Anteprima Yoshi! Touch and Go

Baby Mario e Yoshi tornano in una "toccante" avventura

Anteprima Yoshi! Touch and Go
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Disponibile per
  • DS
  • Wii U
  • What is a Yoshi?

    Cosa sono gli Yoshi? E come poter riconoscerne uno in una spedizione nei meandri del regno dei videogiochi?
    Sono alti all'incirca come un uomo di mezz'età dai baffi color della pece. Portano mocassini marrone (ma questo a seconda della moda del momento o del loro stato di allevamento) senza calze. Alcuni hanno una sella sulla schiena, una lunga e robusta coda, due occhi umidi e dolci ed una corporatura ad iperbole con un basso baricentro. Il muso arrotondato ed il petto di un bianco e morbido rendono lo Yoshi unico nel suo genere. Hanno i geni di un dinosauro, ma, se addomesticati a dovere, riescono a comprendere il linguaggio videoludico. Una lunga lingua rossa con la punta prensile è capace di afferrare anche a distanza i frutti proibiti di cui vanno ghiotti. Coloratissimi. Adorabili e con un istinto paterno interessante dal punto di vista zoologico. Portano i loro piccoli sulla schiena, tenendoli in equilibrio grazie a piccole percosse e movimenti dell'apparato scapolare, che diventano vibrazioni ondulatorie capaci di far addormentare il piccolo appena uscito dall'uovo (solitamente dal guscio bianco a pois colorati).
    Ma secondo le ultime ricerche, alcuni esemplari della specie sono stati avvistati portare in groppa un piccolo bambino dal naso abbastanza pronunciato ed un cappello rosso. Ancora nessun professore è riuscito a formulare una teoria su questa misteriosa ma affascinante scoperta.

    Toccata e fuga!

    Non è un caso che lo zoo Nintendo decida di rilasciare sul mercato, poco dopo il lancio della sua ormai prestigiosissima console a due schermi, uno dei personaggi più divertenti e simpatici che ha segnato ai tempi del SuperNes (o SuperFamicom) una tappa importante nello sviluppo dei platform game. Quel capolavoro di grafica e giocabilità che fu Yoshi's Island, ora, ad un occhio poco esperto, sembrerebbe riproposto in una versione tattile a due schermi. Ma, purtroppo o per fortuna, non è così.
    Anche questa volta però i protagonisti sono il dinosauro Yoshi e il tenero Baby Mario, uniti ancora da un legame indissolubile come Tarzan e la mamma gorilla, Romolo e Remo e una lupa come genitore adottivo. Il piccolo Baby Mario deve ancora crescere, come la console che questa volta lo ospita. L'infante ha il compito di iniziare tutti quelli come lui alla conoscenza di un concetto di gioco si semplice, ma al tempo stesso di un significato che parrebbe ben più profondo.
    Tre palloncini fanno da paracadute al neonato di casa Nintendo che, lento, percorre lo spazio vuoto del cielo aspettando che una nuvola compaia sotto di lui, bianca e morbida, per accompagnarlo, come in un sogno, tra le braccia del suo grande dinosauro.
    Noi, spettatori attivi, abbiamo la facoltà, con il pennino del Ds, di disegnare, sullo schermo sensibile al tocco, la succitata nuvola, ammortizzando a poco a poco la caduta del piccolo. Una caduta prevalentemente verticale che parte dallo schermo superiore. Un cielo non privo di creature che non faranno altro che tentare di far scoppiare quei tre palloncini. Le nuvolette che andremo a creare, da buoni genitori, serviranno non solo a schivare gli scagnozzi volanti, ma anche a prendere quanti più bonus possibili in questa, a quanto pare, divertente sezione di caduta che caratterizza la prima parte del maggior numero di livelli del gioco.
    E giù, giù, sino alla terra ferma, habitat naturale dello Yoshi, in questo caso quando è già ammaestrato. Preso in sella Baby Mario, il livello d'ora in avanti ricorderà molto di più Yoshi's Island. Non controlleremo in maniera così diretta i movimenti dello Yoshi, ma, sempre con il pennino potremo farlo saltare toccandolo appena, stuzzicandolo e solleticandolo. Egli avanzerà autonomamente, compiendo dei movimenti piccoli, ma numerosi e veloci grazie a quelle zampette posteriori non troppo sviluppate in lunghezza.
    Accerchiando, con lo stilo, il nemico, ovvero disegnando intorno ad esso un cerchio (non bisogna essere Giotto per farlo, state tranquilli. Basta che la cosa gli assomigli) potremo inglobarlo in una bolla per poi eliminarlo togliendolo completamente di torno. Un pericolo in meno. Un frutto in più.
    Il sauro potrebbe però trovare sul suo cammino buchi o fossati da oltrepassare, e uno dei modi per ovviare al problema sembrerebbe quello di creare, ancora una volta, una linea di soffici nuvole bianche; un ponte che porta all'altra sponda, una transizione verso un nuovo modo di giocare. Ma nel qual caso sbagliassimo a disegnare queste simpatiche nuvolette, il microfono incorporato alla console potrà captare il nostro soffio (si, dovremo soffiare con la nostra bocca) affinché il vento virtuale spazzi via l'errore umano.

