Anteprima Super Street Fighter II Turbo Remix

Gli Hadouken corrono sulla rete

Anteprima Super Street Fighter II Turbo Remix
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Il ritorno del Re

    Ci sono giochi la cui popolarità dura una stagione. Altri che diventano dei classici. Pochi, pochissimi, assurgono al livello di intramontabili: giochi che entrano nell’immaginario comune di tutti i giocatori come del pubblico mainstream, creando piccoli e grandi fenomeni di massa. Titoli che anche giocati a distanza di decenni rimangono attuali e divertentissimi. E i quali seguiti spesso non riescono a tenerne il passo. Uno dei rari esempi di questa categoria è Street Fighter II.

    Come te non c’è nessuno

    Uscito quasi in sordina nelle sale giochi giapponesi a distanza di ben sei anni dal capostipite della saga, SF II : The World Warrior divenne in brevissimo tempo il gioco da sala più “gettonato” (è proprio il caso di dirlo) del 1991. Nel corso degli anni il titolo Capcom ha ispirato non solo quattro versioni successive (la Champion Edition, la Hyper Fighting, la Super e la Super Turbo) ma anche decine di spin-off e seguiti, non tutti all’altezza del nome che portavano.
    L’indice della popolarità di questo gioco tuttavia non sta tanto e solo nel numero di sequel quanto nella “mania” che instillò nei giocatori dell’epoca. Sia in sala quanto sulle console casalinghe scoppiò un vero e proprio “boom” dei giochi di combattimento, e ogni software house, grande o piccola che fosse, non si fece mancare la possibilità di entrare in questo redditizio mercato. Non mancarono titoli di elevata qualità (come quelli targati SNK) ma molti non erano altro che cloni raffazzonati dell’originale SF II, che duravano appena il tempo di essere fagocitati dalla folla, affamata di hadouken e shoryuken.

    Il segreto del mio successo

    Ma cosa aveva (e continua ad avere) Street Fighter II per essere a tutt’oggi il gioco più convertito della storia (non esiste sistema di gioco che non ne annoveri almeno una versione)?
    Beh, per l’epoca rappresentava un punto di svolta fondamentale: non solo annoverava nella lista dei personaggi selezionabili ben otto lottatori molto diversi fra loro graficamente, ma anche a livello di stile di combattimento, e permetteva di sfidarsi in combattimenti estremamente tattici, che andavano ben al di là dell'uso di due-tre mosse per personaggio come accadeva negli altri giochi riconducibili allo stesso genere.
    E la cosa più sorprendente è che tutto funzionava a meraviglia!
    Non bastava premere i tasti a caso per sconfiggere il proprio antagonista, umano o cpu che fosse: bisognava sfruttare a dovere i punti di forza del proprio fighter così come le debolezze e gli errori dell’avversario. Le partite fra giocatori esperti risultavano così estremamente tecniche, e ogni versione successiva del gioco portava con sé, oltre ai miglioramenti grafici, nuovi personaggi, nuove mosse e un sempre miglior bilanciamento delle stesse.
    Le software house concorrenti si limitavano a lanciare giochi su giochi che altro non erano che mere fotocopie dell’aspetto esteriore del classico Capcom, senza tuttavia quasi mai riuscire ad integrarne l’essenza: quel perfetto connubio tra giocabilità e tecnica che difatti si è visto in ben pochi beat’em up negli anni seguenti.

