Star Wars: provati i nuovi droni da battaglia di Propel

Propel presenta i nuovi droni da combattimento di Guerre Stellari: siamo andati a scoprirli (e provarli) in Belgio, ecco le nostre impressioni.

Star Wars: provati i nuovi droni da battaglia di Propel
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  • PS4 Pro
  • Era più o meno un mese fa, quando ricevemmo il fatidico invito. Un evento super-segreto, localizzato in quel di Bruxelles, con annesso uno degli embarghi più lunghi che riusciamo a ricordare. Non c'erano molte informazioni al suo interno, ma in compenso in cima alla mail campeggiava un bel "siete invitati all'evento di presentazione dei nuovi droni da battaglia di Star Wars". Firmato: Propel.
    Travolti in pieno dalla Forza (quella con la "F" maiuscola), abbiamo cominciato a fare ricerche su ricerche; esisteva già una linea di droni brandizzata Guerre Stellari, ma non riuscivamo a ricordare bene. Spulciamo il web in cerca di informazioni, ed alla fine troviamo qualcosa. In effetti, un prodotto simile era stato già lanciato sul commercio anni fa, ma per un motivo o per l'altro non era riuscito ad avere la meglio sul mercato.
    Forse all'epoca i prezzi erano troppo alti, il momento non proprio adatto e così via, fatto sta che se Propel, Lucas e Disney decidono di proporre un nuovo lancio, deve esserci qualcosa di grosso sotto.
    Intanto, mentre ragionavamo su cosa bollisse in pentola è arrivato il momento della partenza, e dunque via: ci siamo comperati una bella Lonely Planet su Bruxelles (studiandoci per bene come si ordinano le moules frites al ristorante), un paio di lightsaber in valigia, e siamo partiti alla volta della capitale d'Europa. Una volta arrivati a destinazione, ci siamo trovati dinnanzi ad un maxi-evento in stile Star Wars Celebration Day: un gigantesco hangar straripante di giornalisti da ogni parte del globo, youtuber, influencer, distributori, ed erano tutti lì per assistere al grande annuncio.
    Un lungo countdown con tanto di marcia imperiale ed infine Darren Matloff, ovvero il CEO di Propel, sale sul palco.
    Comincia a spiegarci la sua visione, il suo attaccamento personale al brand e alla fine estrae "dalla tasca" un X-Wing, il modello di punta dei nuovi droni da battaglia.
    Proprio così: la novità non è tanto nel restyling estetico del prodotto, che ha comunque subito notevoli miglioramenti, quanto alla possibilità di combattere delle vere e proprie dogfight fra droni grazie all'utilizzo di tutta una nuova serie di tecnologie (di cui vi parleremo più avanti), nonché al lancio di una vera e propria piattaforma social per l'organizzazione di eventi, che non nasconde affatto un'impostazione da competizione sportiva. Abbiamo passato una giornata intera con la nuova linea di droni marchiati Star Wars, toccando con mano le stupende limited edition, parlando con i piloti professionisti di Propel e addirittura godendoci un lungo hands on a mo' di torneo in più manche.
    Dopo aver vinto al nostro turno (scusateci, dovevamo dirvelo), abbiamo potuto perfino scambiare quattro chiacchiere con mr Matloff, ed ora che l'embargo è scaduto, siamo pronti per svelarvi i piani di costruzione della morte ne- ops, scusate, volevamo dire dei droni...

    Packaging, Estetica e Li-Fi

    Cominciamo subito dalle novità e più in generale dalla descrizione estetica dei droni, ma prima un piccolo preambolo: al lancio, previsto per il prossimo natale, saranno disponibili tre modelli, ovvero l'X-Wing bianco dei Ribelli, il Tie Fighter dell'impero ed infine lo speeder in stile Luna Boscosa di Endor, con tanto di Scout-Trooper in sella. Per ognuno di questi saranno disponibili due versioni con differenti packaging, ovvero una standard edition prezzata intorno ai 160€ ed una limited da circa 200€. La versione base viene fornita di tutto il necessario per il primo volo, ovvero drone con modulo da combattimento base, pad con aggancio per smartphone, caricabatterie e un numero abbondante di parti di ricambio. Stessa cosa per la limited, ma ovviamente qui è la scatola a fare la differenza. In pratica si tratta di una collector's da esposizione, che una volta aperta si trasforma in una specie di box-piedistallo con tanto di retroilluminazione ricaricabile. Il design della confezione è magnifico e differenziato per ogni modello di drone, i materiali sono eccelsi e le finiture sono incredibilmente dettagliate. Non ci sono altri oggetti inclusi, ma del resto il prezzo non è neanche spropositato se consideriamo le due offerte, e dunque il commento giusto potrebbe essere: "se siete dei veri fan, non potete perdervela".

