Anteprima Socom: Tactical Strike

Una strategia militare tutta portatile.

Anteprima Socom: Tactical Strike
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  • Il difficile mestiere del soldato

    Quando agli occhi dei videogiocatori venne aperta la frontiera dell'online, Sony si affrettò a procurare al pubblico un buon titolo che potesse dimostrare le effettive potenzialità della sua console anche in Rete. Fu così che nacque il primo SOCOM: US Navy Seals, l'action game strategico realizzato da SCEA. Celebrando il famoso e versatile team statunitense, Socom offriva ai giocatori un'esperienza unica ed innovativa: curato sia nel single player che nel multi, permetteva di controllare il comandante dei due team sul campo di battaglia, Alfa e Bravo, che, oltre che combattere egli stesso, avrebbe potuto impartire ai suoi uomini gli ordini strategici per il raggiungimento degli obiettivi, servendosi del set di cuffie e microfono fornito con il gioco. Questa possibilità godeva di un valore amplificato nella modalità online del gioco: i partecipanti, infatti, comunicando effettivamente tra di loro via radio, come un vero team militare, avrebbero potuto dar vita alle loro personalissime e diverse strategie, varcando la soglia delle limitazioni imposte dagli ordini predefiniti disponibili nel single player.
    Diversi anni dopo, Socom continua a far parlare positivamente di sé, cercando di farsi portabandiera dell'Online game anche su PSP: dopo i primi due titoli, è in progettazione il terzo episodio portatile della saga, Socom: Tactical Strike. Un gioco dove la tattica è tutto, dove un proiettile in meno ed un passo in più fanno davvero differenza fra la gloria e la polvere.

    È dura essere un leader

    Nella modalità offline, Socom: Tactical Strike ci metterà nei panni del comandante dei due team che partecipano alla missine in corso, Alfa e Bravo. Anziché da quattro uomini come solitamente avveniva nella saga, però, ciascun gruppo si comporrà di solamente due elementi, ciascuno dei quali agirà solo ed esclusivamente a seconda dei nostri ordini. Facile comprendere, dunque, che non controlleremo attivamente nessuno degli agenti sul campo, ma che dovremo supervisionare e coordinare le loro azioni. In ogni momento, il giocatore, premendo R, può scegliere se seguire il team Alfa o il team Bravo; premendo L può invece decidere se impartire l'ordine ad entrambi i soldati, ad uno solo o a tutti i quattro militari presenti sul campo. Per rendere più ragionate ed infallibili le nostre scelte strategiche, gli sviluppatori hanno deciso di inserire una sorta di visuale speciale che ci permetterà, attraverso la simulazione del nostro ordine da parte di alcune sagome che si muoveranno nell'ambientazione, di comprendere se stiamo effettivamente compiendo la giusta scelta per la riuscita della missione oppure no.
    Una delle cose più interessanti da notare è la visuale di Tactical Strike, che conferisce un profilo ulteriormente strategico alla giocabilità: la telecamera sarà infatti piazzata appena alle spalle dei nostri uomini. In pratica, pur non essendo effettivamente sul campo tra di loro, ci sentiremo proiettati nel bel mezzo della battaglia. Riusciremo a vedere solo ed esattamente ciò che anche i nostri subordinati vedono. Questa limitazione si rifletterà ovviamente anche sulle nostre possibilità d'azione: il mirino al centro della nostra visuale - che ci permette di selezionare la

