Anteprima Star Wars: Empire at war

Star Wars: Empire at War

Dopo l’uscita del fantastico Episodio 3 - La Vendetta dei Sith, la Star Wars mania è alle stelle (scusate il gioco di parole), e i fan sembrano non essere mai sazi. Per fortuna dopo l’infornata di giochi degli ultimi tempi rimane ancora qualcosa da attendere, e aggiungerei pure “con ansia”. Empire at War infatti pare promettere davvero bene, unendo da un lato un comparto grafico sorprendente, e dall’altro un gameplay robusto e ricco di idee. Pare quindi che non sarà difficile bissare Force Commander, precdente tentativo di creare uno strategico 3D basato su Guerre Stellari, e che valga la pena attendere il prossimo autunno. Per addolcire un po’ l’attesa, vediamo quali feature sono state rivelate all’E3 di quest'anno.

La battaglia inizia tra le stelle...

A livello temporale il gioco si colloca tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza, ovvero a cavallo tra le due trilogie. Apettatevi quindi di vedere tutti i mezzi che hanno caratterizzato i primi film, come gli Star Destroyer, AT-AT, Tie Figheter, X-Wing e chi più ne ha più ne metta. Gli sviluppatori assicurano però che ci sarà una percentuale tutto sommato consistente di veicoli “ibridi” sviluppati appositamente per il gioco e che faranno in pratica da collegamento tra la tecnologia vista nei prequel e quella della saga del buon Luke Skywalker.
Il gioco, pur restando uno strategico in tempo reale, annovera diverse particolarità che gli conferiscono una portata molto più ampia, atte a rendere il più possibile le grandi battaglie intergalattiche narrate nelle storie di George Lucas.
Innanzitutto inzialmente avremo a disposizione una mappa dello spazio, con segnati tutti i pianeti cardine, contesi tra l’Impero, ormai ben instaurato, e i Ribelli, che cominciavano timidamente a muovere i primi passi, non senza qualche difficoltà. Una fitta rete di pianeti alleati fornirà alla nostra causa una maggiore quantità di risorse, che si tramuteranno in crediti quando sarà ora di prendere le armi. In parole povere più pianeti avremo più denaro potremo utilizzare in battaglia per costruire mezzi ed edifici: scordatevi le classiche unità costrette a fare spola tra base e miniera per raccogliere minerali. Questo porta subito a concludere che, avendo degli introiti a ritmo costante in ogni missione, saremo costretti a pianificare al meglio la nostra gestione delle strutture, e che per forza di cose la fase prettamente militare sarà più approfondita.
La gestione della guerra per la conquista di un pianeta si svolgerà su due fronti sequenziali: per prima cosa sarà necessario sbaragliare le forze a difesa della superficie, ovvero la flotta di navi in orbita.
Parlando di qesta fase, bisogna subito mettere in chiaro che non ci sarà nessun sistema totalmente tridimensionale (alla Homeworld, per intenderci), ma che l’azione si svolgerà su piani isometrici differenti. Una feature interessante sarà invece quella di poter indirizzare il fuoco verso particolari parti dei mezzi nemici: per esempio concentrarsi sui generatori degli scudi di uno Star Destroyer potrebbe aiutare ad abbatterlo in fretta, rendendolo privo di difese.

...e continua sulla terraferma!

In seconda istanza si potrà far atterrare le proprie truppe e cominciare la battaglia sul suolo.
I vari pianeti che saranno teatro di questi scontri sono quelli presi da tutta la saga come Degobah, Tattoine, Hoth, Alderaan o Geonosis.
Grandi aspettative ci sono invece per gli eroi che parteciperanno alla battaglia, ovvero personaggi speciali che oltre ad essere decisamente potenti vanteranno anche una influenza positiva sulle nostre truppe. Sto parlando ovviamente degli Jedi: Obi Wan Kenobi e Darth Vader saranno disponibili nei rispettivi schieramenti ed è inutile che stia qui a spiegarvi quanto possano diventare importanti. Se già vi state esaltando alla possibilità di averli tra le proprie fila, probabilmente perderete la testa nel sapere che in azione saranno spettacolari. Oltre alla classica spada laser utile per deflettere i colpi si potranno usare anche i poteri della Forza con le conseguenze del caso. Come se non bastasse, far entrare i suddetti nei mezzi garantirà loro particolari bonus difensivi e offensivi, ma è anche probabile che qualcosa di simile accada con truppe umanoidi.
Impossibile a questo punto non chiedersi chi altri potrebbe affiancare Obi Wan e Darth Vader nella classe di eroi. Non ci sono molte informazioni a questo riguardo, personalmente potrei ipotizzare un Han solo, o forse addirittura un Luke, dato che la storia mira a continuare fino alla fine della saga. Concludendo le speculazioni, non posso che immaginare le possibilità a riguardo se la timeline fosse fissata più indietro nel tempo, quando la Repubblica era ancora una realtà...magari se ne parlerà per un seguito!
Tornando invece ad Empire at War, appare interessante come le nostre scelte tattiche e gli esiti delle battaglie possano decidere le sorti dell’intera campagna: le missioni non avranno un ordine preciso e sarà in nostra possibilità vincere anche prima di alcuni momenti chiave raccontati nei film.

Tecnicamente promettente

Anche l’occhio, si sa, vuole la sua parte. E se quanto detto finora risulta già di per se accattivante, l’aspetto grafico non è da meno, apparendo davvero eccezionale. Graficamente Empire at War si presenta benissimo, con dei modelli dettagliati ed un ambiente 3D di prim’ordine. Inoltre pare che il motore grafico sia decisamente robusto dato che permette di zoomare sulle unità senza problemi, cosa che ci permette di notare con quanta cura siano state riprodotte, a partire dagli Sturmtrooper per concludere con gli X-Wing. Devo ammettere che un paio di screenshot si potrebbero quasi spacciare per immagini di un fps o di qualche action-game. Quale sarà però il prezzo da pagare per tutto questo ancora non si sa, ma si spera che, uscendo questo autunno, ci sia il tempo di ottimizzare tutto al meglio.
Sul piano multiplayer, pare che siano garantite partite con 8 giocatori, e che sarà data anche la possibilità di salvare il gioco online. La speranza è comunque che questo non significhi che la durata di una partita media sia troppo alta, ma che il gameplay risulti, se non frenetico, abbastanza veloce.