Anteprima World of Warcraft Legion

Alla Gamescom Blizzard presenta la nuova espansione di WOW: si alza il level cap, arriva una nuova classe, e finalmente si separano i comparti PvP e PvE. Seguaci di Illidan, preparatevi.

Anteprima World of Warcraft Legion
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  • E' stato detto di tutto su World of Warcraft, sul futuro degli MMO, sull'emorragia di utenti, e sulle ragioni del successo di Blizzard, che dal 2005 non ha alcun rivale. Guardiamo ora a un prodotto con dieci anni d'età, una miriade di storie raccontate e ancora tante da raccontare, sempre rimasto in cima, oltre il successo di qualsiasi altro Massive Multiplayer Online RPG. E il motivo è semplice: World of Warcraft è rimasto il migliore MMO theme park in circolazione, con il solo Final Fantasy XIV a distrarre alcuni appassionati, ma arrivato troppo di recente per scalfire la portata del colosso Blizzard.
    Giunge a questa Gamescom la nuova espansione, il sesto racconto dell'epopea di Azeroth, insieme a un'accelerata sulle patch di Warlords of Draenor che onestamente un po' ci ha perplesso (solo due content patch per un'espansione è una statistica un po' deludente). World of Warcraft Legion promette demoni, artefatti da un'altra epoca e la definitiva separazione del comparto PvP da quello PvE, gestite finalmente come due entità distinte.
    Ah: c'è anche una nuova classe, il Demon Hunter. Cari i nostri piccoli Illidan, non siete pronti.

    Il lungo spettro dei fan

    L'avevamo già sconfitto al Black Temple, ma sapevamo che sarebbe tornato. Ecco infatti Illidan, rievocato da Gul'Dan in un teaser trailer che ha fatto da apertura alla conferenza Blizzard della Gamescom, occasione per l'annuncio della nuova espansione Legion. Un boato di ovazione si è sollevato dalla miriade di utenti che assistevano allo show davanti al palco, da cui Tom Chilton e due game designer centrali per l'intero WoW han cominciato a pontificare sulla storyline corrente. Poco meno di due ore di evento, con pochi filmati e tante chiacchiere sulle convolute storie che dovrebbero rimettere in sesto un plot con più buchi di un groviera. Per farla breve, dopo la Iron Horde di Garrosh Hellscream, tocca alla Burning Legion di Gul'Dan, con la significativa differenza che lo storico warlock sembra non capire bene che gli infiniti scagnozzi di Sargeras non rimarranno sottomessi al suo volere, né rispetteranno il patto che vorrebbe l'infido e potente orco come sovrano incontrastato di Azeroth. In ogni caso, dopo un soporifero e dettagliatissimo resoconto di tutti gli eventi che collegheranno Warlords of Draenor a Legion, Blizzard si è lanciata a testa bassa in un'altrettanto dettagliata descrizione di tutte le zone, i dungeon e i raid della patch 7.0, in arrivo dopo la 6.2 settembrina (supponiamo durante il primo trimestre del 2016).
    A pensarci bene quando iniziammo a giocare a WoW affrontare un boss era una sfida ignota a tutti se non a poche fortunate teste dure, paladini della tenacia che affrontavano ogni morte stoicamente per riprovare una nuova tattica. Niente Wowhead, né Curse gaming, niente MMO-champion, né Wowwiki: le informazioni erano scarsissime e la vera sfida era la scoperta dei dettagli necessari ad elaborare un piano per progredire.
    Dopo Cataclysm tutto è cambiato. Oggi in un solo click tutti possono accedere a database riguardanti qualsiasi minuzioso dettaglio di ogni videogioco, non importa quanto vasto sia. Sarà forse per questo che Blizzard ha deciso di rivelare praticamente tutto durante la conferenza? Sicuramente avranno in serbo molte altre sorprese, ma era davvero necessario scendere in meticolose descrizioni sulla storia, le meccaniche e il design, al punto da rivelare ogni dungeon, ogni regione del nuovo continente, la loro ragion d'essere e ogni singola nuova meccanica del Demon Hunter?
    Anche i fan presenti in fiera non sembravano particolarmente esaltati davanti ad un simile tour de force nel lore di World of Warcraft. Gli applausi son giunti solo e soltanto per l'Emerald Drewam e Cenarius, e ogni volta che spuntava l'immagine di Ashbringer sul megaschermo retrostante.
    Soprassedendo sull'idea di impostare l'intera presentazione come una lista di eventi e patch note, i contenuti di Legion sono in linea con quello che tutti i fan si aspettavano, con una novità molto interessante e il resto conforme alla canonica release di ogni singola espansione. Le nuove regioni, dette nel loro insieme Broken Island, saranno il palcoscenico di un grind-fest verso il level cap aggiornato al livello 110, con l'opzione di far avanzare fino al 100 un nuovo personaggio istantaneamente il giorno della release. Le varie zone vedono come protagonisti praticamente tutti i personaggi finora dimenticati, con Cenarius, Illidan e addirittura Queen Azshara a farla da padrone, tutti decisi a proteggere o conquistare il mondo di WoW, anche se consci di essere sotto l'influenza della Burning Legion per i motivi più disparati.

