Anteprima White Knight Chronicles: Dogma Wars

Da amici a nemici: 10 000 anni prima nel mondo di White Knight Chronicles

Anteprima White Knight Chronicles: Dogma Wars
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  • Psp
  • Nata a suo tempo come un surrogato dell'esperienza domestica, della quale si voleva riprodurre grafica e tecnologia in ambiente portatile, salvo poi ricredersi all'ennesimo caricamento biblico, la piccolina PSP ha finito per andare ad emulare i fratelloni maggiori di Playstation 3 attraverso spin off in parte riusciti in parte mica tanto. Valkyria Chronicles II funziona anche sul piano artistico, Resistance Retribution forse no, ma in generale sono gli sparatutto a non adattarsi a un solo stick, Split Second e Motorstorm Artic Adge, distruttibilità a parte, non solo malvagi. Alti e bassi insomma, ma porting ben più dignitosi di certe conversioni a fatica dei primi tempi della console.
    Ora tocca a Level-5 espandere un proprio universo sullo schermo 16:9 di PSP attraverso White Knight Chronicles: Dogma Wars, la cui release è fissata per il prossimo 3 Febbraio: la casa del Professor Layton si era già cimentata anni or sono con la console nel meraviglioso Jeanne D'Arc, rilettura strategica e dichiaratamente fantasy della pulzella d'Orleans, mentre l'anno prossimo uscirà in Giappone Danbol Senki, un RPG che ricorda Custom Robo. White Knight Chronicles Dogma Wars, invece, non è un prodotto originale ma uno spin off, o meglio un prequel, dei due capitoli casalinghi, di cui uno soltanto il primo finora è stato pubblicato in Occidente, raccogliendo timidi consensi.

    And then, to a new world

    10 000 anni indietro nel tempo, al tempo in cui gli imperi di Yshrenia e Athwan lottano per il controllo del mondo. L'Era Dogma è epoca di anarchia politica e sociale, di lotte intestine il cui termine è costantemente procrastinato per la gioia di mercanti d'armi e per lo svilimento della popolazione civile. Il regno di Yshrenia, tuttavia, pare in procinto di condurre sul campo di battaglia giganti cavalieri comandati a distanza: è la definitiva arma di distruzione di Athwan?
    Problema non di poco conto, dal momento che gli sviluppatori hanno imbastito la narrazione connotando le truppe di Yshrenia come cattive, quelle di Athwan come buone. Il giocatore, nemmeno a dirlo, militerà in quest'ultime, all'interno del battaglione Train Battalion, una milizia prontamente addestrata per affrontare i giganti cavalieri.
    Ed è qui che le cose si fanno interessanti: se 10 000 anni nel futuro, all'interno delle vicende raccontate dagli episodi casalinghi, l'umanità è riuscita ad asservire tali colossi alla causa del bene ed impiegarli come alleati, in Dogma Wars saranno loro i nemici con cui il giocatore è chiamato costantemente a confrontarsi, malefiche propagazioni dell'imperialismo di Yshrenia.
    All'interno dei Train Battalion (così chiamati per il peculiare treno che funge sia da mezzo di trasporto che da base operativa) troviamo l'ex generale Kaishius, uomo saggio e di grande esperienza, teme il potere dei cavalieri intravedendo nel futuro la caduta di Athwan, ma la sua fedeltà al Regno e alla regina lo esorta a non mollare; Anvietta, di contro, non agisce né ricordando il passato e nemmeno prevedendo il futuro, ma pensando all'oggi e al modo in cui può fare la differenza in questa guerra; Eldas è ufficiale di Yshrenia, ma supporta di nascosto i Train Battalion con la sua caparbia tattica e spera ardentemente in un esito a loro favorevole nella determinante battaglia con i giganti; infine Yumando, un misterioso guerriero vestito di nero, non ha padrone, ma per qualche motivo i suoi itinerari si intrecciano spesso con quello dell'elite troop di Athwan.

    Il potere in una pietra

    Vi stareste chiedendo a questo punto come i presupposti narrativi e in particolare il ribaltato ruolo dei cavalieri giganti (da alleati a nemici dichiarati) si traducono nella tessitura del gameplay?
    Tutto parte non da un avatar predefinito, ma da una schermata ricolma di elementi con cui agghindare il proprio eroe, faccia, taglio di capelli, voce ed equipaggiamento, secondo uno schema importato da Monster Hunter.
    Il sistema di combattimento è ereditato dai capitoli casalinghi, ma arrangiato per il gioco portatile: si combinano tra loro le abilità, che poi passano in rassegna al momento del combattimento. Utilizzando tali abilità si consumano punti AP (Action Chips), reintegrati all'eliminazione del nemico. Ma, contrariamente all'ambiente casalingo, lanciando le magie si consumano MP e non AP.
    In Dogma Wars ritorna anche il meccanismo della trasformazione, vero fulcro dei primi due White Knight Chronicles, ovviamente riadattato secondo l'impostazione della trama. Attraverso una pietra donata dal personaggio di Anvietta ad un certo punto del gioco, l'avatar del giocatore può evocare la cosiddetta Ren Force, i cui effetti paiono variare tra character maschili e femminili, nonché in base a speciali oggetti raccolti nel corso dell'avventura.
    Dogma Wars contempla anche specifiche quest multigiocatore, in sessioni cooperative con altri tre amici muniti del gioco. Nel corso di tale modalità accedranno a lauta ricompensa quei giocatori che si saranno meglio destreggiati nel combattimento e nell'esplorazione. Prevista anche una connettività tra Dogma Wars e White Knight Chronicles 2 per Playstation 3, attraverso la quale saranno trasferiti i tratti anatomici del character principale creato dal giocatore nel secondo episodio della serie, così come alcuni equipaggiamenti altrimenti irreperibili nel capitolo portatile.

    Il lato tecnico della produzione è senza dubbio ben fatto. I personaggi appaiono tratteggiati da una mole di poligoni superiore alla media dei prodotti PSP, mentre il talento artistico della produzione lo riallaccia al fantasy mitteleuropeo dei due White Knight Chronicles casalinghi. Non fa eccezione il comparto sonoro, le cui musiche (a cominciare dal brano introduttivo ascoltabile in sottofondo sul sito ufficiale) si rifanno alle melodie celtiche dei capitoli casalinghi.

    White Knight Chronicles: Origins White Knight Chronicles Dogma Wars rappresenta il debutto della serie Level-5 su PSP. Attraverso un prequel 10 000 anni addietro si presenta un mondo in declino, sconquassato da guerre e battaglie campali: il giocatore in questo caso anziché avere i colossali cavalieri al proprio fianco, li vedrà come principali nemici in quanto arma al soldo del reame straniero. Ciò produce cambiamenti nel gameplay, che, però, allo stato attuale appaiono impercettibili: il protagonista potrà comunque cambiare la propria forma come faceva nei capitoli casalinghi, mentre per gli attacchi ordinari il sistema sarà dominato dai già visti AC (Action Chips). In attesa di saggiare l'edizione nipponica prevista per Febbario, non resta che sperare in un nuovo successo targato Level-5 per la console portatile Sony dopo l'ottimo Jeanne D'Arc.

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