Anteprima Uncharted NGP

Una prima occhiata all'avventura portatile di Nathan Drake

Anteprima Uncharted NGP
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  • PSVita
  • La conferenza di Sony dedicata a NGP alla GDC 2011 di San Francisco non è servita solo a svelare le caratteristiche hardware della console agli sviluppatori americani, ma anche a dare un assaggio delle reali potenzialità della macchina, specificando però chiaramente che non tutte le demo mostrate potranno poi confluire in un prodotto completo.
    Dopo aver visto un’interessante applicazione del touch screen, sia anteriore che posteriore, intitolata Little Deviants ad opera di Bigbig Studios, seguita da una demo che mostra le funzionalità della console in termini di realtà aumentata, siamo arrivati al piatto forte: una versione dimostrativa dell’ormai celebre Unchared Portable, nome in codice per un eventuale episodio parallelo del franchise avente come protagonista Nathan Drake.

    Si torna nella foresta

    L’ambientazione proposta nella demo di Uncharted Portable ricorda decisamente quella del primo episodio della serie, ovviamente per Playstation 3: si tratta di una foresta che richiama alla mente le zone visitate durante le prime ore di gioco a Drake’s Fortune, più precisamente nella sezione che porta a scoprire il celebre sottomarino nazista incagliato.
    L’engine che muove il gioco è impressionante e non è messo minimamente in difficoltà dall’ambiente naturale, ricchissimo di piante, acqua e rocce, con una draw distance che non appare limitata rispetto alla controparte vista negli episodi per Home Console.
    La presenza di un doppio stick analogico permette finalmente di muovere liberamente la telecamera mentre si attraversa la foresta controllando Nathan Drake. E’ una soluzione che gli utenti PSP hanno atteso per molto tempo, in quanto i controlli di molti action, tanto in terza persona quanto in soggettiva, hanno sempre dovuto scendere a patti con il sistema di controllo offerto dalla console: basta ricordare i compromessi raggiunti da Resistance Retribution oppure i capitoli di Metal Gear Solid per PSP, compreso l’ultimo Peace Walker.

    Azione come in poltrona

    I primi ostacoli, rappresentati da dei costoni di roccia, si possono superare in due modi: utilizzando il tasto del salto oppure toccando lo schermo dal basso verso l’altro, fornendo così a Drake l’input per arrampicarsi.
    A prima vista la seconda soluzione non sembra così comoda ma la presenza del touch screen è comunque un’aggiunta da non sottovalutare, anche se sarà compito dei team farne buon uso.
    Lo stesso discorso vale anche per l’utilizzo del giroscopio in situazione particolari, come il dondolarsi da una liana per superare un precipizio: una volta afferrata la pianta si potrà inclinare a ritmo la console, saltando quindi per raggiungere la terra ferma posta oltre il vuoto.
    Nelle scalate, invece, entra in gioco l’uso del touch screen posteriore: facendo scorrere le dita dall’alto verso il basso Nathan proseguirà verso la cima, sfruttando radici e sezioni sporgenti per arrampicarsi. E’ una soluzione curiosa ma che sembra funzionare nel modo corretto e potrebbe, potenzialmente, aumentare l’immersività se implementa a dovere nei titoli in arrivo. Per calarsi si può nuovamente utilizzare il touch screen frontale, toccando leggermente sotto il modello di Drake.
    Le animazioni del protagonista sono apparse molto curate, cosa che non dovrebbe stupire in quanto l’architettura della console è fortemente ispirata a quella dei moderni PC o di Playstation 3, fattore che permette il riutilizzo degli assets, sia per quanto riguarda i modelli tridimensionali che in termini di animazioni.
    La qualità si nota quindi sia nelle sezioni in cui si attraversa l’ambiente correndo, sia nelle frequenti scalate durante le quali si passa da una sporgenza all’altra, effettuando i salti che hanno ormai resa celebre la saga.
    Sfruttando il touch screen frontale è possibile passare da uno sperone di roccia all’altro, toccando il punto in cui ci si vuole appendere, garantendo una fluidità delle arrampicate di tutto rispetto.
    La stessa tipologia di gesture, poi, può essere utile sia quando si vuole buttare nel vuoto una guardia mentre si rimane appesi sul bordo, che quando si vuole spingerne una in avanti, una a patto di riuscire ad avvicinarsi silenziosamente e senza che se ne renda conto. Infine basta toccare le armi e i caricatori a terra per raccoglierli.

    Sparatorie ed enigmi

    Le frequenti sezioni shooter viste nei due Uncharted casalinghi sono presenti anche nella versione portable, con uno stile molto simile: il tasto dorsale sinistro serve a mirare e quello destro a fare fuoco.
    Per esplorare visivamente l’ambiente ci si può poi affidare ad una visuale in soggettiva, con lo zoom gestito direttamente da entrambi i touch screen semplicemente con la classica pinch gesture, resa celebre dai dispositivi iOS negli ultimi anni.
    La rotazione, poi, può essere nuovamente operata sfruttando il giroscopio integrato all’interno della console.
    Tramite la soggettiva è possibile scattare delle fotografie all’interno del gioco, salvandole in una sezione apposita che funge da album, utile anche per sbloccare numerosi achievement legati all’esplorazione.
    Stesso dicasi per alcuni enigmi: quello mostrato prevede di togliere la polvere, utilizzando il touch screen, da una placca di pietra incisa; anch’essa verrà quindi catalogata tra i collezionabili in modo da garantire nuovi trofei.

    Sezioni inedite

    La demo mostrata presentava anche alcune sezioni inedite, la prima delle quali prevede l’attraversamento del classico ponte pericolante fatto di corde ed assi di legno.
    Queste ultime, come Indiana Jones e la cinematografia d’avventura insegnano, sono sempre molto instabili: per far avanzare Drake basta toccarne una, con la telecamera che inquadra la scena dall’altro in modo da rendere il tutto più spettacolare grazie alla profondità della gola sottostante.
    Un salto azzardato, però, può far cedere parte del ponte, facendo cadere il protagonista nel vuoto che, automaticamente, si appenderà alla sezione rimasta. Dovremo quindi agire nuovamente sul touch screen in modo da farlo risalire per continuare la traversata.
    Anche i combattimenti corpo a copro sfrutteranno la presenza dello schermo frontale sensibile al tocco, con frecce che suggeriscono le gesture per le mosse più complicate, mentre basterà toccare l’avversario per sferrare i pugni necessari a fargli cadere l’arma o ad indebolirlo, prima di finirlo con un classico calcio al volto.

    Uncharted: Golden Abyss Come tech demo Uncharted Portable è decisamente impressionante e mostra come sia possibile adattare il classico gameplay action shooter alle nuove tecnologie, spostando l’esperienza dal divano ad una console portatile e sfruttandone le nuove caratteristiche, rappresentate dal doppio touch screen e dal giroscopio. Non è ancora confermato l’arrivo di un vero e proprio episodio portatile di Uncharted ma la presenza di una versione dimostrativa così ben confezionata fa ben sperare. Probabilmente ne sapremo di più durante i prossimi eventi di spicco, come l’E3 di Los Angeles o il Gamescom di Colonia, mentre l’attesa degli appassionati è tutta per Drake’s Deception, ormai confermato per Novembre.

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