Yooka-Laylee: il resoconto della presentazione all'E3 2016

All'E3 di Los Angeles abbiamo assistito a una nuova presentazione di Yooka-Laylee, platform 3D definito l'erede spirituale di Banjo-Kazooie, sviluppato da Playtonic, team fondato da ex membri di Rare.

Yooka-Laylee: il resoconto della presentazione all'E3 2016
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Non sorprende che la campagna Kickstarter di Yooka-Laylee sia stata un successo enorme. Tre milioni di dollari racimolati sono una cifra considerevole, ma dopotutto stiamo parlando del successore spirituale di Banjo-Kazooie, mica di un gioco qualunque. Là fuori ci sono tanti videogiocatori, cresciuti a pane e platform tra gli anni Ottanta e Novanta, che ancora ricordano con nostalgia i bei tempi andati. La rivoluzione di Super Mario 64, le ottime produzioni Rare dell'epoca. C'è chi sostiene che Banjo-Kazooie sia superiore a Mario 64, chi inorridisce di fronte a una simile affermazione. Non vogliamo sbilanciarci: certo è che Banjo-Kazooie rimane uno dei migliori esponenti del platform 3D. Date le premesse, le aspettative per Yooka-Laylee non possono che essere notevoli. Il team Playtonic annovera tra le sue fila sviluppatori che hanno contribuito alla realizzazione sia di Banjo che di Donkey Kong 64. Yooka-Laylee promette di essere un tuffo nel passato. Non ambisce a riportare in auge un genere che, per quanto ancora apprezzato, si ritrova ormai (e purtroppo) lontano dai circuiti mainstream, ma rappresenta un sincero tributo al platform 3D, la dimostrazione che là fuori ci sono ancora tanti giocatori, soprattutto della vecchia guardia, che desiderano rivivere gli anni Novanta.

    Camaleonti e pipistrelli

    Non poteva esserci duo più strampalato ad accogliere il giocatore: un camaleonte e un pipistrello. Una scelta non casuale, ovviamente. Due protagonisti le cui abilità si completano, o quantomeno si affiancano con risvolti interessanti sul fronte del gameplay. La capacità di Yooka di mimetizzarsi si estende anche a Laylee, mentre il sonar del pipistrello diventa un'abilità offensiva che giova a entrambi. Yooka può rotolare sotto le veloci zampe di Laylee; quest'ultima può volare in alto e trascinare con sé Yooka. All'E3 abbiamo assistito a una sessione giocata da uno degli sviluppatori del titolo. Ci sono state rivelate alcune interessanti info sull'avventura e abbiamo potuto osservare alcune delle meccaniche di gioco. Dal punto di vista estetico sembra davvero di tornare indietro nel tempo: colori sgargianti, atmosfera da cartoon, buffi comprimari con cui interagire per ottenere quest e acquistare potenziamenti. Il frame rate, a dire il vero, mostra ancora qualche incertezza. Nulla che non si possa sistemare prima dell'uscita fissata per i primi mesi del 2017. Yooka-Laylee sembra un platform 3D degli anni Novanta scaraventato avanti nel tempo di vent'anni.

    La storia infinita

    Torna l'immancabile struttura a livelli/mondi, cui si accede tramite un hub centrale. Per ottenere l'accesso a nuovi livelli (rappresentati da libri aperti nell'hub) è necessario recuperare un determinato numero di pagine portando a termine singole missioni. Nulla di nuovo, da questo punto di vista. Interessante invece la modalità con cui il gioco valorizza il backtracking. Da una parte si tratta, come sempre, di sbloccare nuove abilità per raggiungere aree prima inaccessibili; dall'altra è possibile investire pagine ulteriori in vecchi livelli già completati per ampliarne i confini, aggiungere nuovi missioni, aumentare insomma le possibilità e la sfida offerte. Sta al giocatore decidere come investire le proprie pagine: sbloccare nuovi livelli o ampliare le dimensioni dei precedenti? Il backtracking risulta decisamente valorizzato da questa nuova opzione.

    Una prima panoramica

    Nel livello che abbiamo avuto modo di vedere, Yooka poteva cibarsi di bacche che gli conferivano poteri speciali. Sputare fuoco, acqua o ghiaccio, per esempio. Al di là dei risvolti offensivi, questi poteri consentono di risolvere quest associate ad alcuni personaggi di contorno, quest che vanno a influenzare l'esplorazione dello scenario. Si può aiutare una nuvola a corto d'acqua (peraltro depressa) a ritrovare la pioggia.

    Il torrente si riempirà così d'acqua. Un po' di ghiaccio e la pioggia si trasformerà in neve. Il torrente, ora ghiacciato, diventerà calpestabile. Alcuni esempi di un gameplay che si preannuncia sfaccettato. Yooka-Laylee sembra in grado di garantire ciò che promette. Se così fosse, potremmo trovarci di fronte a un ottimo platform 3D. Un genere in estinzione che merita di essere preservato.

    Yooka-Laylee Yooka-Laylee potrebbe essere ciò che gli appassionati del genere platform bramano ardentemente: un bel platform 3D proveniente direttamente dagli anni Novanta. Oppure potrebbe rivelarsi un buco nell'acqua, un abbaglio, un titolo incapace di catturare la magia di un'epoca lontana. Vogliamo fidarci di Playtonic, dopotutto nel team ci sono sviluppatori che hanno lavorato al celebre Banjo-Kazooie. Vogliamo credere alla prima ipotesi: che Yooka-Laylee possa davvero rappresentare un valido tributo a un genere che ha fatto la storia. La presentazione dell'E3 2016 ci ha lasciato buone sensazioni, a patto di non aspettarsi nulla di particolarmente innovativo. Gli sviluppatori avrebbero potuto rileggere il genere in chiave contemporanea, aggiornandolo, invece si sono mantenuti fedeli a un approccio vecchia scuola, sia esteticamente che strutturalmente. Le basi ci sono, attendiamo ulteriori sviluppi in vista del lancio, sperando non ci siano intoppi.

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