Anteprima Stubbs the Zombie

Regola numero 1: non disturbare uno Zombie in "letargo"...

Anteprima Stubbs the Zombie
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox
  • Xbox 360
  • Pc
  • Intro

    Alex Seropian ne sa una più del diavolo: dopo aver sorprendentemente lasciato la Bungie, nonostante l’incredibile successo di Halo e sequel, si è ora lanciato in un nuovo e originalissimo progetto: Stubbs the Zombie. A prima vista non ci sarebbe nulla di nuovo: in fondo putridi e puzzolenti zombie imperversano nei videogiochi; ma a chi era mai venuto in mente di creare un titolo dove il giocatore stesso impersonasse un morto vivente? A sfruttare questa interessante idea è la Wideloads, neonata casa di sviluppo che può vantare al suo interno numerosi esuli Bungie.

    Uno sfratto indesiderato...

    Cosa ha riportato in vita Stubbs? Elementare Watson: la voglia di vendetta. Era il 1933 quando il nostro Edward Stubblefield capitò tra le tenebrose lande della Pennsylvania; un “bel” giorno, il nostro tranquillo “Stubbs” venne brutalmente ucciso e seppellito, senza apparente spiegazione. Tutto procedeva per il meglio, quando una trentina di anni dopo un losco miliardario, tale Andrei Monday, stabilì di costruire una splendida cittadina chiamata Punchbowl proprio sulla tomba del povero Edward, che disturbato dal suo sonno eterno decise così di prendersi una sommaria vendetta verso l’intero genere umano!

    Zombies, al rapporto!

    Nonostante una trama ispirata alla filmografia horror classica (chi ha parlato di George Romero?), in realtà l’atmosfera è molto più leggera e carica di ironia di quanto si possa pensare. L’obiettivo del primo “eat’em all” (mangiali tutti) della storia, come amano chiamarlo gli sviluppatori, sarà quello di uccidere nei modi più disparati tutto ciò che di organico capita sulla nostra strada. Per far ciò, Stubbs potrà ad esempio “zombificare” i vivi; in questo modo ci ritroveremo a capo di un gruppo di morti viventi che faciliteranno e non poco la nostra sete di carne umana. Ma non esiste supereroe, specie se già morto, che non possa fare tutto da solo, e allora spazio alla fantasia dei programmatori: che ne dite di super...peti che stordiranno i nemici attorno a noi? Oppure di letali granate ottenute dalla nostra carcassa putrefatta? Inoltre, molto originale è la possibilità di separarsi da alcune parti del corpo da mandare in avanscoperta; per esempio, staccandoci una mano potremo guidarla tra le vicinanze del livello, ma potremo anche utilizzarla per interagire con l’ambiente circostante o, perché no, controllare le volontà altrui. Proprio così: il semplice tocco della nostra putrida mano provocherà una totale sottomissione delle menti umane! Sta all’intelligenza del giocatore, ovviamente, prendere possesso di un militare armato fino ai denti piuttosto che di un innocuo tassista. Dulcis in fundo, Stubbs potrà addirittura guidare i mezzi più assurdi, causando le morie più apocalittiche e inverosimili dell’intera storia dei videogame.
    Tutto questo ben di Dio è supportato dall’engine grafico di Halo, che sebbene risenta degli anni, svolge ancora egregiamente il suo lavoro grazie anche all’ottimizzazione per supportare maggiormente i pixel shader. Da sottolineare anche l’ottimo character design, ispirato, d’atmosfera e carico di umorismo.

    Stubbs the Zombie A prima vista Stubbs the Zombie è un titolo fortemente innovativo; l’unico problema potrebbe sorgere dal rischio di un’eccessiva ripetitività, anche se gli sviluppatori hanno promesso una grande varietà di situazioni e, soprattutto, la presenza di un marcato senso strategico. Non ci resta che attendere, con ansia, la release, prevista entro il 2005; se le premesse verranno mantenute l’Xbox è pronta ad annoverare l’ennesimo capolavoro della sua breve esistenza.

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