Anteprima The Elder Scrolls IV: Shivering Isles

Tutti pazzi per Oblivion

Anteprima The Elder Scrolls IV: Shivering Isles
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell'uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso. Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe. Se solo fossero più fatui, allegri e dissennati godrebbero felici di un'eterna giovinezza. La vita umana non è altro che un gioco della Follia.
    Erasmo Da Rotterdam - Elogio della Follia


    La produzione videoludica per molte persone è assimilabile ad un'arte.
    Arti visive sono la pittura, il cinema, la fotografia: modi che ha l'uomo per creare, esprimere e trasmettere valori, sentimenti e emozioni. Spesso anche i videogiochi raggiungono l'olimpo delle arti entrando dalla porta chiamata "capolavoro". Dietro quella porta sta un'alchimia di storie più o meno realistiche ma basate su sensazioni e emozioni che trovano l'esatta controparte nella realtà. Le trame che accompagnano simili produzioni ci mostrano intrecci amorosi, complotti per denaro, lotte per il potere, deviazioni della mente umana.
    Che i protagonisti siano uomini senza niente da perdere, creature mitologiche o animali, è ampio lo spettro di situazioni che il giocatore si ritrova a fronteggiare e nelle quali spesso si immedesima.
    Se il gioco in questione poi è quello che molti non nascondono essere diventato una sorta di mondo parallelo dove rifugiarsi per staccare la spina dal lavoro, dallo studio, dalle preoccupazioni, e dove poter viaggiare per prati e foreste perdendosi ad ammirare lo splendore del cielo notturno, viene da se che l'immedesimazione diventa quasi totale e quello che era un semplice svago diventa qualcosa di più.

    Shivering Isles

    Dopo la miriade di situazioni proposte da Oblivion, ecco che Behtseda si appresta a rilasciare Shivering Isles: prima (e, stando alle recenti dichiarazioni, ultima) espansione ufficiale di questo capolavoro osannato da critica e pubblico.
    In una stanza del Luna Hotel equipaggiata per l'occasione con 8 postazioni XBox 360 e altrettanti Pc abbiamo avuto l'occasione di sondare la punta di questo piccolo iceberg che va ad affiancare l'immensa montagna di ghiaccio di The Elder Scroll IV.
    Riallacciandosi al discorso delle emozioni e deviazioni umane, ecco che questa espansione ci vede alle prese con una delle più pericolose affezioni della mente: la follia.
    Come già dimostrato nell'incipit, estesa è la letteratura riguardo questo campo ancora poco conosciuto della mente, mentre meno estesa è l'influenza che questa ha avuto sui videogiochi (ricordiamo The Suffering, Psychonauts, e poco altro).
    Vediamo quindi di immergerci in questa espansione e scoprire perché si sta diffondendo il morbo della follia nelle terre di Cyrodil.
    Tutto inizia quando, ex abrupto, nel centro della baia di Nibenay (vicino a Bravil) compare un portale misterioso su di una piccola isola. Informato della sua presenza, l'alter ego del giocatore cercherà di scoprire qualcosa in più sul passaggio dimensionale. Le sequenze che introducono l'utente agli eventi sembrano fin da subito concitate: mentre il giocatore chiede informazioni alle guardie che sorvegliano il portale un avventuriero esce dalla porta mistica ed ingaggia, senza apparente motivo, una battaglia, fortunatamente sedata in breve dai soldati imperiali. Da questi ultimi veniamo a scoprire che il portale ha uno strano potere: attratte dalla voglia di avventura e dalla fame di nuovi tesori le persone entrano e difficilmente escono. E se tornano a Cyrodil sono completamente cambiate, cadute ormai nelle fauci della follia.

    A questo punto la scelta è lasciata al giocatore.
    Il dubbio attende oltre quel campo di energia magica.
    Cosa può esserci di così terribile da ridurre potenti guerrieri e astuti maghi a folli visionari non più capaci di interfacciarsi con la realtà?
    Un respiro. Pronti ad entrare?

    Pillola rossa o pillola blu?

    Entrati nel portale ci si trova in una stanza buia.
    Un tavolo ospita un metronomo instancabile nel suo scandire il tempo.
    Un anziano ciambellano che siede di fronte a noi ci invita a sederci al tavolo: parlare in piedi non è da persone civili. Il primo impatto spiazza il giocatore. L'anziano signore sembra sapere che lo tempesteremo di domande. Ha la risposta pronta per ogni quesito e la sua flemma è snervante.
    Con parole lente e chiare ci spiega che Lord Sheogorath, il suo padrone, ha deciso di aprire un passaggio fra il suo mondo e quello di Oblivion perché cerca un campione che possa servirlo e aiutarlo a risolvere una questione. "Nessuno vi costringe ad entrare. Pensateci bene e tornate da me quando avrete preso una decisione..."

    Curare la loro follia? E chi vi dice che i pazzi non siete voi?

