Anteprima The Book of Unwritten Tales 2

Il ritorno del punta e clicca umoristico di KING Art Games

Anteprima The Book of Unwritten Tales 2
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  • Sebbene il genere delle avventure grafiche abbia sofferto, negli anni precedenti all'attuale “rinascita”, a causa di una struttura ludica che proprio non sapeva rinnovarsi, l'impasse creativa dei “punta e clicca” sembra ormai finita. Titoli arrivati dalla scena indie così come grandi produzioni supervisionate da instancabili publisher hanno saputo coniugare decentemente le caratteristiche distintive dei capisaldi del genere con delle soluzioni ludiche apprezzate dal giocatore moderno. Basta considerare il successo delle ultime opere del Telltale, ma anche le proposte di WadjetEyeGames, o il ritorno di Broken Sword, per capire che la situazione è sicuramente cambiata ed il pubblico è tornato più che mai ricettivo.
    Ben prima che il genere tornasse definitivamente sotto le luci della ribalta, ci sono stati alcuni “pionieri” che hanno aperto la strada a questo grande rilancio, fra i quali non possiamo non citare ad esempio il The Whispered World di Daedalic.
    Anche il primo The Book of Unwritten Tales è stato un successo per certi versi inaspettato: il gioco si propose al pubblico in modo decisamente intelligente, senza appesantirlo con trame inutilmente complesse o eccessivamente elaborate. In gioco aveva infatti trovato un’altra via parimenti efficace per farsi notare, mettendo in risalto altre qualità. KING Art Games aveva dato ampio spazio a universi fantasy ben noti a tutti, entrati nell’immaginario collettivo di diritto, ed aveva esaltato il tutto con una buona dose si citazionismo, inserendo sketch sempre riusciti, carichi di irriverenza e di una comicità robusta e accattivante. Forti di queste certezze e di un prequel riuscito come The Critter Chronicles, gli sviluppatori avrebbero commesso un suicidio se solo avessero preso in considerazione il cambiamento anche minimo di questa formula. Proprio per questo motivo, The Book of Unwritten Tales 2 seguirà con decisione le linee guida del suo predecessore, calcando ancora più la mano sull’onnipresente humor e su dei personaggi assolutamente riusciti. Per far sì che il seguito fosse fresco, pimpante e privo di pericolose flessioni, si è arrivati alla decisione di portare avanti il progetto in tutta tranquillità, senza farsi pressare da assurde pretese o tempistiche brevi. Le aspettative sono alte sia per i fan che per i programmatori stessi, pertanto pianificare al meglio il lavoro era l’unica soluzione da adottare. Col progetto ormai finanziato con successo e con l’aiuto dei fan, oltretutto, KING art Games ha capito che poteva osare anche qualcosa in più.

    Bigger is better

    In The Book of Unwritten Tales 2 non si omaggiano solo i classici del fantasy, ma anche alcune caratteristiche dei giochi di ruolo. Ritorna dunque anche il sistema di avanzamento che permette di impersonare Wilbur, Ivo, Nate e Critter, che possono essere selezionati nei momenti in cui si vuole seguire una storia diversa prima di arrivare all’immancabile intersecazione dei binari su cui viaggia la trama. La storia, tra il fantasy e l’adventure, sarà lunga circa una ventina di ore e si aggancerà al precedente episodio. Centinaia di nuovi puzzle fuori di testa faranno la loro comparsa, ma verrà comunque mantenuta una certa logicità dell'impianto enigmistico. Ci saranno cinque capitoli della durata di circa quattro ore ciascuno, e chi ha offerto più di 25 dollari avrà accesso alle singole parti quando verranno distribuite di volta in volta nel programma ad accesso anticipato di Steam. L’aiuto che il team tedesco ha chiesto ai propri supporter prevedeva il raccoglimento di una cifra utile ad apportare migliorie a un gioco che avrebbe potuto uscire anche così come si trovava; tuttavia, la volontà di dare degli autentici valori aggiunti al progetto ha fatto sì che il denaro raccolto potesse servire a finanziare aspetti considerati secondari, ma non per questo marginali. Tante animazioni in più, espressioni facciali e migliorie tecniche, si abbinano ai metodi extra per affrontare i puzzle, che fungono da incentivi per affrontare l’avventura sentendosi più liberi e non racchiusi nella gabbia che il genere ha per certi versi da sempre imposto. Oltretutto, come a scimmiottare positivamente gli RPG, sono previste delle quest secondarie, largamente presenti nel genere di appartenenza e di certo meno consuete nelle avventure grafiche.

    A tutto ciò, va aggiunta una nuova colonna sonora più raffinata, con composizioni eseguite finalmente da un’orchestra di professionisti. Tutti questi accorgimenti, assieme a una miscela degli elementi vincenti studiata ancora meglio, concorrono per accrescere il valore di questo secondo capitolo, che ha tutta la voglia di confermare che c’è ancora spazio di manovra per poter offrire al pubblico qualcosa di nuovo, basandosi su una struttura sicuramente vecchia, ma anche molto consolidata.
    D’altra parte, quando vi renderete conto dei riferimenti comici a mostri sacri come Il Signore degli Anelli, Harry Potter, Lo Hobbit, World of Warcraft, Dangeons and Dragons e tutto il campionario fantasy che non faticherete a riconoscere, non riuscirete a rimanere insensibili allo stile e alla genialità che sorregge The Book of Unwritten Tales 2. Esattamente come in passato, con ogni probabilità, non potrete fare a meno di divorare quest’avventura capitolo dopo capitolo.

    The Book of Unwritten Tales 2 KING Art Games ha raccolto più del doppio di quanto aveva chiesto nella sua campagna Kickstarter, a dimostrazione del fatto che la fan base è molto fiduciosa per questo secondo capitolo della serie. The Book of Unwritten Tales ha dimostrato che ci sono ancora modi efficaci per raccontare una storia attraverso i la struttura più tradizionale dei “punta e clicca”, e questo secondo capitolo, quando arriverà agli inizi del 2015, proverà a spingersi ancora oltre.

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