    Insomma toccherà ancora una volta a noi impedire la disfatta e per questo entrano in scena gli Artefatti. Contro una simile convergenza di potenze extradimensionali inviperite, avremo infatti bisogno di tutti gli aiuti possibili e per questo, da un certo momento in avanti (presumiamo al level cap), ogni personaggio intraprenderà una quest di classe per ottenere un'arma in grado di contrastare le minacce più dure. L'idea è esaltante, anche perché ogni arma è specifica per ciascuna specializzazione (quindi un mago Fire ne otterrà una diversa da un mago Arcane) e potrà essere potenziata nel corso del tempo, cosa che garantirà lo sblocco di nuovi talenti aggiuntivi in skill-tree dedicati. E' stato mostrato nel dettaglio l'artefatto dei Paladini Retribution, quell'Ashbringer che da tempo immemore tutti quanti vogliono equipaggiare: speriamo che l'arma speciale non diventi quindi una specie di build forzata per ogni classe presente. L'effetto copia, inevitabile dato che tutti dovranno equipaggiare un artefatto, sembrerebbe almeno esteticamente risolto grazie alla personalizzazione visuale di queste particolari armi. Esisteranno vari modi per cambiarne il look e possiamo già anticipare achievement, particolari quest-line e reward di fazione per prendersi cura dei reskin di tutti gli artefatti presenti e futuri.

    Al di là di queste considerazioni da giocatore forse un po' anziano (vedere la spada di Fordring, ma anche Frostmourne o la staffa di Medivh indossate da chiunque, un po' ci lascia perplessi), la parte interessante, oltre al fatto che dopo dieci arrivano le questline di classe, saranno gli usi che faremo degli artefatti. Potrebbe tornare un gating blando per affrontare i raid e i dungeon più duri, e sicuramente la personalizzazione dei talenti delle nuove armi rinfrescherà il sistema di skill e statistiche, che al momento sembrerebbe un po' trascurato.
    L'altra novità è la completa rivisitazione del sistema di ranking in PvP, ovvero un nuovo Honor System. Basta con token e punteggi settimanali per migliorare l'equip. Ora ogni oggetto da PvP diventerà un talento. Mentre accumulerete punti onore, avanzerete di grado nella gerarchia militare, attraverso 50 livelli diversi di progressione. Ogni livello sbloccherà nuove skill e nuovi perk, tutti dedicati al PvP. Una volta poi giunti al livello massimo potrete iniziare a guadagnare punti prestigio, resettando a zero tutto l'onore accumulato. Così facendo perderete ogni talento PvP, ma entrerete nel livello di prestigio successivo che vi garantirà anche oggetti cosmetici e talenti particolari, per soddisfare l'ultimo stadio della vostra sindrome da e-peen. Tutto questo vorrà dire essenzialmente una cosa: in Legion il PvP si stacca completamente dal PvE, permettendo agli sviluppatori di intervenire separatamente sui due comparti per bilanciare ogni classe. Insomma, una gran bella notizia che aspettavamo da tempo.

    L'ultima novità di rilievo è la nuova classe, il Demon Hunter. A un primo sguardo sembra di trovarsi di fronte a d un rogue più rapido e più resistente, che grazie a piroette e mosse agilissime svolgerà essenzialmente il compito di far più danno possibile Le specializzazioni dei Demon Hunter saranno due: Havoc e Vengeance. La prima è dedicata al DPS, mentre la seconda al Tanking. Entrambe avranno una trasformazione in demone dedicata, su cui per ora Blizzard ancora non si è espressa. Una caratteristica che sicuramente farà discutere è il doppio salto. Ogni "piccolo Illidan" potrà saltare due volte, raggiungendo piattaforme e declivi che nessuno ha mai potuto solcare. Essendo una classe eroica (come il Death Knight) ci aspettiamo una bella quest-line per poterla sbloccare, ovviamente di pari passo con l'intricato dedalo di personaggi e colpi di scena telefonati che è attualmente la trama del più grande MMO in circolazione.

    World of Warcraft Legion World of Warcraft Legion è puro fan-service fatto espansione. Tornano tutti i personaggi più famosi, anche quelli defunti come Deathwing, che avrà un ruolo marginale quando andremo a trovare la dimora del fu Neltharion, per un qualche motivo sicuramente importante. Insomma ci sembra che il plot di questa nuova espansione non si assolutamente all'altezza dell'affascinante ambientazione (ma d'altronde crediamo sia da Northrend che il lore di WoW ha preso un po' di fascino), e non sarebbe poi un gran problema se non fosse stata proprio Blizzard a dedicargli più di mezz'ora durante la presentazione. Per fortuna che il sistema di artefatti e l'honor system sembrano ben pensati, e sicuramente porteranno quel necessario livello di profondità aggiuntivo al gameplay. Infine il Demon Hunter pare davvero riuscito e siamo sicuri che avrà un gran bel successo, sebbene ci ricordi fin troppo quell'Illidan Stormrage che per anni ci ha suggerito di andare a fare i compiti. Insomma, al di là delle perplessità suscitate nel cuore di un vecchio fan, è difficile che Blizzard sbagli alla grande con questa Legion, e siamo sicuri al cento percento che ci sarà da divertirsi. Non ci stupiamo più che non si cerchi un minimo di innovazione (anche se con le garrison ci avevamo sperato), o una rivisitazione delle meccaniche di base. Magari dopo che avremo sconfitto l'ultimo nemico ancora in vita, ovvero Sargeras, le cose prenderanno un'altra piega, e uscirà un nuovo client rivisto avviando una nuova era per l'intero Warcraft. Ne sentiamo il bisogno, ma fino ad allora ci impegneremo solennemente a picchiare durissimo ogni cattivone che Blizzard ci metterà davanti. Continuando a farlo anche se magari, tra altre tre espansioni,, resusciterà per qualche bega spaziotemporale.

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