Soul Calibur 2: anteprima del picchiaduro cappa e spada di Namco

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Soul Calibur 2: anteprima del picchiaduro cappa e spada di Namco
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  • PS2
  • Xbox
  • NGC
  • Il re incontrastato e...

    Il panorama dei picchiaduro 3d su Playstation 2 è al giorno d’oggi dominato senza ombra di dubbio dal bellissimo Virtua Fighter 4.
    Il beat em up della SEGA grazie alla sua particolare impostazione di gioco, che lo rende un vero e proprio “simulatore di arti marziali”, e alla massiccia longevità garantita dalla modalità Kumite è iuscito a meritarsi da quasi tutti gli appassionati il titolo di miglior picchiaduro su Playstation 2.
    E bene sottolineare il “quasi” dato che alcuni giocatori non riescono a perdonare al titolo di Yu Suzuki l’eccessiva “legnosità” dei personaggi, e soprattutto l’eccessiva difficoltà nei combattimenti contro la CPU e contro giocatori esperti, dato che VF è un picchiaduro dove ogni mossa e ogni contromossa devono essere scelte molto bene ed eseguite ancora meglio, se no la speranza di vincere un incontro è molto bassa.
    I detrattori di VF dunque aspettavano con ansia l’uscita del quarto capitolo di Tekken, eterno rivale del titolo SEGA, per poter trovare finalmente un azione più frenetica adatta sia a principianti che ad esperti.
    Purtroppo il titolo Namco, per una serie di motivi che non saranno qui trattati, ha deluso gli appassionati e chi se lo aspettava come un “anti Virtua Fighter”, lasciando come alternativa a chi proprio non sopportasse Akira &Co il vetusto (ma sempre divertente) Tekken Tag Tournament.
    La situazione pare tuttavia destinata a cambiare dato che sta per arrivare sui nostri scaffali (uscita prevista metà settembre) un picchiaduro che è erede di una leggenda uscita nel 1999 su Dreamcast; un gioco che vuol far vacillare (se non far cadere) il trono di Virtua Fighter e che per farlo userà tutto il suo mix di grafica, immediatezza, longevità grazie al quale sta spopolando in Giappone. Stiamo parlando di Soul Calibur 2

    ...il ritorno di una leggenda

    Seguito (come già detto) dell’ormai mitico Soul Calibur, picchiaduro “all'arma bianca” uscito sul Dreamcast nel 1999, che portò tante di quelle innovazioni (a livello di grafica,giocabilità etc etc) da essere considerato dai fan della console SEGA (e non solo) uno dei migliori picchiaduro della storia, SC2 si appresta a far la comparsa sul nostro monolite nero PAL dopo abver spopolato in Giappone. Noi di Play2eye vogliamo farvi gustare in anteprima questo titolo e abbiamo giocato per voi alla versione giapponese del gioco.
    Cominciamo col dire che il titolo è multipiattaforma ma le uniche differenze fra le varie versioni (apparte una pulizia grafica migliore su X-Box) sono costituite più che altro dai personaggi esclusivi presenti per ognuna delle console.
    Dunque i possessori di PS2 potranno “menare le mani” (è proprio il caso di dirlo) con Heiachi Mishima (direttamente dal già citato Tekken), quelli di X-box potranno contare sui poteri infernali di Spawn e infine i fan Gamecube potranno provare l’ebrezza di impersonare (ancora una volta) il mitico Link direttamente dalla saga di Zelda.
    Ma passiamo al gioco vero e proprio: appena accesa la console si viene accolti da un eccellente filmato in computer grafica in puro stile Namco che ci presenta in breve i vari personaggi e ci ricorda (per chi non la conoscesse già) la storia delle due spade del bene e del male: la Soul Edge, spada maledetta che da immensi poteri, e la Soul Calibur, spada con energia opposta alla Soul Edge e creata appositamente per distruggerla.
    Finito l’impressionante filmato ci troviamo di fronte alla scelta della modalità di gioco e qui potremmo sbizzarrirci fra Arcade, VS, Team Battle, Survivial, Time Attack, Pratice e Weapon master.
    Se le prime 6 sono modalità “classiche” dei picchiaduro la modalità Weapon Master sarà analizzata più avanti dato che è un vero e proprio “gioco nel gioco”. Appena cominciamo a immergerci nel combattimento vero e proprio non possiamo fare a meno di notare come ancora una volta i programmatori della Namco siano riusciti a tirare fuori il meglio dal punto di vista grafico della nostra amata PS2.
    Il dettaglio grafico dei personaggi è davvero impressionante, per certi versi superiore a quello di Tekken 4 e curato in ogni minimo particolare: dalle espressioni facciali (sia di dolore che di gioia) fino alle gonnelline svolazzanti dei personaggi femminili che faranno la gioia dei fans di Sophitia, Taki & co.. Gli sfondi sono animati nella maggior parte dei casi e non potrete fare a meno di notare il movimento di bandiere e stendardi o addirittura il muoversi delle nuvole portate dal vento.
    La fluidità di gioco è sempre costante tranne nei casi di mosse particolarmente spettacolari che richiedono l’uso di vari effetti di luce (come ad esempio quelle del pirata Cervantes). In queste situazioni il gioco rallenterà per alcuni brevi attimi, non danneggiando tuttavia l’azione di gioco.
    Il reparto sonoro sembra (almeno in questa versione Giapponese) senza infamia e senza lode: sebbene alcune musiche siano veramente evocative (per esempio quella dello stage di Inferno) nessuna riesce a raggiungere i livelli di epicità del primo Soul calibur e del vetusto Soul Edge per PSX. Una nota di merito va invece alle voci dei personaggi che prima di ogni incontro si sfideranno lanciandosi insulti incomprensibili in giapponese: speriamo che nella versione PAL il gioco sia doppiato o quantomeno siano aggiunti dei sottotitoli (come accadeva anche in Soul Edge).
    Passiamo ora a un punto molto importante per qualsiasi picchiaduro: la giocabilità.
    Il sistema di controllo di Soul Calibur 2 prevede tre tasti di attacco (spadata orizzontale, verticale e calcio) e uno di difesa (la guardia). Questa combinazione è azzeccatissima, dato che permette un buon approccio al gioco sia ai neofiti sia a chi avesse già giocato ai precedenti episodi: sarà molto facile abituarsi a SC2 indipendentemente dalla piattaforma su cui lo si gioca. Inoltre man mano che aumenterà la vostra bravura riuscirete a realizzare mosse sempre più devastanti e complesse.
    Certo qualcuno potrebbe obiettare che è possibile vincere un “arcade mode” premendo in continuazione lo stesso tasto. Questo è vero se si gioca a difficoltà easy o normal: aumentando il livello di difficoltà le cose cambieranno di molto e anche i fan più accaniti del primo Soul Calibur dovranno tirar fuori le unghie e studiare accuratamente ogni mossa se non vogliono ritrovarsi in men che non si dica KO o peggio ancora buttati fuori dal ring.
    La rosa dei personaggi selezionabili è molto varia e ben equilibrata: ci sono i personaggi adatti per chi preferisce la velocità (Xianghua, Talim, Taki etc etc), la forza bruta (Astaroth, Necrid, Nightmare), le tecniche letali (Cassandra, Ivy, Voldo..) o l’equilibrio(Mistrurugi). Insomma, nessuno avrà problemi a trovarsi un personaggio preferito da imparare a padroneggiare al meglio. Inoltre bisogna dire che tutti (chi più chi meno) possiedono un certo carisma e la loro storia non è il solito e banale pretesto per dire “picchiamoci un po’ che fa bene a tutti”, cosa rara in un piacchiaduro (vedere ad esempio l’insiginificante storia di Virtua Fighter).

