dalla OSS per porre un freno alle mire nucleari della Russia.
Con semplicemente il destino del mondo nelle nostre mani, avremo abbastanza sangue freddo e tattica da assolvere tale compito?

Spara compagno!... O no?

Sniper Elite, sviluppato dalla Rebellion e distribuito da Namco, si svogle quindi nello scenario di passaggio tra Guerra Mondiale e Guerra Fredda.
Ben diverso dall'ottimo film "il nemico alle porte" che vedeva il compagno Vassili Zaitsev
diventare un eroe propagandistico sovietico. Scelta che divide questa:
Da una parte infatti emulare le gesta di un'eroe del grande schermo può essere una buona spinta a comprare il gioco, d'altra parte essere immersi in un contesto completamente diverso e nuovo è comunque una scelta altrettanto felice. I più attenti giocatori di Call of Duty avranno certamente notato la poco casuale somiglianza delle missioni russe con alcune scene de "il nemico alle porte" e questo come omaggio di un videogioco ad un'opera cinematografica basta.
Parlando (finalmente) di Sniper Elite lo possiamo inserire nella folta schiera dei FPS ambientati in periodi storici reali e fondamentali per la nostra cultura. Dalla Guerra del Golfo alla Guerra del Vietnam, ma soprattutto le due Guerre Mondiali, tutti eventi che si prestano ad essere riutilizzati nei videogiochi, in particolar modo negli sparatutto.

Vento forza 2, tratteniamo il respiro, calcoliamo la traiettoria e... fuoco!

Tuttavia, Sniper Elite vuole essere molto più profondo e ragionato dei suoi concorrenti dediti alla pura azione e alla violenza sregolata, pur non rinunciando, infatti, a fasi esplorative e d'azione con visuale in terza persona (segno distintivo non da poco, NdR), alterneremo parti in prima persona dove daremo libero sfogo alla nostra abilità balistica con gli strumenti che un cecchino della seconda Guerra Mondiale aveva a disposizione.
Essendo quest'ultima modalità di gioco il fulcro attorno a cui ruota l'anima di Sniper Elite gli sviluppatori hanno approfondito con maggior cura gli aspetti realistici di tale "professione".
Dovremo infatti tenere conto di molte variabili che influenzano il proiettile quali: la gravità, il vento (che cambia dinamicamente), la postura, il battito cardiaco e il respiro.

Cecchini perfetti

Forse risulterà un pò troppo difficile per chi preferisce livelli più arcade ( a dire il vero, sarebbe difficile anche per un cecchino vero :D, NdR), ma non ci dobbiamo preoccupare perchè potremo "scalare" molti parametri per rendere più abbordabile il gameplay.
Per godere tuttavia appieno questo titolo dovremo giocare, giocare e giocare, perchè solo con l'esperienza apprenderemo i trucchetti del "mestiere" fino a che, per esempio, sapremo esattamente a quale tacchetta sul mirino dovremo mirare per uccidere il sergente sul palazzo davanti a noi calcolando la traiettoria influenzata da un forte vento da est. E ben presto impareremo che binocoli e obiettivi di precisione sono elementi fondamentali per la nostra sopravvivenza.
Le missioni si preannunciano estremamente differenziate, e ciò dovrebbe contribuire a tener alta l'attenzione del giocatore nonostante l'ambientazione storica non consenta certo di sbizzarrirsi in tal senso. La Rebellion fortunatamente, sembra aver fatto un ottimo lavoro riguardo la progettazione dei livelli, sia stilisticamente che visivamente parlando...

L'ultimo ritrovato della tecnica? Quasi, molto quasi.

Veniamo alla grafica, forse la parte più debole di Sniper Elite. Intendiamoci, l'aspetto è più che discreto, la palette cromatica, per quanto limitata, riesce a rendere il realismo dell'ambientazione, così come l'effetto blur ( sfocatura ) attorno agli edifici ed elementi di contorno.
Molto cinematografica l'idea che la camera virtuale segua la pallottola lungo il tragitto verso il suo bersaglio con un buon effetto bullet-time alla Matrix.
Tuttavia non si può certo paragonare, un elemento tanto essenziale quanto soggetto ad un'analisi microscopica come la grafica, ad altri FPS... uno su tutti Half life 2.
Senza toccare altri mostri sacri, parliamo della IA che si preannuncia molto acuta dato che i nemici tendono ad accorgersi, ad esempio, del nostro nascondiglio qualora un colpo non vada a segno ( Molto svegli eh... :D ).
Ad ogni livello inoltre, avremo una classifica che potremo comparare con i nostri amici "cecchini". Per aumentare il nostro punteggio potremo per esempio cercare colpi raffinati come colpire un nemico da lontanissimo o uccidere due o più soldati col medesimo proiettile.
L'interfaccia è molto curata, intuitiva e riassuntiva, in quanto avremo comodamente i molti parametri costantemente sotto controllo.
Durante le 25 missioni che compongono la storia gli avvenimenti dovrebbero essere quanto più "non lineari" possibile, anche se qui il condizionale è d'obbligo ( è una affermazione fatta dalla Rebellion stessa, non provata giocando ).
Non aspettiamoci però una longevità spropositata nonostante la modalità cooperativa a due giocatori e multiplayer online.