    Sono liscie, colorate, a pois...

    ...e vengono tutte espulse dal retto del rettile. Le uova dello Yoshi non hanno bisogno di una vera e propria fecondazione da parte di un altro esemplare della stessa specie di sesso opposto. Lo Yoshi le concepisce e partorisce automaticamente nel momento in cui, con la sua lunga lingua, ingoia, deglutisce e digerisce un essere di una specie diversa. I nemici, in questo caso, sono ottimi fornitori di uova. Una volta inghiottiti verremo ricompensati da queste stranissime forme ovoidali che, non solo possono generare un altro sauro, ma, nella maggior parte dei casi, diventano un'arma pericolosissima per tutti coloro che si avvicinano al piccolo Baby Mario con l'intento di rapirlo, sfuggendo così all'appuntamento con la cicogna che ci attende alla fine del livello. Con la stilo abbiamo la possibilità, attraverso il tocco, di indirizzare le uova in un punto qualsiasi dello schermo. La difficoltà principale di quest'azione parrebbe l'indirizzare le uova nello schermo superiore, ovvero quello classico standard: non essendo touch infatti dovremo calcolare molto bene la traiettoria dal basso per colpire il bersaglio, che potrebbe essere un nemico, come delle monete, o altri bonus. Bonus che richiamano moltissimo Yoshi's Island, collegamento effettivo con un passato pre-realista nella vita dei videogiochi. Quindi ritroveremo i gustosissimi frutti, le monete, gli Shy Guy e tante altre cose. Ad un primo acchito anche nella grafica ritroviamo molti degli elementi caratteristici della serie, ma il distacco verso un nuovo modo di giocare, molto più semplice ed intuitivo, ha portato gli sviluppatori a non ricercare la perfezione in uno stile grafico (benché anche questa volta molto carino) e in un intreccio narrativo. La storia, infatti, è quasi inesistente e il vecchio tratto animato sembra essere retrocesso ad un livello inferiore di bellezza (che comunque fa la sua bella figura anche qui)

    Movimenti in branco?

    La razza degli Yoshi ha un particolare rapporto con gli altri esemplari della propria specie. Le numerose escursioni nell'habitat naturale hanno portato alla conclusione che uno Yoshi, soprattutto allo stato brado, si muove molto spesso da solo, lasciando il branco ancora molto giovane. Ma, in particolari occasioni, come in questa toccata e fuga, è possibile scrutarlo occupato in una sfida a due con un altro dinosauro. Le sfide sembrano molto semplici, visionabili su due livelli (quello superiore ed il touch): portare il proprio Baby Mario alla fine del percorso stage oltrepassando tutti gli ostacoli. Ma la vera particolarità della sfida è sicuramente l'utilizzo di una sola cartuccia di gioco e della connessione in wireless verso altri Nintendo DS, peculiarità che sempre più prende piede nei giochi di questa console. Nintendo ha compreso perfettamente che il multiplayer in alcuni giochi per GBA era troppo dispendioso dal punto di vista economico (per ogni giocatore bisognava disporre di una console e di una copia del gioco). Per ogni giudizio o prova soprattutto su questo importante fattore vi rimandiamo all'imminente recensione della versione europea, che uscirà nei negozi il giorno 6 maggio di questo che sarà un importante 2005 per il mondo dei videogiochi.

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