Splinter Cell Blacklist: anteprima del multiplayer

Il nuovo Sam Fisher finalmente in veste Multiplayer

Splinter Cell Blacklist: anteprima del multiplayer
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Wii U
  • Pc
  • L'attenzione di questi giorni primaverili, baciati da un sole a presenza discontinua ma decisa, fanno volare la mente direttamente all'E3, quando finalmente sapremo la verità (probabilmente definita e definitiva) sulle nuove console Sony e Microsoft. Ci si dimentica, perciò, che da qui a Novembre/Dicembre o Febbraio (chissà) di acqua sotto i ponti ne deve passare ancora parecchia; ed è così che le recenti novità su Splinter Cell: Blacklist passano in secondo piano. Il titolo ha recentemente svelato la sua componente multiplayer: reportage e notizie non si sono fatti attendere sul web, e così abbiamo deciso di ravvivare queste spente giornate videoludiche con qualche succulenta novità sul titolo diretto dalla bella Jade Raymond. Dopo aver parlato diffusamente del single player, degli stili di gioco e del "sistema economico" (in questo recente articolo) andiamo dunque ad esplorare il (parzialmente) rinnovato multiplayer.
    Ricordiamo che il titolo, in arrivo per PC, Xbox 360 e PS3, sarà disponibile a partire dal 22 Agosto.

    Tutti insieme appassionatamente

    Che ci sarebbero state diverse novità a livello di struttura in questo Splinter Cell: Blacklist si era capito già da tempo. Così come si era capito che, nonostante tutto, Ubisoft era fermamente intenzionata a preservare quanto di buono già fatto con Splinter Cell: Convinction.
    Partendo proprio dall'ultimo capitolo rilasciato per tutte le piattaforme, Blacklist recupera la riuscita modalità cooperativa, riproponendola in questo episodio con ben quattordici nuove missioni. Una delle particolarità principali saranno però i protagonisti di questi incarichi: non due sconosciuti dell'ultima ora (come in Convinction) ma Sam Fisher ed Isaac Briggs - protagonisti anche dell'avventura in single player.

    "Splinter Cell Blacklist dimostra in multiplayer le stesse velleità del singolo. Una buonissima varietà di soluzioni a livello strutturale si unisce all’altrettanto vasta rosa di possibilità a livello di gameplay, ideale per non scontentare nessuno"

    Si inizia così ad instaurare un legame abbastanza profondo tra single e multiplayer (almeno cooperativo) che non ha certo termine con la compartecipazione di due dei protagonisti. Buona parte degli incarichi da portare a termine assieme ad un amico, infatti, mostreranno interessanti risvolti narrativi - forse non indispensabili per comprendere la vicenda nel suo insieme ma sicuramente capaci di fornire qualche dettaglio in più da non trascurare. Tra la presenza di Achievement/Trofei dedicati, l'integrazione narrativa ed una politica di DLC che dovrebbe prolungare l'avventura ben oltre le proverbiali dieci/dodici ore per portare a termine un titolo del genere, insomma, quello di Splinter Cell Blacklist si prospetta come un reparto cooperativo tra i più promettenti in circolazione. Peccato solo le prime indiscrezioni parlino dell'assenza dello split-screen (almeno in versione PC), che potrebbe dare ulteriori motivi ai videogiocatori per inserire il prodotto Ubisoft nella personale wishlist. D'altra parte abbiamo visto proprio di recente (con Army of Two: The Devil's Cartel) come quello cooperativo, soprattutto in split-screen, sia un modello vincente anche a fronte di una realizzazione complessiva tutt'altro che fenomenale. In ogni caso staremo a vedere.
    Bisogna aggiungere, prima di passare ad altro, che le missioni cooperative ci verranno assegnate direttamente dall'HUB rappresentato dal Paladin, il veivolo che farà da base operativa a Fourth Echelon. Qui i membri dell'organizzazione presenti sul ponte e nelle varie cabine personali (Grim, Briggs, Charlie e Kobin) offriranno a Sam le diverse "opportunità cooperative", sfruttando presumibilmente un sistema di matchmaking che dovrà rivelarsi adatto a limitare soprattutto i tempi di attesa. Interessante poi scoprire che le missioni in se presenteranno diverse caratteristiche a seconda del contractor. Ci saranno obiettivi stealth classici e di natura fortemente hardcore, da completare assolutamente senza farsi individuare; altri di natura action in maniera da mettere in bella mostra tutta la serie di feature cooperative già viste in Convinction (il Mark and Execute ad esempio), ed infine il mix tra le due componenti, probabilmente negli incarichi più articolati. Con una durata media di ben venti minuti ciascuno siamo sicuri che il divertimento non mancherà.

