The Darkness: anteprima del promettente FPS di Starbreeze

In compagnia dei creatori di The Chronicle of Riddick: Escape from Butcher Bay, ritenuto da buona parte della stampa specializzata come uno dei migliori titoli pubblicati su Xbox, abbiamo assistito alla presentazione, a porte chiuse, del loro nuovo lavoro: The Darkness.
Basato su un celebre fumetto pubblicato negli Stati Uniti nel corso del 1996 da Top Cow Productions, il nuovo titolo di Starbreeze Studios, primo progetto della software house europea dedicato alle console di nuova generazione, narra le vicende di Jackie Estacado, malavitoso alle dipendenze della famiglia mafiosa dei Franchetti che, dopo essere stato tradito dai suoi "datori di lavoro", si risveglia dalla morte posseduto dai nuovi incredibili poteri demoniaci provenienti dal mondo dell'ombra, che danno appunto il titolo al gioco. La sua sará perció una missione di vendetta contro chi l'ha tradito.
Come il fumetto da cui nasce, The Darkness punta profondamente sullo stile e sulla caratterizzazione dello storyline: il design degli ambienti e dei personaggi di gioco riprende fedelmente l'originale cartaceo e la trama narrata é uno dei fattori chiave nella capacitá di coinvolgimento del titolo.

La presentazione proposta da Starbreeze ha visto due responsabili dello sviluppo mostrare alcune fasi di gioco situate in momenti differenti della storia.
Nella prima, versione aggiornata di quella proposta all'E3, si vede Jackie Estacado alle prese in uno scontro a fuoco con alcune pattuglie della polizia sulle sue tracce. La demo permette, prima di tutto, di fare la conoscenza di Butcher, grande amico di Jackie e presente anche nel fumetto originale, che nel corso dell'avventura aiuterà più volte il protagonista nella sua vendetta contro i Franchetti. La cutscene della chiaccherata tra i due sulle intenzioni di Jackie, rigorosamente in real time, da anche una dimostrazione pratica di una delle caratteristiche tecniche principali del gioco, ovvero il sistema vo-cap (voice over + motion capture), attraverso il quale vengono registrati contemporaneamente sia i movimenti del personaggio che le sue espressioni mentre parla ed esprime delle emozioni. In questo modo la recitazione dei personaggi digitali diventa molto più naturale e realistica.
Ma il pezzo forte è stata l'illustrazione concettuale e pratica dei poteri di cui è dototato il protagonista. Come anticipato precedentemente le capacità di cui si ritrova a disporre Jackie vengono direttamente dal mondo delle ombre, per tale motivo potrà utilizzarle solo quando immerso nell'oscurità: dovrà quindi utilizzare le risorse a sua disposizione per fare in modo di servirsi dei suoi poteri quando ne avrà la necessità (ad esempio dovràsparare contro le fonti di luce per fare in modo di "evocare" i suoi poteri, o attendere nell'ombra l'arrivo degli avversari). Questo aspetto conferisce al gioco un'impronta tattica innovativa per il genere. Jackie verrà dunque posseduto dal potere di The Darkness, che gli permetterà di ottenere numerose capacità nel corso dell'avventura e che potrà sfruttare nel corso dei numerosi scontri a cui prenderà parte, sia con la polizia che con coloro verso cui cerca vendetta. Il potere dell'ombra gli darà anche la possibilità di chiamare a sè delle creature chiamate Darklings, piccoli esseri demoniaci che una volta evocati daranno manforte al protagonista.
Come accennato, nella fase in game vista Jackie, nel suo peregrinare nei bassifondi di New York, si ritrova coinvolto in uno scontro con la polizia. Utilizzando i suoi poteri speciali riesce a liberarsi facilmente del pericolo: enormi tentacoli si sprigionano dal suo corpo e afferrano gli impauriti poliziotti scagliandoli contro un muro, e come non bastasse riescono a sollevare un'auto pattuglia e ad utilizzarla come arma; intanto i temibili Darklings si accaniscono contro i poveri malcapitati. Le variabili tattiche mostrate sono numerose: ogni scontro può essere affrontato in più modi, sfruttando i poteri di cui si dispone: in una sezione successiva Jackie utilizza un condotto d'areazione per far scivolare una piccola creatura vermiforme prendere alle spalle un poliziotto che lo costringeva a rimanere al riparo. In una sezione successiva il potere di Jackie sembrava ancora più devastante: per protagonista era possibile creare una sorta di buco nero, in grado di risucchiare ogni oggetto, per poi esplodere e scaraventare tutti gli elementi attratti in precedenza.
L'azione è entusiasmante coadiuvata da un motore grafico di notevole fattura, attrezzato con tutte le più moderne tecniche di programmazione, e da un engine fisico al livello -se non superiore- dei migliori esponenti del genere, come Hal Life 2. Il tutto è condito da un suono di qualità cinematografica in Dolby Digital 5.1 che fa letteralmente "saltare sul divano".
La demo termina poi con la dimostrazione di una delle caratteristiche più esclusive del gioco e che i realizzatori ritengono una delle vere features next-gen: la Darkness TV. Nel gioco si potrà utilizzare qualunque TV presente all'interno dello scenario e guardare i programmi che propone con una qualità di visione decisamente elevata. Si potranno vedere film, cartoons, varietà, e persino notiziari che parlerannodegli avvenimenti che vedono protagonista Jackie.

Dopo aver mostrato ai presenti la demo aggiornata dell'E3 i programmatori di The Darkness hanno voluto proporre uno spezzone di gioco inedito che percorre i primi momenti della storia. In questa fase Jackie, sprovvisto dei suoi poteri, è ancora alle dipendenze della famiglia Franchetti ed è stato mandato in missione insieme a due suoi compagni malavitosi. Nell'introduzione che i programmatori fanno a questa fase della presentazione, puntano l'attenzione sull'importanza dello storytelling all'interno di un gioco come The Darkness: per loro è basilare evitare la computer grafica, per le cut-scene che servono a descrivere in profondità la storia narrata nel gioco, e i tutorial, per introdurre il giocatore alle meccaniche del gameplay. Tutto deve essere assolutamente realizzato e appreso in game, come già era avvenuto con The Chronicles of Riddick e come anni prima Valve aveva fatto con il primo Half-Life.
La sequenza mostra così Jackie Estacado insieme a suoi due "colleghi di lavoro" dirigersi in auto verso il luogo dove sono stati inviati dai Franchetti e che non sanno consistere in una trappola. I tre sono all'interno di un tunnel sulla loro decapottabile quando vengono intercettati dalla polizia e inseguiti a folle velocità sotto una pioggia di proiettili. La fase è incerdibilmente spettacolare, con l'inquadratura che segue il movimento degli occhi di Jackie e quindi lo svolgimento dell'azione. All'inizio siamo solo spettatori, ma quando un nostro compagnio fa una brutta fine ci ritroviamo con in mano un'arma cercando di fermare le pattuglie della polizia, che ci inseguono fino al crash finale: al buio della morte finisce la dimostrazione.
Vedere la scena mostrata lascia senza fiato: una corsa sulle montagne russe tra nugoli di proiettili che arrivano da tutte le parti. La sensazione di esserci, grazie alla qualità tecnica della grafica e dell'audio, è impareggiabile e la voglia di vedere altre fasi di gioco è indubbiamente incontenibile, purtoppo però la presentazione finisce qui e dobbiamo salutare i programmatori, a cui vanno sentiti complimenti per ciò che stanno realizzando e per la loro disponibilità.