Anteprima Space Invaders Extreme 2

Pixellosissime armi di distruzione di massa (aliena)

Anteprima Space Invaders Extreme 2
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  • DS
  • Riesumare vecchi classici non è mai stata un’operazione, semplice e spesso ha sortito effetti mediocri. Donare nuova vita a un titolo con 30 anni sulle spalle non significa solo dotarlo di una grafica moderna ed aggiungere due o tre bonus per rendere felici i fan, ma anche svecchiarne il gameplay, senza tuttavia stravolgerlo del tutto, al fine di rendere gradevole il gioco tanto ai nostalgici quanto alle nuove generazioni di giocatori. Non sempre si riesce ad indovinare la giusta formula per accontentare utenti vecchi e nuovi: emblematico il caso di Space Invaders, di cui abbiamo potuto giocare qualche riedizione moderna accettabile, sia su portatili che su console casalinghe, ma anche innumerevoli re-editing poco gradevoli. Uno scossone è arrivato con Space Invaders Extreme, pubblicato in occasione del trentesimo compleanno del leggendario shooter arcade Taito, disponibile per Ds, Psp e, a breve, per Xbox360 (scaricabile dal Market Place). Il titolo, oltre a sfoggiare uno stile deliziosamente psichedelico, sia nell’aspetto visivo che in quello sonoro, si fregiava di un gameplay freschissimo. Ora, nella Terra del Sol Levante, è già disponibile l’attesissimo seguito: diamogli un’occhiata in previsione dell'uscita europea.

    un'invasione di Stile

    Parlare di SIE separatamente dal suo stile è assolutamente impossibile, in quanto grossa parte del fascino deriva proprio dalla componente artistica. Gli sfondi, luminosi e sgargianti, si animano, sfoggiando luci e immagini che si susseguono sullo schermo a gran velocità, senza tuttavia risultare fastidiosi o invadenti. Il contrasto cromatico con gli elementi del gioco evita infatti di creare confusione. I famosi Invasori sono rimasti pressoché invariati, mantenendo i pixel a vista e le animazioni rudimentali che li hanno resi un’immagine indelebile nella testa di ogni giocatore, forse addirittura un simbolo. Il quadretto si completa con una colonna sonora pop/house che, come gli sfondi, fa sentire la sua presenza senza però opprimere i sensi; inoltre ogni colpo sparato, ogni alieno che esplode in un tripudio di pixel, emette un suono diverso (dalla percussione di un piatto al più classico suono ritmico), che si fonde con la colonna sonora fino a “remixarla”, in un modo molto simile al particolarissimo REZ.
    Retrò e modernità si amalgamano in una irresistibile spirale di ritmo, colore e stile, impedendo al giocatore di staccare lo sguardo dallo schermo mentre cerca di salvare il mondo dagli invasori più temuti da trenta anni a questa parte.
    Da questo punto di vista Space Invader Extreme 2 non pare aver subito grosse modifiche, riproponendo quasi inalterato lo stile globale del suo predecessore. Tuttavia sembra garantita la presenza di sfondi ed effetti sonori ancora più “esagerati”, dal ritmo serrato e quasi ipnotici nella sequenza di immagini proposta.

