Anteprima Star Fox Adventures

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Anteprima Star Fox Adventures
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    In quella che ormai è diventata a tutti gli effetti una guerra senza esclusione di colpi, il modo migliore per segnare dei punti a proprio favore è avere alle spalle una lunga serie di titoli di richiamo. Nintendo lo sa bene, ma a causa dell'eccessivo carico di lavoro che ha visto impegnato IL game designer per eccellenza, Shigeru Miyamoto, il piccolo cubo non ha ancor visto approdare (almeno in continente europeo) nessuno dei nuovi titoli dedicati ai grandi personaggi della casa di Kyoto. Super Mario Sunshine ha già fatto la sua comparsa sia in Giappone che in America, ma è chiaro che un solo titolo (per quanto abbia raggiunto delle vendite record in pochissimo tempo) non può e non deve trainare da solo una console per portarla al successo contro avversari del calibro di Sony e Microsoft, anche loro in attesa di sparare le migliori cartucce.

    Star Fox Adventures

    E' qui che entra in gioco il nuovo titolo Rare.
    Nato sotto il nome di Dinosaur Planet, con il compito di accompagnare (insieme all'ormai famoso Eternal Darkness) l'N64 verso la "pensione videoludica", il gioco dimostra fin dalle prima immagini la sua evidente ispirazione al capolavoro per eccellenza apparso sulla console a 64bit Nintendo: Ocarina of Time.

    Le innovazioni inserite nel sistema di gioco, oltre che il marchio di qualità rappresentato dal team di sviluppo inglese, fanno subito di Dinosaur Planet uno dei titoli più attesi in assoluto.
    L'annuncio dello spostamento dello sviluppo da N64 verso il Gamecube ha contribuito ad accrescere l'hype attorno a questo gioco, con la certezza che l'aumento di potenza della piattaforma avrebbe reso alla Rare più semplice il compito sfornare un nuovo capolavoro.

    Ma le volpi spaziali......

    Come detto in precedenza, il Gamecube aveva assoluto bisogno di un titolo di sicuro effetto nella propria line-up, in attesa di Metroid e Zelda.
    Ecco quindi che Nintendo offre a Rare la possibilità di utilizzare l'universo di uno dei tanti franchise di successo di cui dispone, in questo caso Star Fox (Strarwing e Lylatwars in Europa).

    I dubbi sull'effettiva coerenza nel trasportare i personaggi di uno sparatutto in un universo appartenente ai gdr d'azione possono essere giustificati, ma il solo pensiero che i creatori di Perfect Dark, Cocker Bad Fur Day e Jet Force Gemini, stiano lavorando sotto la supervisione di Miyamoto, dovrebbe bastare a farci capire che tutti noi siamo tenuti a riporre la nostra incondizionata fiducia nel lavoro del team di sviluppo.

    ......e i dinosauri cos'hanno in comune?

    Ovviamente per quanto possa essere famoso un marchio o un team di sviluppo, c'è bisogno di mostrare qualcosa di importante per potere giustificare tutta l'attenzione che ruota attorno al gioco.
    Rare lo sa bene, e ha dimostrato fin dai primi filmati di aver profuso un impegno totale per ogni caratteristica del gioco.

    Andiamo ad analizzare il comparto messo maggiormente in discussione dopo i primi filmati, quello grafico: il timore più grosso era che per venire incontro ai tempi di pubblicazione, i grafici inglesi non sarebbero stati in grado di ottimizzare al meglio le texture, vero punto debole in una trasposizione da una console così inferiore tecnicamente.
    Ma in questo lungo periodo di attesa, il gioco a subito una trasformazione impressionante, presentandosi all'E3 come dei migliori spot per la potenza grafica del cubo, al pari di Metroid Prime. La caratteristica che salta subito all'occhio osservando le prime sessioni di gioco, è l'ormai famoso Fur Shading, tecnica utilizzata (purtroppo solo nelle cut-scene) per aumentare la resa grafica della pelliccia dei personaggi: una chiara dimostrazione degli effetti speciali a disposizione della macchina Nintendo.
    Parlando di grafica "concreta", non si può fare a meno di notare l'estrema cura riposta nella realizzazione degli ambienti, siano essi al coperto o esterni: la foresta che accoglie i vostri primi passi sul "pianeta dei dinosauri" è davvero splendida, ma non farete in tempo ad abituarvici perché le zone da esplorare sono davvero tante e allo stesso modo affascinanti.
    Nelle zone all'aperto non potrete fare a meno di notare che il campo visivo è incredibilmente ampio e la classica nebbiolina che affligge titoli simili è utilizzata solo in prossimità dell'orizzonte, contribuendo ad aumentare il realismo del comparto grafico.
    La varietà degli ambienti è evidente all'arrivo nel villaggio dei dinosauri: dopo essere passati attraverso una fitta foresta, noterete il cambiamento della vegetazione, con l'aumentare di palme e fiori. Questo perché gran parte del villaggio è composto dal palafitte situate su un lago di discrete dimensioni… la cura per il dettaglio è evidente in queste piccole attenzioni.