    un GDR nel picchiaduro????

    Una descrizione a parte va data alla modalità Weapon Master.
    Questa sezione si presenta come una sorta di “rpg nel picchiaduro” e riprende un concetto già visto nel primo Soul Edge per PSX.
    Il vostro personaggio affronterà delle missioni: per essere portate a termine richiedono determinati compiti che vanno dal normale “sconfiggi il personaggio che ti si presenta davanti” al più complesso “sonfiggi il tuo nemico solo con le prese“ oppure “sonfiggi il tuo nemico avendo un quarto della tua energia”.
    Man mano che andrete avanti con le missioni la loro difficoltà crescerà sempre di più e presto vi ritroverete persino ad affrontare veri e propri “dungeon” con tanto di boss finale pronto a farvi la pelle.
    Completando le missioni guadagnerete punti esperienza e monete d’oro.
    I punti esperienza faranno aumentare il livello del vostro personaggio (proprio come un vero e proprio RPG) e a determinati livelli vi saranno aperte delle “strade” per delle missioni sempre più difficili.
    I “gold point” invece vi serviranno per acquistare allo shop delle nuove armi per i vostri personaggi e vi permetteranno di sbloccare i vari segreti del gioco. Le armi che acquisterete potranno essere utilizzate poi in tutele altre modalità: ogni arma ha le propie caratteristiche di attacco e difesa ed inoltre può possedere un bonus/malus che condizionerà il vostro personaggio (ad esempio alcune armi vi succhieranno l’energia altre romperanno la guardia del nemico etc etc.).
    Allo shop potranno essere sbloccati anche i vari segreti del gioco che comprendono costumi extra, nuovi stage, nuovi personaggi, art gallery e filmati per un totale di circa una novantina di segreti sbloccabili. Oltre al weapon master comunque vi dovrete dare da fare anche nelle altre modalità per scoprire proprio tutto tutto e portare al termine il gioco al 100%.
    Certo bisogna dire che per essere goduta appieno la modalità Weapon master avrebbe bisogno di una buona traduzione in Inglese, dato che a volte è difficile riuscire a capire quello che bisogna fare per portare a termine la missione, ma per questo aspetteremo la versione PAL del gioco che conterrà addirittura due personaggi segreti in più e Lizardman (un personaggio che nella versione nipponica può essere giocato solo in una missione del Weapon master) giocabile sin dall’inizio.
    Bè che dire per una volta noi utenti europei saremo più fortunati dei nostri fratelli nipponici.

    Conclusioni

    Non si può non ammettere che questo gioco metta davvero l’acquolina in bocca, soprattutto perché contenderà al re Virtua Fighter 4 evolution la corona di miglior picchiaduro su PS2.

    Ora tutti gli appassionati di picchiaduro e coloro che hanno amato la saga della “spada delle anime” non possono far altro che aspettare con trepidazione l’uscita PAL del gioco fissata il 12 Settembre 2003

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