    Choose your fighter

    Backbone Entertainment, sotto l’egida Capcom, sta ora lavorando alacremente a una nuova versione di questo grande classico, che sarà resa disponibile via PlayStation Network e XBox Live a un prezzo molto popolare.
    Nel celebrare questo titolo, Backbone promette di non far mancare niente agli appassionati e ai nostalgici, ma al contempo di rendere la loro esperienza di gioco più completa che mai.
    Innanzitutto c’è da dire che Super Street Fighter II Turbo HD Remix (questo il roboante titolo del nuovo porting) conterrà due diverse versioni del gioco: la Turbo e la Remix. La prima sarà, a detta dei programmatori, una conversione fedelissima all’originale in tutto e per tutto.
    E per questo si intenda non solo a livello di grafica, sonoro e quantità di mosse e personaggi, ma soprattutto di giocabilità e interazione. Nel corso degli anni infatti, alcune conversioni per console, seppur a prima vista accurate, rispondevano ai comandi e alle sollecitazioni del giocatore in maniera differente rispetto al gioco da sala, rovinando non poco l’esperienza ludica degli esperti, che si ritrovavano con un gioco leggermente diverso (e spesso bilanciato in modo peggiore) da quello che erano abituati a giocare. HD Remix, grazie ad un accurato studio dell’originale SF II e ad una grande opera di playtesting (a cui gli stessi utenti XBox 360 e PS3 potranno partecipare: comperando una copia di Commando 3 -altro titolo Capcom in digital delivery- si avrà diritto a partecipare pienamente alle tre settimane di beta pubblica del gioco) promette di esser quanto di più simile alla scheda arcade si sia mai potuto vedere su console.
    La seconda versione sarà quella che suggerisce il titolo, detta appunto Remix. Ascoltando le critiche e le proposte dei fan di tutto il mondo, Backbone ha apportato varie modifiche al bilanciamento e alle mosse dei personaggi, di modo da differenziarli ancora di più e migliorare, se possibile, vari aspetti legati alla giocabilità. Mosse ritenute fortissime sono state “ridimensionate” mentre altre meno utili sono state riviste in meglio. E in generale, laddove c’erano due attacchi simili (ad esempio, il calcio “debole” e “medio” di un lottatore, che prima differivano solo per la velocità di portata a segno e/o la loro potenza) ora gli stessi hanno portate o effetti diversi.
    Basti pensare al fatto che prima di lanciare uno shoryuken con Ken nella versione Remix si dovrà pensare a nuovi fattori, oltre al rapporto velocità/danno, quali il raggio d’azione del colpo o la counterabilità della mossa.
    Le novità non riguarderanno solo il fattore giocabilità, naturalmente.
    Oltre ad avere la possibilità di giocare con la stessa grafica e sonoro della versione classica, si potrà sperimentare la nuova “HD Version”. Oltre ad un efficace riarrangiamento dei temi musicali originali, questa modalità offre uno spettacolo di grafica bidimensionale in alta definizione, che rende ogni singolo match un piccolo cartone animato. Questo in quanto ogni singolo sprite e fondale è stato ridisegnato, pur rimanendo fedele alla sua controparte classica (potete notarlo dalle immagini a corredo dell’articolo, che propongono il confronto tra gli sprite vecchi e nuovi).
    Per non alterare la giocabilità, è stata mantenuta, per i personaggi, la stessa quantità di frame di animazione del vecchio SFII. Ma questo non rappresenterà certo un problema, vista la qualità globale del character design, curato dallo studio Udon, che ormai da anni collabora con Capcom alle illustrazioni dei suoi personaggi.
    Il discorso relativo ai frame di animazione tuttavia non è valido per i fondali e tutto il “contorno”: il boost nella grafica ha fatto sì che gli spettatori e gli elementi dei fondali fossero non solo ridisegnati, ma provvisti di animazioni molto più realistiche e meno banali dell’originale.

    Final Round... Fight!

    Come abbiamo visto, quello che ci aspetta è molto di più che un semplice remake.
    I match on line saranno il fulcro dell’esperienza ludica, e saranno a disposizione dei giocatori non solo dettagliate statistiche e ranking di ogni tipo, ma una svariata quantità di opzioni di personalizzazione delle partite, nonché tornei, modalità di allenamento, possibilità di assistere ai match di altri giocatori, e molto altro ancora.
    Certo, non è tutto oro quello che luccica: si tratta comunque di un gioco con quindici anni sulle spalle, nonostante tutti gli abbellimenti, i 17 personaggi selezionabili potrebbero risultare un po’ pochini agli utenti abituati a roster di cinquanta elementi e più. Per non parlare della quantità di mosse speciali, qui nell’ordine di tre circa a personaggio. Ma siamo tentati di dire: pochi ma buoni.

    Super Street Fighter II Turbo HD Remix Foss’anche solo una versione molto accurata di SF II giocabile on line, questo gioco meriterebbe certamente la pena di essere provato, ma con tutte le caratteristiche aggiuntive che abbiamo elencato diventa invece un piccolo must per tutti coloro che hanno la possibilità di accedere al servizio digital delivery. A patto che Capcom mantenga tutte le promesse relative alla giocabilità e alla mancanza di lag in rete, naturalmente, e questo lo scopriremo solo quest’estate, quando uscirà il gioco. Nel frattempo, vi consigliamo di procurarvi un buon joystick: i pad non sono mai stati grandi amici dei picchiaduro, al momento di inserire i comandi più complessi.

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