    Passando a ben altri lidi, con Splinter Cell Blacklist Ubisoft si è decisa a fare sul serio (o meglio a tornare a fare sul serio) anche per quanto riguarda la competizione. Segnaliamo, come primissima modalità, il ritorno di quello Spie contro Mercenari che ha letteralmente rapito una generazione di giocatori (compreso chi vi scrive), dimostrando, all'epoca di Pandora Tomorrow, che non solo gli shooter in prima persona potevano fregiarsi di un multiplayer come si deve. Secondo quanto trapelato dalle presentazioni la modalità tornerà in tutto il suo originale splendore - praticamente inalterata. La prima caratteristica da ricordare sono le mappe, di dimensioni medio-grandi e ricche, per non dire ricchissime, di passaggi segreti, telecamere di sorveglianza, pertugi e chi più ne ha più ne metta. Al loro interno, in match da due turni ciascuno (una volta "guardie", una volta "ladri"), i giocatori dovranno contendersi la difesa/disattivazione di alcuni terminali posti in punti strategici della mappa. A supporto di ciascuna squadra l'equipaggiamento da sempre proprio di questa modalità: alle Spie tutti i visori del caso, i fumogeni ed una serie di gadget utili per distrarre gli avversari e mandarne in tilt i congegni - una dotazione molto leggera che, non a caso, permetterà a questi Diabolik digitali di sgusciare furtivamente nella totalità dei quadri di gioco. Di contro i Mercenari saranno pesantemente bardati, e perciò impossibilitati ad arrampicarsi o spostarsi agilmente. Il loro equipaggiamento, tuttavia, li renderà invulnerabili alla gran parte degli attacchi (fatta eccezione per le prese alle spalle - se la struttura verrà mantenuta tale e quale) e, soprattuto, implacabili nell'offensiva. Fucili automatici, lanciagranate e molto altro ancora renderanno questi omaccioni delle vere e proprie macchine da guerra mobili, che le spie dovranno fare di tutto per aggirare/distrarre. Se ritorneranno anche le caratteristiche dei diversi visori (notturno e a rilevamento di calore per le spie - elettromagnetico e a rilevamento di movimento per i mercenari) ecco che l'intero (e perfetto) impianto tattico di questa modalità sarà completamente ricostruito. Personalmente ci auguriamo che grossi cambiamenti non siano stati apportati: chi ricorda il multiplayer di Pandora Tomorrow sa quanto perfettamente fosse bilanciato il comparto - tanto da fare da solo la fortuna soprattutto della versione Xbox.

    Ubisoft, volendo puntare sempre in alto, non poteva però limitarsi ad un semplice revival, ed ha così pensato di aggiungervi una nuova variante. Blacklist, questo il non felicissimo nome del nuovo game mode, riprenderà gli stilemi di massima della versione classica, aggiungendo il pepe extra che tanto piacerà alle generazioni più giovani. Le squadre, anziché da due, si presenteranno da quattro giocatori, per un'azione mediamente più frenetica, immediata e sicuramente (almeno in parte dei casi) più "caciarona" (ma non per forza nell'accezione negativa del termine). Il vero fulcro sarà però l'elevata possibilità di personalizzazione dell'equipaggiamento e della classe, che riprenderà -espandendole- alcune delle dinamiche già presenti in single player e legate all'aspetto economico di cui abbiamo parlato nel nostro hands-on. Saremo in primis in grado di selezionare un avatar da una lista predefinita di Spie/Mercenari: classi pre-impostate con equipaggiamenti standard, proprio come nel più classico dei Call of Duty. E, sempre alla stregua del famosissimo shooter targato Activision e Treyarch, una volta raggiunto un certo livello di esperienza (tra estrazioni ed uccisioni, supponiamo) queste classi potranno essere create da zero o modificate a piacimento. Si parla di aggiungere nuovi armamenti, gadget inediti (come bombe velenose), nuovi strumenti di sorveglianza, trappole e tanto altro ancora, per una modalità che potrebbe riservare grandi sorprese. Le mappe, naturalmente, saranno diverse e maggiormente adatte all'esperienza quattro contro quattro.
    A livello visivo quello di Blacklist è sembrato un lavoro veramente coi fiocchi. Se su PC tutto appare Next Gen (nel vero senso della parola), su console, con tutta probabilità, assisteremo ad un moderato ridimensionamento del comparto texture e forse a qualche mirabolante effetto in meno. In ogni caso è bene precisare che il livello grafico già mostrato dai numerosi walktrough tratti dalla campagna non verrà assolutamente sconfessato in compagnia di amici - una notizia positiva per chi ama, in qualsiasi occasione, unire il divertimento in solitaria a quello in multiplayer.

    Splinter Cell Blacklist Splinter Cell Blacklist dimostra in multiplayer le stesse velleità del singolo. Una buonissima varietà di soluzioni a livello strutturale si unisce all’altrettanto vasta rosa di possibilità a livello di gameplay, ideale per non scontentare nessuno. Gli amanti della “più tranquilla” coop saranno premiati da una versione potenziata di quanto di buono già visto in Convinction, mentre gli enthusiast della competizione avranno di che esaltarsi tra la versione classica e la “moderna” di Spie contro Mercenari. Un’offerta che si presenta insomma molto convincente, almeno fino ad ora. Avremo sicuramente tempo e modo, tra qui ed Agosto, di valutare ancora la produzione Ubisoft - magari con un più corposo hands on direttamente in redazione e completo di ambedue i compartimenti di gioco. L’aspettative rimane nel frattempo piuttosto alta.

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