The Witcher 3: CD Projekt presenta il suo nuovo Action RPG

Un primo rapido sguardo al terzo ed ultimo capitolo della trilogia fantasy di CD Projekt RED.

The Witcher 3: CD Projekt presenta il suo nuovo Action RPG
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Nonostante il mercato sia dominato da titoli prettamente action, come sparatutto e beat'em up, il gioco di ruolo gode ancora di ottima salute, in particolar modo grazie alla filiera di produzione occidentale, sia sul fronte dell'industria indipendente che per quanto riguarda le etichette importanti. Uno dei massimi esempi degli ultimi anni è senza alcun dubbio The Witcher, approdato su PC per poi trovare il proprio spazio anche nel mondo delle home console, ottenendo sempre un caloroso benvenuto da parte di appassionati del genere e non. Il secondo episodio infatti ha aperto le porte per un gioco di ruolo più votato all'azione e meno indirizzato ai tatticismi tipici del genere, un deciso cambio di rotta dal primo capitolo, una scelta che però è stata promossa all'unanimità da pubblico e critica. Dopo la soffiata del trailer di Cyberpunk 2077 del mese scorso, ecco che CD Projekt RED ci delizia con l'annuncio ufficiale di The Witcher 3, terzo ed ultimo episodio della saga con protagonista lo stregone dai capelli bianchi, un gioco di ruolo di stampo action, pronto a incantarci ancora una volta con le sue ambientazioni magiche e i combattimenti al cardiopalma.

    C'ERA UNA VOLTA UNO STRIGO...

    Forse non tutti sanno che le avventure di Geralt di Rivia sono ispirate ai racconti e romanzi di Andrzej Sapkowski, scrittore polacco dedito ai romanzi storici e di fantascienza, approdato al fantasy solo nel 1990 con l'inaspettato successo del racconto "Il Male Minore" che ha dato il via alla lunga serie di avventure aventi come protagonista il celebre cacciatore di mostri - in gergo Witcher - che sconfigge con abile maestria le creature del male e della notte grazie ad una magica lama rivestita d'argento e a potenti pozioni in grado di amplificare i suoi sensi e le sue abilità. Il personaggio che abbiamo conosciuto nella trasposizione in codici e bit è un po' diverso rispetto a quello uscito dalla mente dell'abile scrittore polacco, più dinamico e votato all'azione, più oscuro anche a causa della perdita di memoria attorno alla quale ruotano gran parte delle vicende videoludiche, storie il più delle volte avvolte ad un fitto alone di mistero. Il primo episodio di The Witcher continua infatti da dove ha terminato Sapkowski con il suo ultimo romanzo Pani Jeziora(inedito in Italia), portando avanti il tutto con una linea narrativa che lo stesso autore considera non ufficiale, per quanto ottimamente costruita.
    Il primo episodio videoludico esordisce nel 2007: è l'idea di un piccolo team di sviluppo con base a Varsavia, un progetto ambizioso ma coerente con lo scenario videoludico di quel momento e con un mercato nel quale non è sempre facile trovare inserimento, per non parlare di un pubblico sempre più difficile da soddisfare. Il gioco venne realizzato con la solida base dell'Aurora Engine di Bioware (ricordato per il primo episodio di Neverwinter Nights), o meglio con una versione pesantemente modificata e potenziata dello stesso, in grado così di supportare effetti video e filtri avanzati. Il gioco fu un successo internazionale, con vendite che crescevano di mese in mese e che si sono protratte per diversi anni dall'uscita. I notevoli incassi permisero alla software house di ampliarsi incrementando la propria forza lavoro, dando la possibilità di ambire a qualcosa di ancor più eccezionale e coinvolgente. La vera rivoluzione avvenne infatti con il secondo capitolo, che vantava un motore non solo nuovo di zecca e ottimizzato per l'hardware di nuova generazione, ma anche auto-prodotto dalla stessa CD Projekt RED, un lavoro che è stato ed è ancora oggi uno dei migliori esempi tecnici dei traguardi raggiungibili oggi dalle più performanti macchine personal computer.

