Anteprima The Devil's Men

Una nuova avventura da Daedalic e dal Creatore di The Dark Eye: Memoria

Anteprima The Devil's Men
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • Tra roboanti annunci e microfoni a tutto volume, una delle rivelazioni più interessanti dell'E3 2014 appena conclusosi è stata fatta nella singolare tranquillità della meeting room di Daedalic Entertainment. Tra le pochissime software house ancora dedite alla produzione di avventure punta e clicca, l'abilità degli sviluppatori teutonici nel muoversi sul confine tra strutture di gioco tradizionali e universi originali e sorprendenti ha partorito, in tempi recenti, alcuni dei più brillanti esponenti moderni dell'intero genere: tra i titoli degni di menzione troviamo senza ombra di dubbio quel The Dark Eye: Memoria che, quasi un anno esatto fa, stupiva i giocatori con elementi inediti all'interno di un gameplay classico ed una trama tra le più intriganti della scorsa stagione videoludica. E' con immenso piacere, quindi, che in occasione della fiera losangelina abbiamo incontrato Kevin Mentz, (autore di The Dark Eye) che ci ha presentato il suo nuovo ed interessantissimo progetto, atteso per la primavera del prossimo anno: The Devil's Men.

    Il diavolo arriva in città

    The Devil's Men nasce dalla passione di Mentz per ambientazioni ed universi di gioco in grado di colpire il giocatore con la loro forte personalità e presenza scenica: l'anno è il 1871, e in una tranquilla cittadina della costa inglese la consueta vita di tutti i giorni è interrotta da una serie di misteriosi omicidi. Tutti gli indizi portano ad una comunità di reietti e disadattati conosciuta come 'la Colonia' e stabilitasi nelle rovine di quelli che un tempo furono gli edifici che portarono lustro e popolarità alla città come sede di una leggendaria Esposizione Mondiale. Protagoniste della nostra avventura saranno Adelaide, orfana del famoso detective Karol Spektor, ed Emily, una nota esponente della Colonia nonché assassina di professione: le storie di due personalità così opposte (ma già a prima vista egregiamente tratteggiate dalla fantasia di Mentz) si incroceranno quando Adelaide cercherà di fare luce sulla morte del proprio padre per riconquistare il proprio posto nella parte benestante della società e, per farlo, dovrà affidarsi (non senza una certa riluttanza) all'aiuto di una criminale come Emily.
    Le indagini porteranno quindi le nostre due anti-eroine sulle tracce di una società segreta di scienziati conosciuta con il nome di 'Devil's Men' e che, nonostante sia riuscita da tempo ad oltrepassare i confini del mondo spirituale e materiale, sta perdendo i propri membri uno dopo l'altro proprio a causa degli omicidi che daranno origine all'incipit del gioco.
    Proprio il forte contrasto tra le due diverse tipologie sociali all'interno della città ed un'ambientazione, capace di fondere elementi vittoriani con un'iconografia steampunk scientifica ed esoterica allo stesso tempo, è uno dei motivi di maggior interesse che ci ha spinto ad approfondire la conoscenza della nuova avventura targata Daedalic.

    Come avvenuto all'interno della serie ispirata a The Dark Eye, anche in The Devil's Men la struttura di gioco tradizionale verrà punteggiata da elementi più innovativi ed interessanti; il rapporto conflittuale tra le due protagoniste, ad esempio, non si svilupperà solamente a livello narrativo: in questo contesto moltissima importanza avranno le soluzioni agli enigmi e le scelte intraprese dal giocatore, capaci di creare deviazioni e bivi differenti. Decidere di utilizzare un oggetto del nostro inventario (composto da meno elementi del solito, ma più 'realistici' e che possono andare persi per sempre), ad esempio, potrebbe avere ripercussioni sullo svolgimento di un enigma più avanzato, se non cambiare totalmente vari aspetti dell'arco narrativo di Emily o Adelaide, in base alle decisioni di una o dell'altra. La dimostrazione a cui abbiamo assistito ci ha mostrato proprio quest'ultimo aspetto in maniera estremamente brillante, facendoci rivivere la stessa sezione di gioco due volte, prendendo decisioni e utilizzato oggetti in modo estremamente diverso: il risultato è stato assolutamente convincente, ed il cambiamento avvenuto nello svolgimento della scena ha riguardato tanto gli enigmi immediatamente successivi, quanto le linee di dialogo ed il rapporto tra i personaggi. Benché Mentz ci anticipi che il finale previsto sia solamente uno, allo stesso tempo ci assicura che saranno numerose le sfumature e le diramazioni che potranno modificarne la natura: se da un lato tutto ciò riduce la rigiocabilità della nuova avventura Daedalic, dall'altro garantisce l'assoluta concentrazione del team di sviluppo nella creazione di una trama articolata, ben strutturata e, visto il curriculum di Mentz, presumibilmente memorabile.

    Estremamente convincente anche il lato artistico e tecnico mostratoci da The Devil's Men: nonostante una build ancora tutt'altro che definitiva (qualcosa di giocabile sarà mostrato in occasione della prossima GamesCon di Colonia), il colpo d'occhio offerto dal titolo Daedalic è stato assolutamente meraviglioso. Oltre, come da tradizione, ad una qualità del disegno eccellente ciò che più ci ha stupito del nuovo motore grafico utilizzato dal team di sviluppo è stata l'impressionante qualità delle transizioni tridimensionali tra i diversi scenari di gioco: nonostante un'impostazione bidismensionale classica, infatti, il nuovo engine basato su Unity (e quindi adattabile ad un numero altissimo di piattaforme) ha permesso ai grafici di Daedalic di modellare ambienti tridimensionali dai magnifici disegni a mano creati ad hoc, utilizzando poi gli stessi come texture per i loro scenari. Il risultato, visto con i propri occhi, è estremamente più affascinante rispetto a quanto le parole possano descrivere e non fatichiamo ad immaginare questo nuovo motore di gioco come standard delle future avventure grafiche create dalla software house tedesca.

    The Devil's Men Assolutamente inaspettato nel caos che contraddistingue la tre giorni più calda del mercato videoludico mondiale, The Devil's Men si è rivelato il titolo da tenere d'occhio per ogni appassionato di avventure grafiche vecchia scuola: l'autore dell'ottimo The Dark Eye: Memoria, Kevin Mentz, ci porta questa volta alla scoperta di uno scenario steampunk intriso di mistero e violenza, nel quale le vite delle due protagoniste si intrecceranno e scontreranno in base alle scelte del giocatore, capaci di cambiare la natura del loro rapporto e degli enigmi ambientali che incontreremo lungo la nostra avventura. La nuova fatica Daedalic (in uscita la prossima primavera su PC e Mac) stupisce anche dal punto di vista tecnico ed artistico, con una gestione tridimensionale degli scenari assolutamente innovativa e di grande effetto. Ora che l'effetto sorpresa ha fatto il suo dovere in quel di L.A., insomma, The Devil's Men dovrà confermare le sue ottime premesse giocando in casa alla prossima GamesCon, dove Everyeye potrà provarne con mano per voi una versione finalmente giocabile.

    Quanto attendi: The Devil's Men

    Hype
    Hype totali: 5
    60%
    nd