    destinazione e i bersagli dei nostri uomini - potrà spostarsi solamente lungo il campo visivo dei nostri quattro agenti. Pertanto saremo noi a scegliere se tenere il blocco dei quattro unito o se separarli - e rischiare quindi nettamente di più - per ottenere diverse visuali del campo di battaglia. La telecamera si sposterà solamente nel momento in cui ordineremo al cecchino del team di imbracciare il suo fucile: da quel momento in poi, vedremo l'azione attraverso la sua croce di tiro foriera di morte. Davvero interessante, dunque, l'idea di uno strategico in tempo reale, che non si basi solo sulla pretattica progettata sulle mappe e sulle planimetrie, ma anche sulle variazioni e gli imprevisti tipici dell'azione vera e propria. In veste di comandante, potremo cambiare i nostri ordini in qualsiasi momento, prendendoci tutto il tempo necessario per pensarci su o, molto peggio, ordinando di aprire il fuoco immediatamente nel caso i nemici abbiano notato la nostra presenza e stiano chiamando rinforzi che arriveranno da chissà quale direzione. Potremo perfino pianificare una scala di ordini, che i nostri soldati eseguiranno uno ad uno o consecutivamente, a seconda della nostra scelta.
    Gli sviluppatori hanno promesso che le possibilità d'azione da impartire ad Alfa e Bravo saranno varie, numerose ed organizzate in maniera funzionale ed intuitiva: premendo il tasto di fuoco, ad esempio, potremo vedere la voce di fuoco rapido mentre, tenendolo premuto, avremo accesso ad un più ampio menù, dove figureranno voci come il fuoco di copertura, il fuoco d'assalto...
    Le capacità dei nostri ragazzi dipenderanno unicamente dai loro reali parametri. Affinché questi possano migliorare di missione in missione, SCEA ha scelto di proporre un sistema di sviluppo simile a quello degli RPG: al termine di ogni missione, infatti, ciascun soldato otterrà dei punti esperienza da spendere per incrementare i suoi parametri. Il cecchino del gruppo, ad esempio, potrà migliorare la sua mira e diventare un tiratore praticamente infallibile. O, ancora, l'hacker riuscirà a penetrare sempre più velocemente nei sistemi di sicurezza degli archivi elettronici.
    Sebbene mantenga il titolo dei vecchi episodi - SOCOM - Tactical Strike, così come l'annunciato episodio della saga che vedrà la luce su PS3, non sarà più incentrato esclusivamente sull'efficiente squadra speciale statunitense: il giocatore potrà infatti selezionare all'inizio dello Story Mode quale team impersonare. A seconda della sua scelta,

    cambieranno l'aspetto, i parametri ed i nomi dei soldati, oltre che - ovviamente - alcuni dettagli della trama. Anche in questo caso, le possibilità di scelta si promettono numerose ed apprezzabili: è stata infatti annunciata la presenza, oltre che dello US SOCOM Navy Seals, dei SAS britannici, dei GIGN francesi, dei SARS australiani, dei 707TH coreani, dei KSK tedeschi, degli UOE spagnoli e, ciliegina sulla torta, dei ragazzi del "Nono", il team Col Moschin del Folgore italiano.
    A giudicare dal trailer e dai video in-game disponibili, graficamente e tecnicamente Tactical Strike non dovrebbe affatto deludere: i movimenti su schermo dei personaggi sono naturali e curati, le ambientazioni ben realizzate e pulsanti.
    Molto più mistero avvolge invece la modalità online, riguardo alla quale gli sviluppatori hanno voluto rivelare davvero poco: sappiamo che essa funzionerà via Ad Hoc e WiFi, e che potrà coinvolgere fino ad un massimo di 4 giocatori (con quattro soldati ciascuno, per un totale di 16 elementi sul campo), impegnati in 5 possibili diverse tipologie di missione. Ad ogni modo, è stato assicurato il fatto che rivedremo le modalità classiche del multiplayer di SOCOM, come l'Eliminazione, la Protezione e la Demolizione.

    Socom: Tactical Strike Mantenendo le promesse fatte, SOCOM: Tactical Strike potrebbe rivelarsi un titolo davvero interessante, con tutte le carte in regola per farsi apprezzare e lodare nel panorama portatile, sia in singolo che in multi. Per saperne di più non possiamo far altro che attendere l’Electronic Entertainment Expo di luglio, nel corso del quale Sony ha promesso di rivelare qualcosa di nuovo.

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