Anteprima Spyro: Dawn of Dragon

L'ultimo capitolo della trilogia dedicata al drago viola

Anteprima Spyro: Dawn of Dragon
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Disponibile per
  • PS2
  • DS
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • C'è stato un tempo in cui eravamo bambini. Alcuni di noi lo hanno passato giocando a Mario Bros. Altri, forse i più fortunati, hanno messo le loro mani inconsapevoli su capolavori del calibro di Donkey Kong Country e Yoshi's Island. Altri ancora, i più giovani, hanno giocato a Crash Bandicoot e Spyro. Tutti quanti ricordano comunque mondi incredibili e colorati, giochi complessi ed articolati, l'impegno di interi pomeriggi passati sui livelli più ostici, e lo sguardo sognante con cui si tornava ogni volta ad accendere il televisore.
    Oggi, quello sguardo sembra essere sparito. Le nuove leve del videogioco ammazzano i pedoni nelle “scatole di sabbia” fornite da Rockstar, allevano commercialissimi cagnolini, mentre le mamme si pesano su strane bilance bianche ed i papà si passano il pallone sui campi da calcio di un brand strascicato troppo a lungo.
    Che tutto sia perduto? Forse no, sembra suggerire il nuovo capitolo di Spyro. Dawn of Dragon, ennesimo episodio della serie, sembra infatti pronto a rendere onore a quel draghetto viola che un tempo riuscì a far sognare una generazione non ancora sull'orlo della catastrofe.

    Spyro: Dawn of Dragon, è un esempio lampante di come si possa sviluppare un gioco da ragazzi senza dover banalizzare al massimo grado la formula ludica, ma anzi attingendo da grandi capolavori di innovazione. Fedele a quella che fu l'impostazione del primo capitolo, il titolo in questione inserisce l'utente in un mondo vastissimo e completamente esplorabile, all'interno di livelli ampi e non del tutto lineari. Grossi spazi aperti permettono al protagonista del gioco di alzarsi in volo ed esplorare le locazioni, senza però che questa “libertà di movimento” si traduca in una formula di gioco troppo simile a quella del free roaming. L'avventura avanza infatti di livello in livello, seguendo un plot narrativo ben definito, ma lasciando al (piccolo?) giocatore un'autonomia decisionale su come affrontare gli ostacoli ed i pericoli. Gli scenari mostrati, fossero essi spazi verdeggianti o caverne sotterranee, concedevano la possibilità di librarsi per dominare l'ambiente. Spyro, finalmente, può sbattere le ali, e non solo utilizzarle per eseguire brevi planate da una piattaforma all'altra. Questo notevole cambiamento ha determinato anche un mutamento di rotta in quelle che sono le dinamiche di gioco portanti. Il nuovo capitolo di Spyro è molto più simile ad un action game che ad un platform. Ormai cresciuto, il piccolo drago può sfoderare una serie di attacchi devastanti, avventandosi sui propri avversari con artigli e zanne. Il sistema di attacchi, pare strano, ricorda da vicino quello di God of War, con tanto di prese, combinazioni aeree, e combo counter. La cura profusa in questo settore lascia, ad una prima occhiata, pienamente soddisfatti, con una varietà di colpi e combinazioni non troppo lontana da quella garantita dal citato brand Sony. Anche il sistema di potenziamento del protagonista sembra fare l'occhiolino a quello di Kratos: raccogliendo le anime disperse dei nemici è possibile potenziare le quattro abilità di Spyro, che gli permettono di gestire gli elementi (fuoco, ghiaccio, fulmine e terra). Oltre ad aumentare la gittata e la potenza delle fiammate che Spyro può sparare (anche in volo), si guadagneranno così ulteriori mosse speciali da utilizzare durante gli scontri. Ad esempio potenziando il potere del ghiaccio, il drago potrà roteare su se stesso congelando i nemici attorno a se.
    E se già questo potrebbe bastare a rendere comunque corposa la struttura di gioco, Dawn of Dragon si spinge oltre, affiancando al protagonista una nuova compagna: Cynder. L'affascinante e sinuosa draghetta che accompagnerà Spyro (apparsa nello scorso episodio), apparteneva una volta alle forze del male, ma si è ravveduta dopo che l'eroe protagonista le ha salvato la vita. Tuttavia mantiene i suoi antichi poteri oscuri, e può utilizzare mosse speciali e fiammate diverse, basate sull'oscurità, la paura, il vento ed il veleno. Insomma il gameplay di Dawn of Dragon si arricchisce ulteriormente, lasciando al giocatore la possibilità di cambiare attivamente da un personaggio all'altro, eventualmente per risolvere anche enigmi ambientali in cui è necessario sfruttare i poteri di un preciso protagonista. Ma la presenza di due personaggi è legata anche alla possibilità di affrontare l'intera avventura in modalità cooperativa (locale), collaborando con un amico.
    Il passaggio di Spyro alla next generation, insomma, ha garantito a quest'ultimo episodio della “trilogia della leggenda” caratteristiche notevoli: un gameplay complesso e articolato, un multiplayer che farà la felicità di moltissimi utenti, ed una struttura aperta ma che, in linea con lo spirito della serie, non risulta mai dispersiva, legata a doppio filo ad una trama mirata a valorizzare il carisma dei personaggi. Certo, tutto questo non è nulla di rivelatorio. Il sistema di combattimento è davvero molto simile a quello del titolo Santa Monica, ereditando così anche la sua limitata varietà, e il sistema del doppio personaggio è già stato sperimentato moltissime volte. Ancora, l'immaginario collettivo dei poteri elementali e dei poteri oscuri resta il più abusato di sempre. Ma Spyro è un titolo per ragazzini, ed ha il coraggio di esserlo senza dimenticare le conquiste della Next Gen in campo videoludico. Le ambientazioni sognanti e fiabesche, i clichè grafici dei livelli (colate di lava e picchi innevati, foreste e caverne), i personaggi e le linee di dialogo, tutto è pensato per un pubblico non ancora maturo. Ma questo non significa, per una volta, proporre un gameplay banale e trito (quale, ci sia permesso, quello della quasi totalità dei “colleghi”).
    Anche grazie ad una grafica abbastanza curata, in grado di garantire modelli affascinanti (anche dal punto di vista di design) e buone animazioni, nonché discreti effetti speciali e sequenze coinvolgenti (enormi i boss di “fine livello”), Dawn of Dragon potrebbe avere più di una chance di conquistare il giovane pubblico.

    The Legend of Spyro 3 : Dawn of the Dragon Crediamo che ci sia bisogno, nel mercato attuale, di titoli di questo stampo. L'eredità ludica dei prodotti più famosi viene raccolta e utilizzata in contesti adatti ai più giovani, per garantire un'esperienza di gioco coinvolgente e completa anche alle fila più piccole del popolo di videogicatori. Dawn of Dragn è un titolo insospettabilmente curato e profondo, e se anche la durata dell'avventura principale sarà all'altezza di quello che sembra essere un buon comparto ludico, i giochi per bambini potrebbero avere un nuovo punto di riferimento.

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