    Effettuata la scelta di continuare, ecco che appena il ciambellano esce dalla porta sul retro, la stanza inizia a dissolversi trasformandosi in una miriade di farfalle e svelando intorno a noi il regno di Sheogorath.
    Secondo gli sviluppatori questa espansione dovrebbe garantire una trentina di ore di gioco aggiuntive e fin da subito la vastità del mondo in cui veniamo catapultati conferma i numeri di questa espansione.
    Dopo le prime scaramucce con le creature del luogo (di cui parleremo in seguito), arriviamo in un piccolo paese che trasuda aria di frontiera: Passwall. Scopriamo che l'insediamento è una sorta di punto d'incontro per gli avventurieri bloccati a Sheogorath a causa del gatekeeper: un immenso gigante di ossa posto a guardia del cancello che porta all'isola del "principe della follia".
    Entrare nel mondo della pazzia non sarà affatto facile e non basteranno forza bruta o potenti incantesimi per sconfiggere il gatekeeper: proprio davanti ai nostri occhi vediamo un gruppo di valorosi guerrieri sconfitti con semplicità dal gigante. Trovato il modo per sconfiggere il guardiano ecco che al giocatore si presentano 2 cancelli, che portano rispettivamente a Mania e Dementia: due metà della stessa isola caratterizzate da una forte diversità di paesaggio, creature e atmosfera.

    Go! Before I change my mind...or my mind changes me.

    Da qui in poi la storia proseguirà con il tentativo di raggiungere Lord Sheogorath per guadagnarsi la sua fiducia e il suo rispetto, nonché per scoprire qual è il motivo che lo ha spinto ad aprire il portale sul mondo di Oblivion. Nonostante la breve durata della sessione la trama intrigante e le situazioni folli e malate proposte nel gioco ci hanno positivamente impressionato; l'inizio può sembrare un po' in sordina e troppo esplorativo ai casual gamer, ma una volta avviati gli ingranaggi della storia, questa scorrerà con ritmo serrato, coinvolgendo il giocatore e spronandolo a scoprire sempre di più.

    Una solida trama e un background di buon livello non sarebbero niente senza un mondo ben costruito in cui collocarsi. Anche in questo campo però gli sviluppatori hanno svolto un lavoro più che egregio, mostrando al giocatore un'ambientazione particolareggiata e curata fin nei minimi dettagli.
    Chi viene da Oblivion non potrà infatti non notare la minuziosa cura riposta nella realizzazione dei paesaggi di Mania e Dementia e delle creature che popolano questo mondo. Vegetazione, rocce e architettura rispecchiano appieno due distinte "personalità" ambientali di questa isola, nata dalla stessa mente del principe Sheogorath: le fitte foreste, i paesaggi sgargianti ed epilettici di Mania si contrappongono alle atmosfere cupe e alle zone desertiche e paludose di Dementia.
    Tutto il gioco è infatti pervaso da un dualismo che diventa leit motif di questa espansione e incrementa notevolmente spessore artistico del titolo: partendo dalla divisione dell'isola il giocatore si ritroverà ad ammirare il contrasto di fuoco e ghiaccio nel palazzo del principe e il contrasto ancor più sottile della sua personalità folle ed eclettica a fianco di quella calma e riflessiva del suo aiutante (il ciambellano che ci aveva accolti all'inizio).

    Un ottimo lavoro è stato fatto anche per quanto riguarda le creature che ci troveremo ad affrontare: nuove specie sono state introdotte e grande attenzione è stata data alla definizione delle loro caratteristiche e peculiarità, sia dal punto di vista grafico che per quanto riguarda le routine comportamentali. Vedremo quindi Torturatori Grumiti combattere con vari stili a seconda delle armi in loro possesso, cani scheletrici rincorrerci mostrando brandelli di carne e misteriose creature plantiformi metterci in difficoltà grazie alla loro abilità di memorizzare le magie che scaglieremo loro contro e sviluppare una riduzione dei danni ai colpi successivi.
    Oltre a nuove creature, in questa espansione ritroveremo anche personaggi delle varie razze presenti in Oblivion, identici nell'aspetto, deviati nella mente.
    Infine a completare le simmetrie con le terre di Cyrodil è la presenza delle guardie (divise in Black Seducer Guard per le città e Gold Saint Guard per il palazzo del principe). Chi pensava che nel reame della pazzia tutto fosse concesso è avvisato: anche qui, infatti, crimini e furti saranno duramente puniti!

    Completano il quadro una serie di nuovi oggetti, armi e potenziamenti (la cui importanza è messa in risalto da quest specifiche) con cui equipaggiare il nostro personaggio, oltre a una discreta varietà di ingredienti che è possibile raccogliere per creare nuove pozioni (spesso caratterizzate da effetti benefici e negativi uniti insieme).

    Per quanto riguarda la versione Pc e la versione Xbox 360 (che non presentano differenze di sorta alcuna), la data di uscita (contemporanea) è prevista per Marzo.
    La versione 360 potrà essere scaricata solamente dal Marketplace e avrà dimensioni di circa 1,5 gigabyte, mentre la versione Pc sarà reperibile negli scaffali dei negozi. Riguardo alla futura versione PS3, Behtasda ha confermato che sarà disponibile anch'essa come download grazie a un sistema analogo a quello della console Microsoft.

    The Elder Scrolls IV: Shivering Isles Ci troviamo di fronte a un’espansione sicuramente valida e curata nei dettagli, capace di migliorare ogni aspetto di Oblivion senza tuttavia far notare troppo il distacco dal gioco originale. Con una quarantina di ore di gioco disponibili, un territorio fantastico e favoleggiante da esplorare e l’aggiunta di numerosi mostri, situazioni e oggetti equipaggiabili, Shivering Isles riesce a mantenere alto l’onore e la fama conquistate da The Elder Scroll IV: Oblivion. Infine l’ottima caratterizzazione dei personaggi, delle storie e dei dialoghi riuscirà a tenere incollati al pad giocatori incalliti e casual gamer. D’altronde si sa: la pazzia è sempre stato un tema capace di suscitare negli uomini una miriade di sentimenti contrastanti e una curiosità, a livello inconscio, quasi maniacale...

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