    Torniamo invece al pezzo forte, ovvero i droni da battaglia: bisogna dire che Propel si è impegnata ed ha cercato di consegnare al pubblico un prodotto compatto, tecnologicamente all'avanguardia ed esteticamente accattivante, costruito con materiali di ottima qualità (una nuova lega leggerissima) e dalle prestazioni notevoli. Il design è unico per ogni modello, ma le dimensioni sono quasi identiche, ridotte al punto che entrano perfettamente sul palmo di una mano. C'è un nuovo sistema di propulsione brevettato, sempre a quattro eliche, che permette un'ottima maneggevolezza, una velocità che arriva fino a 50Km/h ed una perfetta reattività ai comandi. Le batterie sono disegnate per nascondersi perfettamente all'interno dei rispettivi chassis dei modelli, ed hanno una durata dichiarata di volo che va dai sei agli otto minuti (anche se a noi è sembrato durasse almeno il doppio). Il controller, invece, è costituito per la maggior parte da plastiche leggere, che sono comunque assemblate con attenzione e restituiscono una buona sensazione di robustezza. La disposizione dei controlli è quella standard, due levette, funzioni per il beccheggio ed il rollio, ed anche i tipici tasti con modalità "atterraggio semplice" e "ritorna alla base". Non ci sono telecamere per la visuale in prima persona, di cui abbiamo sentito la mancanza, ma del resto non si tratta di oggetti pensati per allontanarsi troppo dal padrone.
    Veniamo ai combattimenti che, senza girarci troppo attorno, sono esattamente come ve li immaginate, ovvero una sorta di laser combat aereo, velocissimo e frenetico, dove ogni velivolo ha una sua energia, e dove chi resta in piedi per ultimo (o in volo) vince. Detto questo, ora che si arriva a discutere delle battaglie bisogna prima fare una precisazione: entrambe le versioni dei droni saranno provviste di un modulo di battaglia base, che sfrutterà la tecnologia classica tipo IR, che per tradizione non è proprio precisissima, ma è l'ideale per i principianti, i casual o per tutti coloro che vogliono un'esperienza scanzonata e senza troppi pensieri. Vi diciamo questo perché in effetti la più grande delle novità è facoltativa, va acquistata a parte e risponde al nome di Li-Fi.

    In poche parole, si tratta di un modulo da battaglia avanzato, che sfrutta questa nuova tecnologia di comunicazione velocissima tramite un laser di classe A; il risultato è una precisione infinitamente superiore, per farvi un'idea, se l'IR con la distanza genera un'area di impatto di oltre il mezzo metro, il Li-Fi possiede un margine di imprecisione di circa 10cm.
    Un po' la differenza che corre fra un fucile a pompa calibro dodici e un fucile da cecchino calibro .308. Lo staff ci ha assicurato che si tratta di plus, che è del tutto accessorio all'inizio, ma che diventa desiderabile man mano che il pilota fa esperienza. Non sappiamo ancora quanto costerà il suddetto modulo avanzato (sospettiamo qualcosa intorno ai 50€), e non sappiamo nemmeno quanto potrà rivelarsi vincente questa strategia di suddivisione in tier, fatto sta che il Li-Fi è una tecnologia affascinante e Propel è stata la prima a ripensarla ed adattarla per un prodotto d'intrattenimento, e per questo ha la nostra stima.

    Hands On, Take Off

    Il nostro hands on è durato circa un'oretta, fra prove libere, schianti ed anche il famoso torneo che vi dicevamo prima, che ha avuto luogo in una gabbia inondata di laser e luce al neon, qualcosa di molto simile alle vecchie robot-wars, ma in volo (ve le ricordate?). Dobbiamo precisare che non abbiamo avuto modo di provare i vecchi modelli, perciò un paragone diretto ci sarebbe impossibile, ma si da il caso che abbiamo una discreta esperienza con i droni (di tutte le fasce). Innanzitutto, dobbiamo subito ribadire la maneggevolezza: tutti e tre i modelli sono incredibilmente agili e scattanti, ma va detto ognuno di essi ha un'aerodinamica completamente diversa, perciò l'esperienza di volo varia, e questo a nostro avviso è un bene, poiché garantisce un valore unico e personalissimo. La velocità, grazie al volume e al peso ridottissimo, è altissima.

    In alcuni casi ci è sembrata pure un poco superflua, vista la necessità di combattere in spazi stretti, però c'è, e qualora a qualcuno interessasse solo la modalità free-flight, si tratta di un dato non certo trascurabile. I comandi rispondono bene e per quello che abbiamo provato non ci è sembrato di riscontrare nessun tipo di lag. Certo, il primo impatto non è proprio immediatissimo, ma dopo un poco ci si abitua e il divertimento si fa largo fra gli schianti, che fra le altre cose non sembrano danneggiare i droni per via del loro peso piuma (che a quanto pare gli permette anche di essere pilotati senza alcun tipo di licenza).

