Anteprima Tales of Innocence

Le avventure dell'Innocenza presto su Ds, nel nuovo J-Rpg Namco

Anteprima Tales of Innocence
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  • DS
  • Tutto ebbe inizio con Phantasia

    Prodotto da Namco-Bandai e sviluppato da Alfa Systems (team già noto per essersi occupato degli spin off Tales of the World), Tales of Innocence è l'ennesimo episodio d'una famosa serie di J-RPG nata con Tales of Phantasia. Il capostipite di questa celebre saga, per quanto ad alcuni possa sembrare inconsueto, nonostante ben due versioni (una per Super Nintendo, cui seguì l'omonima trasposizione su PlayStation One), è approdato al di fuori del Giappone solo di recente, a circa un decennio di distanza dalla sua prima uscita. Ciò, grazie alla fedele conversione, peraltro forte d'una buona traduzione in lingua nostrana, sviluppata su GameBoy Advance, la quale rappresenta l'ovvia pietra di paragone per la sua ulteriore incarnazione, ribattezzata Full Voice Edition, prossima ad affacciarsi nel mercato Psp. Da quel primo titolo, originariamente uscito nell'ormai lontano 1995, ampliando i suoi orizzonti a diverse consolle, è stato un succedersi d'avventure, sempre piacevoli da giocare, che hanno riscontrato un buon livello di gradimento tra gli utenti, e la cui peculiarità principale è rappresentata dal sitema di combattimento in real time. Annunciato da tempo, in occasione d'una conferenza stampa con cui Namco-Bandai rivelava d'essere al lavoro ad un'operazione su vasta scala, che interessa ben quattro console (Tales of Simphonia: Knights of Ratatoskr per Nintendo Wii, Tales of Rebirth su Psp, e, per PlayStation 2, Tales of Destiny Directors Cut, il quale conterrà nuovi eventi e dungeon), è sempre più imminente, almeno in Giappone, il tempo in cui questo titolo farà il suo ingresso nel mercato dei videogiochi.

    L’innocenza viene prima ...

    Tales of Innocence sarà, appunto, il primo d'una serie di quattro episodi che coinvolgono Namco-Bandai in un progetto multi-piattaforma, che mira a rinverdire i fasti d'una celebre serie RPG di pura matrice action.
    Previsto in arrivo nella Terra del Sol Levante per quest'inverno (verosimilmente a dicembre), e nonostante sia il prodotto in più avanzata fase di sviluppo tra quelli summenzionati, la trama del gioco in questione appare tuttora celata da un fitto alone di mistero. Di certo, i protagonisti saranno due giovanissimi ragazzi di 15 e 13 anni, Ruca Milda, introverso abitante della città imperiale di Regnam, ed Iria Animi (cui si affianca uno strano animale). Stando agli sviluppatori, i due vanteranno una personalità per certi versi difforme dai classici parametri degli RPG, anche se non è ben chiaro in che modo. Lo stile di combattimento dei protagonisti appare già alquanto diverso: mentre Ruca affronta i nemici con una classica spada, Iria impugna una coppia di pistole.
    Al loro fianco, troveremo almeno altri due personaggi maschili. Il più maturo, il ventisettenne Ricardo, ed il giovane Spada Belforma, un diciassettenne che usa delle katane gemelle. Restano ancora indefiniti i dettagli inerenti due altre ragazze che pare si uniranno al gruppo: una è avvolta in un mantello bianco ed utilizza un pugnale, mentre l'altra è una combattente dai capelli rosa esperta nelle delle arti marziali.
    Sempre a detta del team al lavoro su Tales of Innocence, i videogiocatori devono aspettarsi anche una storia diversa dai precedenti titoli della serie (che al di là di alcuni orpelli narrativi, hanno spesso presentato notevoli tratti in comune). In attesa di sapere, in ogni caso, se le decantate promesse saranno mantenute, spicca la qualità complessiva che il gioco ha mostrato sin dai primi trailer diffusi sul web. Il filmato introduttivo e la canzone che lo accompagna (Follow the Nightningale, di Kokia), sono entrambi una garanzia dello spessore del titolo in questione.

