First look Bioshock 2 - Multiplayer

Primo sguardo al mutliplayer di Bioshock 2

First look Bioshock 2 - Multiplayer
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • La presentazione -seppur solo “vocale”- di Bioshock 2 allo stand 2K ha rivelato molte piu' sorprese di quanto non ci si aspettasse. 2K Marin ha infatti deciso di inserire nella sua ultima fatica un corposo comparto multiplayer, dato in gestione alle sapienti mani dei ragazzi Digital Illusion.
    Il risultato, piuttosto interessante, ci e' stato mostrato quest'oggi, in concomitanza con la presentazione a porte chiuse del single player di Bisohock 2, in occasione della kermesse videoludica losangelina.

    Prima di proseguire riteniamo opportuno precisare che, a differenza del single player, il multiplayer prendera' atto in un “periodo storico” completamente diverso, identificato con il pieno della guerra civile in Rapture.
    Nell'incarnazione multiplayer del brand non impersoneremo alcuno dei protagonisti dei due titoli ma un ricombinante qualsiasi, in lotta con gli altri per ottenere l'Adam.

    Scelte e strategie

    Il reparto competitivo di Bioshock 2 si presenta con una sola modalita' di gioco, deathmatch tutti contro tutti. Alle partite, rigorosamente online, sara' possibile accedere tramite un HUB interattivo realizzato sottoforma di stanza di appartamento tridimensionale, all'interno del quale troveremo le opzioni per customizzare il look del nostro avatar e personalizzarne la dotazione bellica.
    Quest'ultimo punto prevede un'opzione molto interessante, tipica, per altro, degli FPS: potremo infatti salvare utilizzando slot dedicati l'equipaggiamento del nostro alter ego, in maniera tale da avere pronte tutte le combinazioni a noi piu' consone.
    Per “dotazione” intendiamo la combinazione di armi da fuoco e plasmidi che caratterizzera' ciascuna partita e che sara' disponibile per lo scambio anche in occasione del respawn.
    Ottenendo buoni risultati nelle partite classificate, inoltre, guadagneremo oggetti d'arredamento per dare un'ulteriore tocco personale a tali mini-appartamenti.
    Venendo al gameplay vero e proprio ci accorgiamo di come la rappresentazione delle meccaniche tipiche di Bioshock sia, effettivamente, molto fedele.
    Sara' possibile, tanto per portare alla luce un paio di banalissimi esempi, utilizzare il potere elettrico per stordire i nemici e finirli a colpi d'arma da fuoco o incendiare con il potere del fuoco una pozza di petrolio per creare una trappola infernale per il primo malcapitato.
    L'enormita' delle mappe, ricalcanti per filo e per segno le macro-aree del primo capitolo, rendera' poi possibili diverse interessanti strategie.
    Trovando ed hackerando le numerose torrette presenti in ciascuna mappa sara' possibile renderle nostre alleate, il che significa che gli avversari uccisi da tale marchingegno conteranno come nostre kill.
    Naturalmente qualsiasi giocatore riuscisse ad evitare la trappola, attiva anche quando non in “possesso” di alcun giocatore, potra' prendere il controllo della torretta ed utilizzarla come efficiente partner in battaglia.
    All'interno di ciascuna delle imponenti location, inoltre, si trovera' un Big Daddy, sconfitto il quale avremo facolta' di prenderne il posto, giocando fino al primo respawn forti di un armamentario piu' potente, una maggior resistenza ed una barra vitale decisamente piu' capiente.
    Allo stesso tempo pero', viste le generose dimensioni del Big Daddy, diventeremo un bersaglio facile ed appetibile per tutti gli avversari di cui attireremo, chiaramente, il fuoco.
    Da quanto si e' potuto vedere le partite appaiono molto frenetiche e non pare esserci molto spazio per la tattica; anche lo stesso utilizzo delle torrette sembra limitato dal fatto che, ovviamente, rimangono posizionate sempre nello stesso punto della mappa, diventando facile preda di chi conosca al meglio la stessa.
    L'hacking di queste strutture rivela le sue potenzialita' solamente nel momento in cui il giocatore stesso che ne ha manomesso le funzionalita', controllandole, si apposta nella zona in cui la torretta e' posizionata.
    In questo modo il fuoco incrociato distrae il nemico (da una parte o dall'altra), lasciandolo inevitabilmente scoperto.
    Chiude la presentazione un trailer che mostra le varie potenzialita' offerte dalle combinazioni piu' avanzate di armi e plasmidi: vediamo, ad esempio, nemici sollevati in aria grazie a vorticose raffiche di vento e dilaniati -letteralmente- dai colpi di un fucile a pompa, oppure spinti, questa volta dai pressanti colpi d'una rivoltella, in una pozza d'olio, incendiata poi grazie al potere del plasimide infuocato.
    La varieta', insomma, non sembra mancare, anche alla luce delle perplessita' tattico/strategiche emerse qualche riga piu' su.

    Bioshock 2 Nonostante quanto mostrato appaia decisamente ben congegnato e presenti molta varieta' in termini di gameplay non riusciamo, almeno per ora, a trovare una ragione davvero valida per la quale una produzione di valore come Bioshock 2 possa trarre effettivo giovamento, o possa avere necessita', di un comparto multiplayer che, a conti fatti, non presenta caratteristiche in grado di sfondare in un mercato oramai molto esigente, specialmente in questo frangente. Le idee messe in campo sono indubbiamente buone (vedi le possibilita' di controllare le torrette o di diventare Big Daddy) ma, per come sono strutturate, paiono ancora limitative. Soltanto alla luce di una prova con mano, tuttavia, potremo dire se questo sia o meno l'ennesimo comparto multiplayer inserito tanto per non “sfigurare” anche se, vista la caratura del titolo, non ne vediamo proprio il bisogno.

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