The Lost Vikings Anteprima: i Vichinghi sbarcano su GameBoy Advance

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The Lost Vikings Anteprima: i Vichinghi sbarcano su GameBoy Advance
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  • Il Ritorno dei Tre Vichinghi

    Con somma soddisfazione da parte di chi da tempo accusa le software house di mancanza di fantasia, creatività ed originalità, le conversioni di successi dell'era dei 16 bit continuano a proliferare su Game Boy Advance.
    Il revival è sempre più di moda, e questo processo sembra ora inarrestabile, tant'é che persino la Blizzard, casa californiana nota per indimenticabili capolavori del calibro di Diablo e Warcraft per PC, ha deciso di dare vita ad un nuovo studio di nome "Blizzard Arcade Classic", il cui compito sarà di far tornare alle luci della ribalta videogiochi da tempo giacenti nel dimenticatoio.
    Uno dei primi titoli ad essere realizzato dalla neonata etichetta sarà "The Lost Vikings", conversione dell'omonimo platform all'epoca firmato Interplay (con sviluppo da parte di Silicon & Synapse), apparso su Super NES (ed in precedenza su Amiga) circa una decina di anni or sono.
    La vicenda, adesso come allora, si evolve attorno alle figure - come intuibile dal titolo - di tre vichinghi, Erik, Baleog ed Olaf, ciascuno caratterizzato da differenti abilità (il primo dalla velocità, il secondo dalla resistenza agli attacchi, il terzo dall'abilità nel combattere con la spada), i quali sono stati misteriosamente allontanati dal proprio villaggio (nella prima edizione i colpevoli erano dei malvagi alieni, possibile che facciano ritorno in questa nuova conversione...).

    Platform non lineare

    The Lost Vikings è un platform in vecchio stile, cioè in 2D a scorrimento orizzontale, ma con alcuni elementi originali. Non si tratta di un gioco lineare: il giocatore non sa fin dall'inizio quale strada intraprendere per terminare il livello, anzi lo scopo è proprio trovare la via di uscita di ogni stage, il che aggiunge parti di puzzle game al prodotto (saper sfruttare le diverse abilità dei tre eroi è alla base della risoluzione degli enigmi). Inoltre, per completare ogni quadro, sarà necessario raggiungere l'uscita con tutti e tre i vichinghi, facendo attenzione a non perderne nemmeno uno in missione (pena il dover ricominciare daccapo).
    Gli sviluppatori, in occasione di questa versione per il portatile Nintendo, annunciano più di 35 non facili livelli, che andranno dall'Egitto alla Preistoria, ricchi di bizzarri nemici e di enigmi rompicapo, promettendo ore ed ore di divertimento.
    Per chi ha avuto il piacere di giocare a The Lost Vikings su Super NES o Amiga, si tratterà di un'ottima occasione per scacciare via la nostalgia passando lieti momenti di fronte ad un bel gioco del passato; chi invece non ha mai avuto a che fare con Erik, Baleog ed Olaf (vuoi per mancanza di tempo o perché facenti parte della cosiddetta "PlayStation-Generation") avrà modo di fare la conoscenza di un titolo impegnativo e divertente.

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