    Un’avventura bella da vedere (e da ascoltare)

    Il motore grafico del gioco, interamente 3d, presenta una veste di tutto pregio, davvero bella da vedere. Il merito del buon lavoro sin qui svolto, grazie pure al sapiente tocco di Mutsumi Inomata, character designer del gioco, spicca una volta di più nel panorama dell’attuale mercato del Nintendo DS anche perché sinora, fatta qualche rara eccezione, il portatile a due schermi nel campo dei giochi di ruolo non ha ancora regalato ai suoi possessori grandi soddisfazioni, fondando le ragioni delle sue fortune commerciali grazie ad altri tipi di prodotti. Notevole, dunque, il dettaglio grafico, e molto curato il design delle locazioni e dei personaggi, che non si discostano dallo stile sinora adottato nella realizzazione dei diversi episodi della serie “Tales of”. Allo stesso modo, le animazioni dei nemici e dei protagonisti si mostrano già abbastanza fluide, nonostante gli sviluppatori abbiano ancora tempo sufficiente per correggere eventuali sbavature ed incertezze tecniche. Altrettanto uguale a sé stesso sembra esser, per la gioia degli estimatori del celebre RPG targato Namco, il sistema di combattimento, stavolta denominato Dimension Stride Linear Motion Battle System, che dovrebbe fondere i migliori elementi del Flex Range Linear Motion Battle System di Tales of the Abyss e dell’Aerial Linear Battle System di Tales of Destiny. Anche il comparto audio (affidato a Kazu Nakamura), sebbene sia prematuro esprimer facili entusiasmi in proposito, sembra attestarsi, a fronte di quanto sinora ascoltato, su livelli davvero gradevoli.

    Non ci resta che sognare

    Tuttavia, al momento, la software house non ha diffuso comunicati tesi a rivelare se Tales of Innocence approderà sui mercati americani ed europei. Con tali premesse, pertanto, non solo sembra destinato a rimaner lettera morta l’auspicio di poter giocare ad un Tales of Innocence tradotto nella lingua di Dante ma, ancor prima di ciò, appare difficile persino prevedere i tempi di un’eventuale commercializzazione nel Vecchio e nel Nuovo Continente che ripaghi le attese di tutti gli appassionati di giochi di ruolo, che numerosi attendono l'arrivo di un titolo valido anche in Occidente. Una simile lacuna appare inspiegabile se si considera il paradosso di un’operazione di così grande respiro, che poi è di fatto limitata (almeno ad oggi) al solo mercato giapponese. La circostanza, inoltre, suscita non poche perplessità in relazione al trend commerciale degli ultimi tempi, felicemente inaugurato dalla trasposizione europea di Final Fantasy III, accolta da un buon successo, cui seguirà lo sviluppo, sempre nel tanto “ignorato” Occidente, di tre episodi (IV, V e VI) della serie Dragon Quest, tutti titoli a suo tempo prodotti solo in Giappone. Al contempo, non è improbabile che Namco si riservi nei prossimi mesi l’annuncio dello sviluppo di Tales of Innocence oltre le frontiere del Sol Levante. Tale previsione appare del resto confortata anche in virtù di un’ulteriore considerazione, ovvero che, per espressa volontà della Grande N, la politica commerciale attuata sin dall’inizio per Nintendo DS mira ad avvicinare il più possibile i mercati di Oriente ed Occidente. Sicché, essendo ugualmente lecito sperare in una conversione quantomeno americana di Tales of Innocence, ancora una volta, a noi “poveri” occidentali non resta che sognare ...

    Tales of Innocence Previsto in uscita per il mercato giapponese nel prossimo inverno, Tales of Innocence è il primo episodio in arrivo tra quelli annunciati a suo tempo da Namco nell’ambito di un progetto che coinvolge più piattaforme. Nonostante manchino ancora diversi mesi, e malgrado la mancanza di informazioni più precise, si può comunque sin d’ora affermare che Tales of Innocence è un prodotto graficamente pregevole, che vanta un comparto sonoro altrettanto gradevole. Per altro verso, invece, sarà il tempo a rendere merito delle promesse degli sviluppatori, che annunciano la presenza d’una trama diversa dai canoni tradizionali della serie e di protagonisti dalle personalità difformi dagli standard tipicamente “ruolistici”. A fronte di tali ottimi biglietti da visita permane, però, l’attesa di sapere se anche in Occidente, nonostante l’attuale silenzio in proposito, sarà possibile giocare a quest’avventura così piacevolmente “innocente”.

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