Yoshi per Nintendo Switch Anteprima

Il nuovo gioco di Yoshi per Switch ha fatto una breve apparizione in forma di hands-off durante lo scorso Nintendo Open Day a Milano.

Yoshi per Nintendo Switch Anteprima
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  • Ormai è ampiamente accertato: con i giochi incentrati su Yoshi, Nintendo ha scelto di dar sfogo al suo estro artistico più spinto. La storia ce l'ha insegnato bene. 1995, Yoshi's Island, un capolavoro del platforming che sembra disegnato coi pennarelli colorati. 1997, Yoshi's Story, un'avventura forgiata in un materiale simil-pongo, e mossa quasi fosse un lungometraggio in clay animation. 2014, Yoshi's New Island, opera minore i cui mondi e personaggi paiono sfumati con dei gessetti. E poi 2015, Yoshi's Woolly World, vera e propria apoteosi estetica, ricamato com'è sulla lana del fin troppo bistrattato Nintendo Wii U. E con il prossimo Yoshi per Nintendo Switch, annunciato in occasione dell'E3 per il 2018, la casa di Kyoto non ha alcuna intenzione di cambiare rotta. Affidato ancora una volta alle amorevoli cure di Good-Feel, il team second-party già apprezzato nell'ultimo episodio all'uncinetto, il titolo si è fatto vedere di nuovo sul palco dell'ultimo Nintendo Open Day meneghino in forma di hands-off, giocato live dal rappresentante di Nintendo of Europe. Ancora in pieno stato di sviluppo, tanto da non possedere neppure un nome definitivo, il "nuovo Yoshi" ha per adesso messo sul piatto soltanto quella che sarà, forse, la sua caratteristica di gioco più personale, che subito adiamo a riassumervi.

    Dall'altra parte del mondo

    Senza sorpresa, lo stage che ci è stato presentato in quel di Milano riprendeva il discorso iniziato durante il Nintendo Digital Event losangelino. Durante la sua prossima avventura, Yoshi sarà immerso in un mondo totalmente assemblato usando alcuni materiali per il fai da te. Fogli di carta, cartoncini colorati, scatole e scatolette sembrano farla da padroni nel foderare sentieri, case e scenografie di quello che è a tutti gli effetti un piccolo mondo a diorama. Non che di sola cellulosa vivrà questo delizioso microcosmo: abbiamo intravisto ad esempio un trenino muoversi su delle rotaie in fil di ferro, oppure i classici portali di fine livello, intrecciati da cavetti elettrici e lampadine led a basso voltaggio. Lo stesso Yoshi, per altro, pare avere del velcro al posto della pelle. Di base, le meccaniche di Yoshi per Switch non si scosteranno granché dalla tradizione della serie: si avanza di lato con la possibilità, talvolta, di spostarsi parzialmente in direzione dello sfondo; si salta sui nemici e si acchiappa quelli più piccoli con la linguaccia del protagonista, così da eventualmente ingerirli e rimpinguare il proprio arsenale di uova; e si scagliano questi proiettili maculati sulla scena, orizzontalmente o, volendo, verso la profondità di campo. Non mancheranno poi i collezionabili - i consueti Girasoli, ora anche in background, per la dinamica di sparo appena descritta - e i numerosissimi segreti da scoprire "svestendo" il setting dei sui strati superficiali di materiale povero. Tutto nella norma, insomma, a favorire come sempre un avanzamento che non sembra voler creare troppi problemi, adatto soprattutto ad un pubblico molto giovane. Come detto i Good-Feel stanno ancora scaldando i motori dello sviluppo, per cui non abbiamo idea di quante novità faremmo bene ad aspettarci da questa iterazione. Tuttavia, l'unica scorta ad oggi, dobbiamo ammettere, ci è parsa davvero sfiziosa. Terminato un livello, infatti, si sblocca una variazione "flip-side" del medesimo, che in sostanza ne fa percorrere a Yoshi il dietro le quinte.

    Qui si scopre come tutto ciò che di fronte sembrava uno scenario naturale fatto e finito, dalla parte opposta appaia invece completamente differente, se vogliamo un po' più raffazzonato. Ecco allora che le barriere semoventi che da un lato parevano automatizzate, dal lato opposto si scoprono invece mosse manualmente da degli Shy Guy, alcuni talmente forzuti da renderle bloccate; che una farfalla vista prima svolazzare felice in primo piano fosse in realtà appesa a un'asticella sostenuta da un altro Tipo Timido; e che le varie salite e piattaforme fossero sostenute da rotoli di carta igienica e scatole di biscotti. Al rovescio si nota anche come il mondo di gioco sia in realtà poggiato su un tavolinetto, per non parlare di come si intraveda sfocata sullo sfondo la mobilia di una cameretta illuminata dai raggi solari che entrano dalla finestra, a sottolineare ancor di più questo nascituro concept à la LittleBigPlanet. È bene allora pensare al nuovo Yoshi per Switch come fosse il gioco di un bambino, che, un po' in stile Toy Story, prende vita sotto gli occhi del videogiocatore al di qua dello schermo. Il quale, giovincello vero o nello spirito, potrà decidere anche di condividere il divertimento con un amico, grazie all'annunciata presenza di una co-op multiplayer di cui, tuttavia, non possediamo ancora informazioni specifiche.

    È evidente che in tutto questo non si scorga un'originalità strabiliante, ma è pur vero che l'insieme, osservato in movimento, risulti al solito molto gradevole. Merito come sempre di una grafica molto morbida e appariscente, che si appoggia su un Unreal Engine 4 che, a un primo sguardo, sembra qui totalmente a proprio agio. Da qui a un ancora generico mese del 2018 avremo sicuramente molte altre occasioni di rivedere il simpatico dinosauro di Nintendo in azione, così da ragionare meglio su cosa il publisher e i suoi dev abbiano in serbo effettivamente per noi tanti fan del verde personaggio. L'invito, come sempre, è di seguire le pagine di Everyeye per non perdere alcun aggiornamento su un prodotto sì molto classico, ma di prim'acchito sempre piacevolissimo.

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