Anteprima Tales of Graces

Presentata la demo dell'ultimo episodio della saga Tales Of

Anteprima Tales of Graces
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Wii
  • PS3
  • Dodicesimo episodio cosiddetto “mothership”, ovvero facente parte la saga principale del vastissimo universo dei Tales of, questo Graces si è presentato puntuale in versione giocabile alla kermesse giapponese, dimostrandosi non molto distante dai suoi predecessori, nel bene e nel male.
    Sulla console ammiraglia di casa Nintendo, ad esclusione del mercato europeo, da circa un anno si è già potuto gustare in verità un gioco appartenente a questa serie, il seguito dell’amato Tales of Symphonia uscito originariamente su Gamecube, intitolato Dawn of the New World, spin-off accolto discretamente sia dalla critica che dal pubblico e, salvo ripensamenti dell’ultima ora, in uscita da noi nel mese di novembre. Il titolo è stato criticato principalmente per colpa del riutilizzo eccessivo di personaggi e luoghi ripescati dal primo capitolo; così, per questa nuova uscita (prevista in Giappone per le vacanze natalizie), il produttore pare essersi preso il tempo necessario nel creare un’esperienza nuova ed all’altezza del suo marchio.

    Informazioni generali

    Riassumendo velocemente le informazioni in nostro possesso riguardanti trama e personaggi, sappiamo che saremo messi al comando del giovane Asbel Lhant, un diciottenne che a causa di un incidente non ancora svelato decide di arruolarsi nell'esercito per fare in modo di evitare disgrazie del genere. Il mondo di gioco, Efinea, è suddiviso in tre potenze principali, prosperate grazie all’utilizzo di un particolare materiale conosciuto come Cryath.
    Svelato per la prima volta all’incirca un anno fa, sviluppato dai Namco Tales Studio (creatori originali della serie), Grace potrebbe rappresentare, nell’attesa sicuramente lunghissima che ci separa da Dragon Quest X, forse il migliore esponente dell’intero genere per quanto riguarda la bianca macchinetta di casa Nintendo. 
    La demo mostrata al TGS permetteva di visionare diverse ambientazioni, ed ammirare alcune delle più note caratteristiche ricorrenti nella serie, come le famose “vignette” che da sempre sottolineano i dialoghi, qui rappresentate con splendide tavole a mezzo busto dei vari personaggi. Al di là delle soluzioni stilistiche, è stato interessante tornare ad assaporare una struttura di gioco ben nota, per un action RPG di alta caratura. Anzitutto, si apprezza la mai troppo lodata mancanza di incontri casuali, con tutti i nemici ben visibili nell’area interessata. Gli scontri avvengono come sempre al contatto con l’avversario, all’interno di una apposita sezione, dove ci si può spostare a 360° avendo il pieno controllo del personaggio selezionato, ed utilizzando i vari pulsanti per effettuare le diverse skill. Come era già stato comunicato dalla casa madre tempo addietro, sembra che ogni elemento del proprio party abbia diversi stili di lotta da cui attingere per le proprie tecniche; tornerà inoltre il sistema già visto in Tales of Destiny per Ps2, dove ogni azione costava un certo numero di punti, che una volta finiti andavano “ricaricati” muovendosi senza poter attaccare, salvo poi ricominciare col massacro concatenando combo fino all’esaurimento successivo.

    Impressioni tecniche

    Davvero notevole il comparto grafico sfoggiato dal titolo: considerando le limitazioni tecniche della Wii, specialmente per pulizia e dettaglio, il risultato non poi così distante da Tales of Vesperia per Xbox360, uscito si un anno e oltre fa su suolo nipponico, ma con a disposizione di un ben più performante hardware (e la magia dell’alta definizione). Ma anche in Grace gli ambienti sono vasti e ricchi di particolari, lo stile ed i colori morbidi contribuiscono alla sensazione di avere di fronte un anime in movimento, ed i vari personaggi, benché non stracarichi di poligoni, sembrano discretamente caratterizzati e particolareggiati. Anche le animazioni durante le fasi di combattimento sono sembrate fluide e precise, con buoni effetti di luce che arricchiscono le tecniche offensive e difensive. Si può quasi affermare che il risultato davanti agli occhi sia quello di una versione in bassa risoluzione dell’episodio di cui si accennava sopra, a riprova del buon lavoro svolto dai grafici Namco.
    Confermate durante l’evento l’ormai classica introduzione a cura del famoso studio Production I.G. (creatori di robetta come i vari adattamenti per il grande schermo di Ghost in the Shell o delle sequenze animate di Kill Bill vol.1), cantata per questo episodio da una nota artista giapponese, tale BoA, nonchè la presenza del compositore Motoi Sakuraba dietro la colonna sonora. Per quanto riguarda la durata dell’avventura, è stato solo detto che dovrebbe essere una tra le più elevate della intera saga. Per concludere abbiamo avuto conferma direttamente dal producer Hideo Baba  riguardo la connettività con il Nintendo Ds, attuata attraverso un mini-gioco che vede il giocatore in una sorta di dungeon-crawler, con lo scopo di battere dei boss in un certo lasso di tempo per poter sbloccare oggetti all’interno del titolo vero e proprio. Una soluzione interessante, che fa tornare in mente i tempi della Dreamcast (qualcuno si ricorda la Vmu della Sega?) o del Gamecube-GameBoy Advance. Molto probabilmente non farà rizzare i capelli dalla gioia, ma è bello che ogni tanto le software house si sforzino con l'intento di allargare le possibilità offerte dai loro titoli.
    Non si ha in questo momento nessuna informazione riguardante una possibile localizzazione per i mercati occidentali, e conoscendo i precedenti, si prospetta come minimo una lunga attesa (aspettando di vedere i risultati di vendita del prossimo Dawn of the New World per quanto riguarda i mercato europei).

    Tales of Graces f Dopo quasi 15 anni dalla sua nascita, possiamo dire che non sia mai uscito un episodio veramente “brutto” di Tales of, specialmente tenendo in considerazione la linea madre della saga, di cui fa parte questo Graces. Quanto visto fino ad ora non smentisce l'entusiasmo e la sicurezza per i risultati, anzi rafforza l’impressione di un lavoro tra i migliori degli ultimi tempi, anche guardando recente Tales of Vesperia uscito per Microsoft. Spaventa d’altro canto la maggior critica espressa da sempre inerente la serie Namco, il fatto cioè di assomigliare troppo a sé stessa, sia tecnicamente che strutturalmente. Questo fattore può scoraggiare ed allontanare chi ha già giocato un qualsiasi altro episodio, ma tenendo conto della penuria di giochi appartenenti al genere su console Nintendo da salotto, e considerati i numerosi pregi riscontrati, non si può che essere contenti di un prodotto capace di accontentare i giocatori alla ricerca di un’esperienza più “ricca” e profonda della gran parte dei titoli usciti di recente su Wii.

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