Anteprima X-Men: Destiny

Silicon Kinghts alle prese con gli X-Men. Presentazione all'E3 2011

Anteprima X-Men: Destiny
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Disponibile per
  • DS
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • Nessuna connessione né con il film né con la coeva serie a fumetti: è questa la nuova ricetta di Activision nei confronti della licenza Marvel strappata con le unghie e con i denti. Spiderman Shattered Dimensions si muoveva su questa strada e così seguiterà a fare l'imminente seguito Edge of Time. X-Men Destiny, però, sembra essere ancora più ambizioso, avendo al timone la software house Silicon Knights abituata a trafficare con progetti AAA e non robetta tie-in. Che si pensi a pietre miliari del videogioco moderno come Legacy of Kain o Eternal Darkness, ma anche clamorosi buchi nell'acqua come la promessa trilogia di Too Human, la truppa di Denis Dyack non si è mai tirata indietro dall'affrontare progetti mastodontici e pericolosi.
    X-Men Destiny, che ci crediate o meno, è uno di questi: un gioco di ruolo action con un sistema di scelta capace di scandagliare i meccanismi narrativi in profondità. Abbiamo visto il titolo all'E3 (non provato) e tutto ciò che possiamo fare è attendere la release fissata per il 30 Settembre: solo avendo tra le mani il codice completo saremo in grado di giudicare fino in fondo se le idee messe in campo da Silicon Knights siano buone o meno.
    Per il momento questo è quanto ci ha raccontato il producer Draig Heder al nostro incontro durante la fiera losangelina.

    Hero HQ

    Esiste un posto dove Activision tiene i legami con tutto ciò che è supereroico, soprannaturale, nerdoso. Non è Animeye, ma è la pagina Facebook denominata Hero HQ.
    Al momento i videogiochi trattati sono Spiderman Edge of Time ed X-Men Destiny.

    Liberi di scegliere

    X-Men Destiny fu annunciato lo scorso Ottobre al New York Comicon alla presenza dell'autore Marvel Mike Carey, in passato al lavoro su graphic novel come The Unwritten, Hellblazer e X-Men: Legacy, e ora impegnato a scrivere una nuova storia per il videogioco di Silicon Knights. "Totalmente nuova" rimarca Heder, ricordando come nonostante la pellicola cinematografica X-Men L'inizio, non è previsto un videogioco ufficialmente "tratto dal film".
    Ecco cosa è uscito dalla penna di Carey: San Francisco è in rivolta, un'organizzazione militare dall'effige arancione vuole estirpare tutti i mutanti dalla cittadina americana. Il rapporto tra i due mondi si è incrinato successivamente alla morte del Professor Xavier: ora è Ciclope a gestire la baracca, che di catapecchia si tratta visto che - come se non bastasse - su San Francisco si sono abbattute calamità naturali a non finire.
    L'azione ruolistica passa per la scelta tra tre personaggi: Adrian, avverso ai mutanti finchè non scopre che anche lui è uno di loro, Grant Alexander che si unisce agli X-Men mentre fugge da Sandersville, Georgia, e infine Aimi, fanciulla nipponica in contrasto con i genitori. La demo mostrataci coinvolgeva proprio quest'ultima: timida e scontrosa, è costantemente rosa da sensi di colpa che non le permettono di maturare coscientemente se aderire agli X-Men o alla Brotherhood, la fazione avversa. "Fintantochè il vostro personaggio non avrà scelto la sua alleanza - ammonisce Heder - potete scommettere che ciascuno degli appartenenti ai due franchise che avete incontrato lungo la strada farà la sua parte per persuadervi a seguire la propria causa".
    La sequenza mostrataci chiarifica in parte questo concetto: dopo aver sconfitto il boss Sublime, la cui grandezza era tale da sfondare le pareti di un laboratorio scientifico, Aimi si è procurata una sostanza utilizzata dal mostro per raggiungere le succitate dimensioni. A questo punto le due fazioni tentano ogni escamotage per irretirla: distruggere la sostanza o utilizzarla? Qualunque sia la scelta saranno elargiti dei Faction Points la cui freccia andrà in direzione di una compagine o dell'altra.
    Silicon Knights sa bene che il sistema solamente teorizzato da Molyneux ed applicato (malamente) nei tre Fable ha difficoltà d'applicazioni pratiche non indifferenti, primo fra tutte l'incapacità di adeguare un intero mondo di gioco ad una singola e minima decisione. Quello che preme agli sviluppatori di X-Men Destiny è punzecchiare il giocatore, costringerlo a schierarsi, a prendere una decisione su invito di questo o quell'altro personaggio.

    Geni mutanti

    I combattimenti si svolgono secondo i dettami degli adventure game, quindi calci, pugni e raggi letali. Essendo un RPG ogni singola abilità può, anzi deve essere potenziata grazie agli X-Genes: questi sono di tre tipi, Attacco, Difesa, Utilità, ed influenzano singoli aspetti della crescita del personaggio. Una pianta semplice rispetto a molti congeneri, ma non abbiamo idea di quanto possa essere profonda. Di sicuro l'apporto che gli X-Genes forniscono ai combattimenti è fondamentale: in combinazione con gli attacchi fisici il giocatore può prodursi in combo ripetute oppure miscelare più poteri per nuove frontiere d'offesa. In questo aspetto X-Men Destiny è prodigo di consigli, baloon che compaiono sullo stage e qui restano occupando stabilmente la scena tridimensionale. Le soluzioni grafiche adottate da Silicon Knights vanno tutte in direzione di un cel shading calmierato; un tocco di realismo e gravosità tale da avvicinarlo all'Infamous di Sucker Punch. Intenso l'uso dei colori in grado di sovrastare anche una San Francisco distrutta dominata dai grigi.

    X-Men: Destiny Vietato sottovalutare X-Men Destiny. Potrà anche apparire ai più un dozzinale tie-in, ma possiede degli elementi che possono germogliare in maniera florida una volta provata la versione completa. Un meccanismo di scelta mirato ed efficace dipana continuamente la matassa narrativa stesa da Mike Carey, mentre lo skill tree (qui denominato X-Genes) ambisce a creare un fortissimo legame con il sistema di combattimento action. Se la scorza dei pluripremiati Silicon Knights saprà esaltare anche X-Men Destiny lo scopriremo in sede di recensione il prossimo Settembre.

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