Anteprima Th3 Plan

Five-finger discount.

Nel corso della storia videoludica sono innumerevoli i metodi a cui sono ricorsi i game designer per creare adrenalina, emozioni e la tensione nervosa che difficilmente è concesso di provare nella vita quotidiana. Ambientazioni surreali, futuristiche o arcaiche, azioni frenetiche o profondamente strategiche sono solo alcuni dei cardini dei più ricercati generi videoludici; negli ultimi anni si è imposto un nuovo genere di videogame, che basa la propria fortuna sul "silenzio": videogiochi denominati "stealth", nelle quali è necessario operare segreto, infiltrandosi in luoghi ben protetti senza destare l'attenzione. Giochi come Metal Gear Solid, Tenchu o Hitman hanno avuto un enorme successo, grazie alla carica emotiva che sono in grado di generare nell'utente. Adesso è il turno di Th3 Plan di sfruttare questa collaudata formula, magari aggiungento nuovi elementi di interesse per un gameplay che ha regalato molto negli anni, e che presto dovrà scontrarsi con i propri limiti concettuali. Il gioco, svilupatto da Montecristo, ci metterà nei panni di un gruppo di ladri alle prese con il classico piano impossibile.

No, non vedete triplo.

La storia ha come protagonisti i due migliori ladri del pianeta, Stephen Foster e Robert Taylor, che dopo aver portato a termine incredibili furti in diversi posti del mondo, vengono ingaggiati dalla mafia per il furto di due famosissimi quadri. Nel corso di questa operazione la complice solidarietà e intesa tra i due viene meno, lasciando il posto all'avidità personale. Cinque anni dopo è però giunto il momento di tornare in azione e di riscattare gli errori del passato. Per l'ultimo furto sarà necessaria tutta la loro bravura, i classici gingilli tecnologici, un team di sette persone e, ovviamente, un piano perfetto. Questo è quanto si sa sulla trama del gioco, e, così come tutti gli altri aspetti del prodotto, è ricoperta da un alone di mistero e scarssissima informazione. Non si sa se questa mancanza di informazioni sia dovuta ad una particolare scelta di marketing, in modo da presentarsi al pubblico con "una piacevole sorpresa" (un po' come è accaduto tempo fa con Mercenaries), o se la programmazione e lo sviluppo del gioco stiano risultando particolarmente problematici.
Ad ogni modo, Th3 Plan non sarà il classico gioco di avventura/azione con peculiarità di natura stealth (un po' come Splinter Cell per intenderci), e alle ambientazioni abbastanza banali, tra cui Londra, Praga e Los Angeles, farà compagnia una struttura di gioco abbastanza innovativa: durante le missioni lo schermo sarà diviso in tre parti (una maggiore e due, di ugual misura, più piccole), com'è chiaramente visibile dagli screen, in modo da poter avere sotto controllo quante più cose possibili. Una simile impostazione, oltre ad essere, come già detto,più o meno innovativa, permette una diversificazione nell'ambito del gameplay che potrebbe essere il punto di forza di questo gioco. Un po' come succede con il Nintendo DS, infatti, se gli sviluppatori saranno abbastanza fantasiosi (e capaci tecnicamente) i "tre schermi" potranno essere sfruttati a vantaggio della varietà di gioco.

Tante buone intenzioni.

Come sempre in questi giochi, a farla da padrone saranno i personaggi spesso un po' troppo fantasiosi e i "gadget Bondiani", che aiuteranno a completare il mosaico dell'atmosfera cinematografica, che sembra andare tanto di moda in questi ultimi tempi. La grafica, tuttavia, non è all'avanguardia e sebbene sia presto per dirlo, potrebbe essere un punto debole di Th3 Plan. Una completa incognita è, e sarà fino al giorno dell'ucita, l'IA che guiderà tutti i personaggi, e atrezzature elettroniche come videocamere e allarmi. In un gioco di questo tipo, dove l'interazione con l'ambiente circostante è di primaria importanta, l'IA gioca un ruolo fondamentale, da cui dipende gran parte della qualità finale.