Anteprima Two Worlds: The Temptation

Riusciranno i due mondi a far emergere le loro qualità?

Anteprima Two Worlds: The Temptation
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • Pc
  • C'era una volta un gioco che doveva spazzare via la concorrenza ed essere in grado di settare nuovi standard nell'antico, ma sempre affascinante mondo dei Giochi di Ruolo di stampo occidentale. Che con la sua vasta mappa, il profondo sistema di fusione di armi ed armature, di creazione di oggetti e pozioni doveva saper immergere il giocatore in un'avventura fantastica, ricca di colpi di scena nella quale potevamo decidere come e quando procedere con la trama principale. Un gioco che ti ammaliava con una conturbante ragazza che capeggiava sulla copertina, ma come prima delle tante beffe, ti faceva ben presto sapere che non era altro che la sorella del protagonista. Quel gioco era Two Worlds, ambizioso progetto dei Reality Pump, software house polacca dalle evidenti capacità.
    Durante la recente Games Convention di Lipsia abbiamo avuto modo di scambiare due chiacchiere con Bert Jennings, Marketing Manager di Top Ware Interactive, la software house da cui la stessa Reality Pump è nata, davanti ad una Xbox 360 che faceva girare una delle ultime build di Two Worlds: the Temptation seguito dell'ambizioso progetto a di cui abbiamo appena accennato. La prima cosa che coloro che hanno giocato al primo episodio potranno notare è il decisivo miglioramento del frame rate: già da adesso, a mesi di distanza dall'uscita ufficiale, il titolo scorre molto più fluido e stabile. Il lato tecnico rappresentò il vero e proprio fallimento del progetto Two Worlds, quello capace di allontanare i meno coraggiosi dal gioco a causa dei frequenti crash, di estenuanti caricamenti e di modelli poligonali di una bruttezza assoluta, che concorrevano a mascherare le molte qualità del titolo, tra le quali una mappa davvero ampia ed un gameplay piuttosto divertente. Speriamo dunque che per quasta seconda incarnazione (prima pensata come un'espansione e poi trasformata in un vero e proprio sequel), il team abbia ben pensato di ottimizzare il codice e rendere più dettagliati e curati i modelli poligonali. Ad onor del vero, nonotante i lavori siano lontani dal completamento, il feeling visivo con la nuova produzione non riesce a convincere appieno: lo stile globale resta sempre molto povero e non eccessivamente curato, ma soprattutto frutto di un lavoro artistico di pre produzione con uno stile piuttosto discutibile.

    The Temptation, in ogni caso, riparte laddove il primo Two Worlds terminava. Nonostante questo non sarà possibile riutilizzare il nostro vecchio salvataggio, come succedeva per esempio nei classici Baldur's Gate o Ultima VI, ma a detta di Bert questa impossibilità sarà motivata dalla trama stessa. Il nostro vecchio protagonista si troverà dunque in un nuovo regno ancora più vasto e variegato di Antaloor, oltretutto senza tutte le abilità che faticosamente aveva imparato. Nulla ci è dato sapere di Kira, nostra sorella, che tanto ci ha fatto tribolare nel precedente titolo, ma sospettiamo si sia nuovamente messa nei guai e toccherà a noi salvarla per l'ennesima volta. L'impresa sarà ancora più complessa che in passato: si parla infatti di una mappa di circa 60 Km², con nuove città, location e nemici. Per fortuna la gestione delle cavalcature è stata migliorata, ma coloro che sono allergici ai sistemi di spostamento convenzionali saranno contenti di sapere che i portali del teletrasporto saranno frequenti ed efficienti come al solito. Chi dovesse sentirsi solo in queste lande desolate sarà felice per l'integrale riproposizione della modalità online, ovviamente migliorata sotto tutti i punti di vista. Se doveste giocare da soli, tuttavia, non ci sarebbe da disperare: la popolazione delle città è stata rivista, in modo da creare borghi più realistici e vivi rispetto alla monotonia che era possibile notare nelle varie Cathalon, Yamalin etc..

    In sostanza The Temptation dovrebbe fornire quell'esperienza che Two Worlds, per diversi problemi, non è riuscito a garantire. Torneranno tutte quelle caratteristiche che hanno convinto nel primo episodio, come il poter fondere gli oggetti per ottenere armi ed armature sempre più potenti, la libertà di creare centinaia di pozioni diverse mischiando i vari ingredienti trovati in giro per il mondo di gioco, la trama principale bel intrecciata con un mondo ampio e variegato, in cui diverse fazioni lottano per il potere e solo la nostra abilità nel destreggiarci tra di loro ci permetterà di raggiungere i nostri scopi senza crearsi nuovi letali nemici. Anche il sistema di combattimento sarà rivisitato per l'occasione, ma dovrebbe mantenere le caratteristiche già viste in precedenza, con la possibilità di apprendere nuove mosse ed incantesimi da usare durante gli scontri, e conservando comunque un profondo stampo "arcade", risultando alla fine molto simile a quello di action game immediati (Conan, Viking), piuttosto che alla concettosità di Oblivion. La più grande novità nell'intera formula di gioco consiste nell'eliminazione del respawn infinito del proprio personaggio, che permetteva tattiche non proprio lecite come il gettarsi a capofitto negli scontri, senza tener conto delle conseguenze perché comunque vi era sempre la possibilità di resuscitare. Ad una domanda diretta ci è stato letteralmente risposto che in Two Worlds: the Temptation: "Quando muori, sei morto". Pensare che al tempo della prima presentazione del loro vecchio prodotto, il team aveva spacciato la possibilità di resuscitare come un'innovazione in grado di non frammentare l'esperienza di gioco e di avvicinare al genere anche i meno preparati. Un deciso cambio di rotta, fortunatamente.


    Nonostante fosse presente solo la versione per Xbox 360, piattaforma di riferimento per lo sviluppo del gioco, ci è stato rassicurato che Two Worlds: the Temptation vedrà la luce anche su Pc e Playstation 3, conservando le medesime caratteristiche come l'aspetto estetico e i futuri Download Content. Se la presenza degli Achievements Microsoft è da darsi per scontata, non lo è affatto la conferma che il gioco supporterà i Trophies Sony. Staremo a vedere.

    Two Worlds: The Temptation Two Worlds: the Temptation appare sin da adesso un titolo in grado di risolvere i problemi del suo predecessore. Soprattutto coloro che hanno amato il primo episodio e sono in crisi d'astinenza da Orpg potranno senza dubbio dirsi contenti della nuova produzione. Le diverse caratteristiche di gioco, la nuova vastissima mappa e l'affinamento del gameplay maturato attraverso i feedback raccolti dopo la pubblicazione di Two Worlds, dovrebbero garantire una discreta qualità al prodotto Reality Pump. La grande offerta di prodotti “similari” in uscita a breve, come Fable 2 o Fallout 3, potrebbe però togliere molta visibilità al gioco, che nel caso farebbe fatica a superare la diffidenza che ancora serpeggia tra gli utenti dopo il tonfo del primo capitolo.

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