Unrecorded Chronicles. Questo il nome scelto da Sega per il terzo appuntamento dell’apprezzato franchise di Valkyria Chronicles - gioco di ruolo strategico a sfondo bellico che ha debuttato per la prima volta su PlayStation 3. Il titolo in questione è stato presentato a Tokyo proprio mentre in questi giorni arriva in Europa il secondo capitolo, passato al sistema portatile PSP. E su questo argomento ci vogliamo soffermare inizialmente. In una mossa che sicuramente non farà piacere a molti, la software house giapponese ha deciso che la serie da ora in avanti approderà solo su handheld, abbandonando in maniera definitiva il mercato delle console casalinghe. Sega crede infatti che grazie a PSP, o qualsiasi altro portatile in futuro, sarà più facile ottenere il successo meritato e, salvo clamorosi ripensamenti, eventuali capitoli successivi non approderanno su PlayStation 3 (o Xbox 360 o Wii che sia). Il Tokyo Game Show è stato comunque l’occasione di vedere il prodotto addirittura all’opera, grazie ad una demo giocabile messa a disposizione dei giornalisti.
Ritorno al passato
Per evitare di rovinare l’esperienza ai giocatori, Sega ha deciso di non rivelare molto sulla trama, anche perché lo sviluppo è ancora in fase arretrata e le cose potrebbero cambiare nel corso dei lavori. Ad ogni modo, la certezza è che l’anno sarà nuovamente il 1935 (come per il primo episodio), e che Unrecorder Chronicles permetterà di assistere alla guerra tra la Gallia e il malvagio Impero da un’altra prospettiva: quella della battaglione 442, chiamato semplicemente “The Nameless": senza nome.
Partendo dalle novità introdotte da questo terzo episodio, notiamo la presenza di due nuove specializzazioni per i propri commilitoni. La prima permette al giocatore di evolvere temporaneamente il proprio alter-ego in un Valkyria, rendendolo invincibile per tutta la durata del turno ed elevando in maniera sostanziosa i danni inflitti alla milizia nemica. L’altra apre invece permette al soldato di imbracciare armi pesanti: sarà possibile utilizzare addirittura un razzo che spara due proiettili. Spendendo un po' di Action Point, potremo anche attivare una visuale in prima persona perfetta per la selezione multipla di nemici, in modo da poter sparare una doppia raffica di missili in direzioni differenti in un turno soltanto, amplificando così il proprio potere distruttivo. Soluzioni che pensiamo si riveleranno utili in parecchie occasioni, come per esempio nella distruzione di due torrette ben corazzate, che possono essere così superate in una volta soltanto, semplificando il prosieguo in battaglia.
Per il resto la struttura ludica rimarrà ovviamente fedele ai suoi predecessori. Nella porzione di demo presentata, la squadra dell’utente era guidata da un soldato d’assalto. L'obiettivo era quello di fronteggiare un pericoloso carro armato nemico, chiamato Calamity Corvo. Il resto del contingente era formato da un cecchino, un carro armato, un mitragliere e un soldato dotato di artiglieria pesante. Palesando che il gameplay è quello visto nei primi due capitoli, l’azione di gioco sarà equamente divisa fra spostamenti tattici e azione bellica diretta. Si selezionano le proprie unità da un apposito menu in modo da poterle posizionarle in punti strategici della mappa, e poi si sceglie con quale di esse cominciare la partita, passando così ad una visuale in terza persona che si chiuderà una volta spesi i punti d’azione disponibili per muovere il soldato controllato. Ognuno ha un solo attacco per turno (eseguito in maniera differente a seconda dell’arma posseduta; il mitragliere potrà ad esempio sparare sei colpi, mentre il carro armato soltanto di uno), ma alla fine dell'attacco si può comunque riutilizzare lo stesso personaggio nel medesimo turno, sebbene con una quantità di punti d’azione inferiore al normale. Il titolo appare dunque sufficientemente profondo dal punto di vista strategico, recuperando un sistema di gioco dinamico, vario e complesso.
Lo stile grafico, com'è logico che sia, rispecchia quello cartoon utilizzato dagli altri due episodi, sebbene su PSP non riesce a replicare la stessa magia che abbiamo potuto ammirare invece grazie all’alta definizione ed una complessità poligonale più evidente su PlayStation 3. Il taglio comunque rimane quello, con personaggi ed ambientazione disegnati accuratamente a mano. La precisione stilistica è impressionante, persino capace di trasformare il contesto bellico in un sottofondo surreale e poetico, enfatizzandone al contempo la drammaticità.
Per i primi mesi del 2011 i Giapponesi avranno già l’occasione di mettere le mani su Valkyria Chronicles 3, che, smentendo tutte le voci che lo volevano su PlayStation 3, sarà disponibile ancora una volta su PSP. Quelle poche informazioni che sono giunte dal Giappone ci permettono già di sentenziare che le mire degli sviluppatori siano quelle di non stravolgere la saga, riproponendo la formula classica, impreziosita solo da qualche accorgimento interessante sparso qua e là. Mancano ancora notizie sulla release in occidente, ma sarà solo questione di tempo, visti i trascorsi.