    LA TRILOGIA SI CHIUDE

    Che l'idea di CD Projekt RED fosse quella di realizzare una trilogia è già cosa nota, e così come dal primo al secondo capitolo ci sono stati dei decisivi cambiamenti di stile e differenziazioni di gameplay, anche dal secondo al terzo potrebbe esserci un ulteriore mutamento, in favore di un gioco questa volta più votato alle uniche due cose che sono veramente mancate ai primi due episodi della trilogia: mappe di modeste dimensioni in grado di stimolare all'esplorazione e un sistema di crafting ricco nel quale immergersi a capofitto.
    Il punto di forza del primo capitolo era il gameplay dinamico e i combattimenti ardui e altamente competitivi, mentre il secondo ci inseriva in un contesto narrativo epico, abilmente intrecciato e dai toni maturi: entrambi hanno saputo dare molto, e il successo nelle vendite ne sono la chiara e incontrovertibile prova. Per il nuovo episodio è lecito aspettarsi ancora di più, ed ecco perché CD Projekt RED ha rilasciato proprio ieri alla testata americana GameInformer delle interessanti informazioni relative all'epilogo ora in cantiere.
    Il titolo di questo nuovo capitolo è Wild Hunt, la caccia selvaggia, elemento estrapolato dalla mitologia nord europea e rielaborato appositamente per le avventure dello strigo. La versione mitologica ci spiega che la caccia selvaggia è una vera e propria orda di creature mostruose o demoniache, un esercito in grado di spazzare via qualsiasi cosa dal proprio cammino. Chi ha giocato il primo episodio della trilogia conosce sicuramente qualche dettaglio in più, ma noi non ci sbilanciamo in inutili citazioni onde evitare di cadere in scomodi spoiler. Quel che possiamo supporre è che il terzo gioco in arrivo riprenderà le avventure del witcher esattamente dove si sono interrotte con il primo capitolo, o che almeno torneranno degli elementi narrativi già incontrati in precedenza. Secondo quanto detto da CD Project RED a GameInformer nel recente reportage, il nuovo capitolo di The Witcher offrirà ai giocatori tutto quello che mancava al precedente episodio, con decine e decine di ore di side quest, conditi ad una storia principale di grande spessore con tanti intrighi politici e personaggi di grande carisma.
    Gli ambienti e gli scenari di The Witcher 2 vantavano già una costruzione votata al dettaglio e al realismo più incredibile, ma peccavano di essere troppo chiusi e in qualche modo costrittivi. Ed è qui entra in gioco un fattore importantissimo di ogni RPG che si rispetti, ovvero la possibilità di esplorare e interagire con un mondo grande e ricco di opportunità, unico neo di un secondo capitolo che sfortunatamente offriva mappe di medie o ridotte dimensioni, ponendo alle strette i videogiocatori avvezzi al roleplay d'ampio respiro.

    "Il titolo di questo nuovo capitolo è Wild Hunt, la caccia selvaggia, elemento estrapolato dalla mitologia nord europea e rielaborato appositamente per le avventure dello strigo."

    "La mappa sarà il 20% superiore a quella di Skyrim e 40 volte più grande di quella del precedente capitolo di The Witcher" dice il team polacco al magazine americano "con possibilità di viaggiare ed esplorare a cavallo e di utilizzare il sistema di viaggio rapido per quanto riguarda le location già visitate in precedenza." Più sarà la nostra voglia di esplorare, tante più saranno le situazioni nelle quali ci imbatteremo, tutte da giocare e da assaporare. Ogni città e regno che avremo modo di visitare nei nostri viaggi, avrà delle sue storyline da seguire, con importanti scelte di percorso da fare per portare a termine le avventure come più preferiamo. Il mondo di gioco si prospetta essere profondamente dinamico: prendere parte ad una missione o intraprendere un percorso piuttosto che un altro, potrebbe avere ripercussioni su alcuni personaggi non giocanti o su un'intera regione di gioco, con conseguenze che possiamo tranquillamente immaginare. L'equipaggiamento e la personalizzazione di Geralt non sono mai stato il piato forte della saga di The Witcher, con un inventario che non comprendeva molto tra armi e armature. Il nuovo sistema di crafting promette di portare una ventata d'aria fresca anche per quanto riguarda questo importante aspetto di ogni gioco di ruolo che si rispetti, con la possibilità di personalizzare ogni singola arma e armatura con elementi reperiti nel corso dell'avventura, recuperati nelle missioni o uccidendo mostri e nemici.
    Il nuovo gioco di CD Projekt è anche il banco di prova per il motore grafico REDengine 3 di nuova generazione realizzato dallo studio polacco in occasione dei suoi numerosi giochi in fase di sviluppo (Cyberpunk 2077 e un RPG fantasy ancora da annunciare). In questo caso ci vengono promesse delle ambientazioni ancora più dettagliate e realistiche, con effetti ambientali a rendere più vivo e dinamico un mondo aperto e tutto da esplorare. Le ambientazioni saranno molto più varie e diversificate, con la possibilità di spostarsi e combattere a cavallo, non una novità del genere, ma senza dubbio un elemento originale all'interno del franchise. Effetti climatici e ciclo notte/giorno sono una parte fondamentale di un mondo che cerca di essere più vivo e pulsante che mai: ma non sono solo gli scenari ad aver subito un netto miglioramento, perché anche i personaggi ne escono rivisti e migliorati, con un maggior numero di animazioni e dei modelli poligonali ancor più dettagliati.

    The Witcher 3 Wild Hunt La qualità delle due produzioni fantasy dello studio rosso non hanno eguali nel recente panorama dei giochi di ruolo, un motivo in più per credere nelle premesse fatte dal team di Varsavia e restare in trepidante attesa di un terzo capitolo che, siamo sicuri, farà davvero scintille. L'annuncio di CD Projekt conferma l'arrivo del gioco per il 2014, per PC e tutte le piattaforme high-end, motivo che ci conferma ancora una volta la vicinanza con la nuova generazione di macchine, in probabile usccita per l'anno in corso o per i primi del 2014; inoltre ci domandiamo se WiiU sarà considerata dal team polacco per una trasposizione che possa avvalersi delle interessanti potenzialità del tablet controller della nuova console Nintendo.

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