    Quello che invece non ci è piaciuto moltissimo è dovuto alla stabilità del drone; ci sarebbe piaciuto avere una qualche specie di "modalità still", ovvero un sistema che mantiene immobile il drone in aria, mentre invece c'è sempre un'oscillazione, e costringe il pilota a controbilanciare anche in situazioni di non-battaglia. Altra questione importante, di tipo più generale, è quella che riguarda l'andamento delle battaglie: trattandosi di scontri veloci, magari anche solo di un minuto, dove in genere si va tutti all'attacco dal primo istante, l'affollamento ci è sembrato un pericolo. Saranno supportati scontri con un numero di giocatori superiori a dieci, ma secondo noi il caos si sente già in 4v4. Magari si tratta di fare esperienza, magari nessuno ci giocherà in 8v8, ma rimane il fatto che senza un modulo FPV (first person view) si è costretti a restare tutti appiccicati, il che può generare non poco disordine, soprattutto quando si è alle prime armi. Ad ogni modo, la nostra esperienza è stata positiva, ed il divertimento non è mancato; forse non tutti avranno la pazienza di imparare le manovre più complicate, e nemmeno la volontà di allenarsi costantemente, eppure il potenziale c'è, soprattutto se consideriamo ciò di cui tratta il prossimo paragrafo...

    App, Infrastruttura e Competitivo

    Ovviamente, un drone del genere deve essere accompagnato da una app dedicata per il volo, nonché una piattaforma per organizzare tornei, ed anche in questo caso Disney e Propel si sono date da fare. La suddetta app si installa su smartphone, è semplice da usare e compatibile con un gran numero di dispositivi. Al suo interno, le funzioni principali sono due: la prima è un semplice tutorial, davvero ben fatto, che in una manciata di missioni vi insegna i rudimenti del volo, ricompensandovi con punti esperienza. Esatto, ci sono anche quelli.

    Propel ha ben pensato di creare una sotto struttura ruolistica per i suoi droni di Star Wars, dove si livella, si sale di grado (con tanto di gradi dell'esercito) e dove si sbloccano varie funzioni ed achievement. A cosa servono questi gradi? Semplice: l'idea è quella di creare una piattaforma che unisca i giocatori di tutto il mondo, che gli permetta di organizzarsi, creando eventi, incontri e tornei. Si possono creare clan, effettuare missioni insieme, scalare le ladder mondiali e diventare sempre più famosi. Gli sviluppatori voglione creare una community, con forum attivi, contest per la personalizzazione ed eventi itineranti che contribuiscano ad accrescere l'interesse per il prodotto. L'idea è interessante, perfino allettante, eppure i rischi ci sono anche qui e sono evidenti. C'è indubbiamente la volontà da parte di Propel di rendere queste battaglie fra droni dei veri e propri match sportivi, eppure, se il pubblico non dovesse rispondere adeguatamente e -soprattutto- continuamente, l'impresa potrebbe non riuscire. Ad ogni modo, Propel sembra aver pensato a tutto: la piattaforma e la sua rispettiva app sono davvero bencongeniate, ed inoltre va detto che il suo ambizioso progetto si avvale di uno dei marchi su licenza più famosi di sempre, perciò, per il momento si tratta solo di aspettare la risposta del pubblico al lancio (e noi sospettiamo che la concomitanza con l'uscita di Star Wars Episodio VIII avrà il suo peso sulle vendite).

    Star Wars Battlefront 2 Propel torna alla carica con i suoi droni marchiati Star Wars, e si prepara ad invadere il mercato mondiale il prossimo natale con tre modelli. Che preferiate l’X-Wing, il Tie Fighter o lo Speeder, in ogni caso si tratta di oggetti di qualità, costruiti con materiali ottimi e dotati di interessanti tecnologie all’avanguardia come il Li-Fi, in poche parole, come ha ripetuto più volte il CEO di Propel: “non si tratta di giocattoli”. Le dog fight sono veloci, frenetiche, e già dopo qualche minuto ci si accorge che con un poco di allenamento si possono fare grandi acrobazie e manovre complesse, moltiplicando -di fatto- le possibilità di divertimento. Va detto che abbiamo qualche perplessità, come ad esempio il caos che si può generare sul campo di battaglia, oppure la non eccellente stabilità del drone in situazioni di attesa, ma sono comunque fattori marginali, che non influiscono sull’effettiva qualità dei singoli match. Quello che invece ci preoccupa di più, è la ricezione del pubblico. Sicuramente, creare una app, una community, una piattaforma social per l’organizzazione degli eventi è una mossa intelligente, forse l’unica possibile per sostenere un progetto così ambizioso, ed il brand di Star Wars potrebbe riuscire a rendere il tutto possibile. Restiamo in attesa di nuovi aggiornamenti, che immaginiamo non tarderanno ad arrivare, nel frattempo: che la forza sia con voi.

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