Anteprima Uncharted: Drake's Fortune

I pirati di Naughty Dog si mostrano in Giappone

Anteprima Uncharted: Drake's Fortune
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  • PS3
  • Sushi e tesori

    Torniamo a parlare dell’ultima fatica Naughty Dog (crash Bandicoot, Jak & Daxter) in occasione dell’ultima versione giocabile presentata in queste ore al Tokyo Game Show. Uncharted: Drakes Fortune si presenta come uno dei titoli di punta del periodo invernale per l’ammiraglia di casa Sony, e porta inevitabilmente con sè innumerevoli aspettative. Quello che gli sviluppatori hanno messo sul piatto nel paese del sol levante è una portata decisamente appetibile, anche se non del tutto completa.

    Mix esplosivo

    La storia (ormai nota) del titolo ci vede calati nei panni di Nathan Drake, novello Indiana Jones in cerca di avventure e ricchezze. Credendosi lontano discendente del famoso esploratore Sir Francis Drake, il nostro si reca senza indugio presso un’isola tropicale dispersa nei mari del sud, alla disperata caccia del suo fantomatico bottino. Purtroppo la scampagnata si rivela ben presto perigliosa e piena di imprevisti dopo l’arrivo di una ciurma di moderni pirati armati di Ak-47, che di lasciare il forziere nelle mani del nostro proprio non ne vogliono sapere. Partendo da un contesto narrativo curato seppur non originale (e che richiama in maniera non troppo velata le avventure della bella Lara) gli sviluppatori ci calano nel bel mezzo di un adventure game infarcito di elementi già noti ed apprezzati, proponendoli però in un contesto unico ed omogeneo. Se le acrobazie folli che il ginnico Nathan riesce ad eseguire sono un tributo evidente alle gesta funanbolesche del Principe di Persia, le fasi che prevedono scontri a fuoco prendono di peso lo schema a coperture già apprezzato in Gears of War, fatto di nemici in superiorità numerica e scarsità di munizioni. Questo mix di stili viene spesso arricchito da script fisici perfettamente velati e colpi di scena narrativi che preannunciano un coinvolgimento notevole. Gli sviluppatori promettono un set di 15 ambientazioni differenti per stile (giungla, templi, vascelli, etc...) e per tipologia di avversari. La versione mostrata durante il Tokyo Games Show si mostrava particolarmente più ricca ed articolata rispetto a quella provata a Lipsia poco più di un mese fa e si articolava su più livelli, uno dei quali vedeva Drake e la sua compagna di avventure immersi in un'oscura catacomba: i dettagli che caratterizzano la struttura e le superfici sono eccezionali, così come l'effetto dell'acqua. Nathan è intento a farsi strada a suon di sventagliate di mitra, fucili da cecchino e granate, senza disdegnare un attimo di riflessione per risolvere l'immancabile enigma (in cui bisogna orientare delle statue secondo uno schema preciso per far aprire la porta che conduce all'uscita). Davvero una piacevole sorpresa insomma che non fa che renderci ulteriormente ottimisti per quanto riguarda la già decantata varietà presentata nelle ambientazioni. Gli avversari dal canto loro si sono dimostrati oltretutto abbastanza intelligenti e discretamente agili nel reagire alle nostre provocazioni a base di proiettili, con tattiche a volte aggressive, a volte più orientate alla ricerca di un riparo. Tutto ciò unito ad un livello di difficoltà dinamico (mai troppo apprezzato) garantirà sempre un grado di sfida adeguato, e le precedentemente previste 10 ore di gioco si andranno sicuramente a superare, in base all’abilità personale di ciascun utente. Una piccola nota negativa va invece fatta alla semplicità con cui è possibile risolvere i vari puzzles, per ora di natura esclusivamente platform: una serie di aiuti, cinematografici (tramite la pressione di un tasto, sempre a-la Prince of Persia) e visivi renderanno il procedere nelle varie locazioni non troppo complesso, anche se tutto sommato divertente.

    Nella giungla, con le smorfie

    Tecnicamente parlando Il titolo Naughty Dog tira fuori i denti e ringhia ferocemente. Le ambientazioni che abbiamo potuto vedere sono ottimamente caratterizzate, i dettagli si sprecano e, come già detto, la fisica è riprodotta in maniera egregia. La giungla sembra umida, bagnata, oscura e misteriosa. Gli innumerevoli corsi d’acqua bagnano le vesti del nostro eroe rendendole zuppe e pesanti con un effetto decisamente convincente. Le animazioni facciali del protagonista sono inoltre molto curate e spesso Nathan si esprimerà in smorfie di rabbia o dolore decisamente convincenti, immergendoci ancora di più nella concitata azione di gioco. Altre confereme ci arrivano sotto il profilo del combattimento a mani nude, ben implementato già in precedenza, che si arricchisce però della possibilità di compiere azioni stealth alle spalle dei nemici (con conseguente rottura del collo del malcapitato) e azioni puramente spettacolari come gettarsi giù per una scalinata diretti in calcio volante sul volto del pirata di turno. Anche in questo caso segnaliamo animazioni di prima qualità che non fanno che confermare l’ottima impressione sul lavoro svolto dagli sviluppatori. Confermata è anche la presenza di personaggi non giocanti: in uno degli ultimi livelli abbiamo potuto provare uno scontro a fuoco al fianco di Elena, documentarista amatoriale al nostro seguito, e dobbiamo dire che anche in questo caso l’IA si è rivelata una piacevole sorpresa. Elena se la sa cavare, aiuta spesso ed è in grado di stendere da sola più di un avversario. Peccato per la mancata possibilità di impartire ordini, anche basilari, che avrebbe donato quella profondità aggiuntiva a cui non si dice mai di no.

    Uncharted: Drake's Fortune A Tokyo Uncharted si mostra nuovamente, rendendoci sempre più fiduciosi e ottimisti. La miscela preparata dagli sviluppatori sembra essere stabile e accattivante, i nuovi livelli appena rivelati sono entusiasmanti e se ogni tassello andrà al suo posto ne vedremo delle belle. Il comparto tecnico è solido e potente, le ambientazioni ricche e accattivanti e dal canto loro i controlli risultano semplici ed intuitivi. Certo, non ci troviamo di fronte a nulla di davvero innovativo e la sensazione di deja-vu è a tratti inevitabile, ma siamo certi che la passione per la caccia al tesoro non tramonti mai e la promessa di una bella avventura a base di pirati, scazzottate e dobloni non possa che eccitare l'utenza Playstation 3, ancora alla ricerca di un'avventura next-gen degna di tale nome.

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