    30 anni e non sentirli

    Il merito più grande di Space Invader Extreme è stato indubbiamente quello di riuscire a mantenere il gameplay classico di Space Invaders, svecchiandolo però completamente, grazie all'introduzione moltiplicatori di punteggio particolari e di piccoli inserti ludici indispensabili per variare il ritmo e la progressione di gioco. Il seguito non vuole distaccarsi dalla struttura del suo predecessore, ma cerca di perfezionarla ulteriormente. Il già citato sistema di punteggio, influenzato da moltissimi fattori, come per esempio le chain (il concatenamento di uccisioni consecutive), gli “eventi”(di cui parleremo fra breve) e la distruzione degli ufo speciali o di particolari sequenze di nemici, rimarrà pressoché invariato. Nessuna variazione anche per le armi bonus, che sarò possibile ottenere uccidendo 4 alieni dello stesso colore. Torneranno quindi il raggio laser verticale (dispensato dagli alieni blu), che annienta letteralmente tutto ciò contro cui si imbatte (fate attenzione agli alieni riflettenti, però!), la classica bomba ad area (rilasciata dagli alieni rossi), lo Wide Shot (distribuito dagli invasori verdi) e lo scudo di protezione (concesso dalla distruzione delle astronavi nere, e molto utile, data la rimozione degli scudi presenti nella versione classica).
    Ancora una volta lo schermo sarà zeppo di invasori diversi: alcuni si limiteranno ad adottare la “strategia” di movimento tipica dell'originale Space Invaders, altri saranno caratterizzati da abilità e routine comportamentali uniche. Parlando di novità di gameplay, la prima che salta all’occhio è il curioso sistema “bingo”, utilizzato per incrementare ulteriormente il punteggio, che ci mostrerà, nello schermo superiore del DS, un classico tabellone da tris con delle caselle di due colori. Per ottenere una casella dovremo colpire prima 4 alieni del colore che riempie il bordo esterno dello slot, e in seguito 4 alieni del colore interno: ancora più punti, insomma, per tutti quelli che giocano con precisione, oltre che con riflessi. Un’altra modifica al gameplay, davvero molto gradita, è il “riassestamento” degli “eventi”; per chi non lo sapesse, in Space Invader Extreme gli eventi erano delle piccole sfide di varia natura, che interrompevano l’azione canonica per portarci in una sorta di area bonus, attivate colpendo uno sgargiante ufo che sorvolava lo schermo dopo aver completato una chain di 8 alieni. Alla fine di ogni evento portato a termine con successo si entrava in modalità “Fever”, dotati dunque di versioni potenziate delle armi disponibili, con le quali era possibile portare a casa un gran numero di punti. Il vero problema degli eventi era che spezzavano un po’ troppo l’azione, tanto che occasionalmente, al ritorno nello stage, ci si ritrovava con un maledetto proiettile pronto a farci saltare in mille pezzi senza avere il tempo materiale di reagire. Questa volta, per quanto rimanga la galvanizzante modalità Fever (nella quale appariranno anche tanti UFO svolazzanti), gli eventi si manifesteranno nello schermo superiore, lasciando all'utente la possibilità di controllare sempre la propria situazione.
    Il titolo presenterà, oltre che la classifica online, anche una modalità multiplayer online (e logicamente anche locale); oltre all'arcade mode e alla possibilità di giocare separatamente i vari livelli sarà possibile anche giocare una modalità prova a tempo.
    Arrivati a questo punto della trattazione, più di un giocatore potrebbe etichettare Extreme 2 come un semplice “more of the same”. L'imputazione non sarebbe del tutto sbagliata, visto che il titolo in questione si presenta più come un grosso update che come un vero e proprio sequel. Tuttavia le nuove aggiunte, per quanto scarse, paiono mirate e funzionali, e sicuramente i fan sapranno apprezzare. Oltretutto, visto il divertimento che il primo episodio ha regalato a chi l’ha acquistato, Extreme 2 è un “more” che accogliamo con piacere (ancor più se il prezzo non sarà elevatissimo).

    Space Invaders Extreme 2 Stile, divertimento e profondità di gameplay. Un gioco che riesce a presentare questi pregi è un gioco riuscito. Facciamo davvero fatica a pensare che Space Invader Extreme 2 possa risultare meno gradevole del prequel e, viste anche le nuove interessanti aggiunte al gioco, non ci sentiamo nemmeno di lamentarci troppo della mole esigua di novità che il prodotto presenterà. Nell’attesa che venga annunciata anche la release europea, stiamo già lucidando le nostre pixellosissime armi di distruzione di massa (aliena).

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