    Le locazioni al coperto riprendono chiaramente lo stile dei dungoen visti nei due episodi di Zelda per N64, in alcuni quasi tendono a sfiorare il plagio…
    Dove non è il campo visivo ad ammaliare il giocatore, ecco che a farla da padrone appaiono texture di primissima qualità, lontane anni luce da quelle viste nei primi filmati, che ricoprono in maniera egregia pareti, colonne , archi e tutte le altre strutture che affollano il pianeta.
    Molte di queste si ispirano a diversi stili architettonici realmente esistenti, senza fossilizzarsi su uno solo di questi: vi troverete di fronte templi che richiamano alla mente lo stile delle antiche popolazioni centroamericane o di fronte a villaggi in puro stile fantasy per finire in corridoi dall'aspetto futuristico.
    Non sembra certo essere la varietà il punto debole di questo titolo.

    Corre, salta, sprinta e va!

    Dopo aver chiarito l'assoluta bontà del comparto grafico, Starfox Adventures deve rispondere all'appello della gioabilità: gli sviluppatori inglesi hanno sempre dimostrato di sapere dare il meglio in questo campo e non sembrano volersi smentire neanche questa volta.
    Non meno importante è il fattore trama che avrà il compito di coinvolgere il giocatore.
    Otto anni dopo la sconfitta di Andross, il gruppo di StarFox viene radunato per affrontare una nuova minaccia: il generale Scales, dinosauro antropomorfo alla guida di un imponente esercito di rettili, ha invaso il pianeta dei dinosauri.
    Tocca quindi a Fox fiondarsi sul luogo, a bordo della sua astronave, questa volta senza il supporto dei suoi compagni (che comunque, tranne Falco misteriosamente assente, faranno tutti la loro apparizione). Arrivato sul pianeta, Fox disporrà solamente di un'asta a punta, utilizzabile all'inizio solo come leva di fortuna o bastone per colpire i nemici più deboli.

    Durante la fase esplorativa, potrà capitare di imbattersi nelle "caverne dello spirito", luoghi segreti che celano, all'interno di particolari scrigni, potenziamenti per la propria lancia. Per aprire questi "forzieri", Fox userà la stessa asta, come fosse una chiave.
    I nuovi poteri permettono a Fox di aumentare la propria capacità offensiva o di acquisire abilità come superare le corazze dei nemici o colpirli a distanza.
    Oltre ad essere un arma molto duttile, l'asta permette a Fox di compire salti e rotazioni impossibili normalmente: queste abilità dovrebbero rivelarsi fondamentali per raggiungere locazioni segrete e per fronteggiare al meglio i combattimenti contro i boss.

    A confermare la propria discendenza indiretta dalla serie Zelda, ecco il sistema di controllo e l'interfaccia grafica, ripresi in maniera quasi identica in questo titolo.
    Fox si muove utilizzando la leva analogica ed è in grado di compiere diverse azioni, spesso suggerite dalle hint presenti sull'interfaccia, proprio come nella più famosa serie Nintendo.
    Se "plagio" deve essere, che sia fatto bene: ecco quindi la possibilità da parte di Fox di "lockare" i nemici con la pressione del tasto Z e quindi potergli ruotare intorno ed essere più efficaci nell'azione d'attacco.

    100

    E' questo l'incredibile numero di ore di gioco che Miyamoto promette a chi acquisterà Starfox Adventures: molti hanno più cautamente ridotto il numero a 40 effettive, ma è certo che, qualunque sia il tempo realmente necessario per completare l'avventura, l'incredibile varietà di situazioni di gioco contribuirà a renderlo sempre piacevole.
    Se la struttura alla base del gioco è chiaramente riconducibile a un action adventure, il titolo presenta delle sezioni collaterali in cui Fox sarà impegnato alla guida di diversi mezzi di trasporto.
    Tra questi non mancano dinosauri, moto volanti e la possibilità di tornare al comando dell'airwing per avventurarsi nelle classiche sezioni sparatutto che contraddistinguono la serie originale.

    E' difficile vedere la fine

    Oltre a tutte le abilità elencate in precedenza, Fox potrà disporre dell'aiuto di Krystal (una volpina dal pelo blu), del piccolo triceratopo Tricky, principe del pianeta, che vi affiancherà anche in combattimento, nonché della possibilità di muoversi in modalità stealth o assumere le sembianze dei soldati Krazoa al servizio del generale Scales.

    Starfox Adventures in questo periodo di gestazione ha messo tantissima carne al fuoco, aumentando di giorno in giorno, in maniera esponenziale, l'attesa attorno al titolo.
    L'uscita è sempre più vicina e a questo punto le certezze che possa rivelarsi l'ennesimo capolavoro sono sempre maggiori… nella convinzione che le attese non vengano tradite da quello che potrebbe essere l'ultimo titolo Rare su una macchina Nintendo.

    E' difficile vedere la fine di un titolo così vasto e atteso.
    E' difficile vedere la fine del rapporto Nintendo-Rare

    Comunque vadano le cose, l'uscita di Starfox Adventures rappresenterà, nel bene o nel male, una tappa importante nella storia di Nintendo e del successo di Gamecube.

    Noi speriamo in positivo.

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