Street Fighter X TEKKEN: la nostra anteprima dal TGS 2011

Nuovi personaggi e nuove modalità alla fiera di Tokyo

Street Fighter X TEKKEN: la nostra anteprima dal TGS 2011
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • PSVita
  • Pc
  • Anche nel contesto del Tokyo Game Show 2011, Street Fighter X Tekken ha catalizzato ancora una volta l’attenzione tanto dei fan quanto degli addetti ai lavori, confermandosi come uno dei titoli più seguiti dalla stampa. In questo successo mediatico, l’eccentrico Yoshinori Ono ci sguazza senza problemi, completamente a suo agio, perfettamente in grado di esaltare con una dose inesauribile di entusiasmo ogni nuova feature del suo ultimo prodotto. Cosa che - non è difficile capirlo - diventa sempre più dura: con ben tre versioni di fila di Street Fighter IV e due di Marvel vs Capcom 3: Fate of two Worlds, tutte rigorosamente retail, far emergere le novità di un titolo che, a conti fatti, si basa non poco sulla struttura del quarto capitolo di Street Fighter non è cosa semplice. È innegabile però che Capcom ce la stia mettendo tutta, e ciò che in questo TGS è stato mostrato sembra proprio voler gridare al mondo videoludico la marcata identità di Street Fighter X Tekken.

    Here comes a new challenger

    Prima e preannunciata novità della versione di prova TGS di Street Fighter X Tekken è l’introduzione di quattro nuovi lottatori nel roster dei personaggi: si tratta di Zangief, Rolento, Lili e Heihachi.
    C’è ben poco da dire su Zangief, personalità imprescindibile di ogni Street Fighter che però si ripresenta in questo nuovo titolo esattamente come lo abbiamo conosciuto in Street Fighter IV. Invece, direttamente dalla serie Alpha (o più precisamente da Final Fight), arriva Rolento: se da un lato questo personaggio introduce una ventata d’aria fresca tra i ranghi Street Fighter, col suo stile di combattimento che miscela attacchi a distanza (letteralmente) esplosivi e grande agilità, dall’altro ci si potrebbe lamentare di una personalità che non brilla per carisma, più che altro se raffrontata alle numerose altre che di certo non mancano tra i combattenti Street Fighter. Insomma, una scelta che potrebbe colpire alcuni ma di certo non tutti. Quanto appena detto vale anche per i due nuovi combattenti della “scuderia” Tekken, Heihachi e Lili: del primo nessuno dubitava l’inclusione, la seconda invece si rivela una sorpresa, essendo un personaggio relativamente nuovo nell’universo del Iron Fist Tournament. Ma in questo caso va sottolineata l’ottima conversione eseguita dal team Capcom che sembra essere riuscito a trasporre tutte le caratteristiche peculiari dei due lottatori in esame in un contesto a loro estraneo, inglobandoli omogeneamente però, tanto sul fronte stilistico quanto in quello del sistema di combattimento, negli stilemi a cui Street Fighter IV e i suoi epigoni ci hanno abituati.

    New Modes

    È sul fronte delle nuove modalità che Street Fighter X Tekken ha piacevolmente sorpreso l’utenza del Tokyo Game Show, presentandone ben quattro inedite: Dual Battle, Scramble Mode, Briefing e Pandora.
    Rifacendosi a un’analoga modalità che Mortal Kombat ha recentemente rilanciato con successo, Dual Battle consente di organizzare incontri in cui due squadre da due giocatori ognuna si sfidano per la vittoria: diversamente dalla modalità in singolo standard, nella quale il videoplayer controlla ambo i personaggi del suo team, nel Dual Battle ogni giocatore controlla il suo lottatore; bisogna quindi attendere il cambio dal proprio alleato per scendere in campo. Inutile dire che, sebbene la sostanza non cambi, la possibilità di condividere i match con gli amici moltiplica esponenzialmente il divertimento, senza nulla togliere al fattore strategia, insito nel sistema di combattimento tag team.
    Lo Scramble Mode accentua all’ennesima potenza quanto proposto dal Dual Battle. A differenza di quest’ultimo, i quattro lottatori, controllati ognuno da un giocatore differente, salgono sul ring contemporaneamente, dando vita a sfide in cui bisognerà guardarsi anche le spalle o, perlomeno, sperare che il proprio alleato lo faccia per noi. Decisamente atipica come modalità, almeno nell’ambito dei beat’em up 3D più recenti, lo Scramble Mode sembra puntare a rendere il match frenetico e divertente, soprattutto se si ha la possibilità di giocare in compagnia di amici. Tuttavia, è forte il dubbio che questa modalità possa risultare caotica e confusionaria, soprattutto perché l’impostazione alla Street Fighter decide autonomamente l’orientamento del lottatore a seconda della posizione dell’avversario: cosa succede con un nemico davanti e l’altro dietro? Va però detto che queste falle tecniche nel sistema di combattimento potrebbero non inficiare la qualità generale della modalità che, pare chiaro, punta a un divertimento più diretto e meno strategico che in altri casi.
    Briefing non è una vera e propria modalità ma piuttosto un training mode espanso e onnicomprensivo, che permette di fare pratica in singolo o in coppia, in competizione o in cooperazione, online come offline. Per quanto semplice possa essere come concetto, di sicuro si tratta di un’idea azzeccata che trova la sua ragione d’essere nella forte componente cooperativa delle modalità summenzionate: che si abbia il proprio partner accanto o che giochi a kilometri di distanza, la modalità Briefing consente di pianificare strategie di coppia e di testare ogni combinazione di attacco, così da poter poi scendere in campo, magari nella giungla dell’online, preparati e reattivi.
    Con Pandora chiudiamo la disamina delle nuove modalità che, proprio in quest’ultima, trovano quella di maggiore interesse. In questa modalità è possibile sacrificare il proprio compagno di squadra - a patto che non abbia più del 25% dell’energia vitale - in cambio di un potenziamento per il lottatore restante, sottolineato da un accattivante look oscuro, con tanto di occhi rosso sangue e indecifrabili segni sul corpo. Il combattente supersite potrà beneficiare degli effetti della barra EX illimitata per una decina di secondi, diventando una vera e propria macchina da guerra nelle mani dei più esperti, una bomba pronta a esplodere nel giro di pochi attimi. A prima vista, il Pandora Mode è parso decisamente intrigante, soprattutto perché introduce nuovo spessore in un sistema di combattimento già di per sé strategico, senza sacrificare nulla dell’immediatezza e della freschezza dell’impostazione tag. Per rendere il tutto ancora più appetitoso, Capcom ha lasciato intendere nei trailer mostrati in questo Tokyo Game Show che dietro alla modalità Pandora si celi anche un plot, un’intelaiatura narrativa che, anche se semplicistica, di sicuro costituirebbe un valore aggiunto a una novità già interessante. “The story of Pandora begins...” si legge a fine filmato; staremo a vedere.

    Street Fighter X TEKKEN Street Fighter X Tekken cerca di crearsi una sua identità definita, ponendosi a metà strada tra i tecnicismi di Super Street Fighter IV e l’immediatezza di Marvel vs Capcom 3. Si potrebbe affermare che a fare la differenza tra un ottimo titolo e un picchiaduro imprescindibile sarà proprio la capacità di riuscire a imporre questa identità. Da ciò che è stato mostrato durante questo Tokyo Game Show 2011, gli elementi innovativi e di differenziazione ci sono potenzialmente tutti ma bisognerà pesarli in proporzione al gioco completo per capire che valenza hanno. Tuttavia, resta il fatto che Street Fighter X Tekken è un gioco da tenere sotto stretta osservazione.

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