First look Blacksite - E3 2007

Gli alieni sbarcano a Santa Monica

First look Blacksite - E3 2007
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Ci sono giochi che non hanno bisogno di presentazioni. Basta il nome, o magari anche solo una semplice immagine, per rapire completamente i nostri sensi. E la storia recente è in grado di testimoniare molti esempi di titoli “speciali”, capaci di smuovere gli animi (e i portafogli) delle persone grazie ad una massiccia (e a tratti spropositata) dose di hype.
    Ma non è sempre così.
    Talvolta, infatti, uscire dal limbo dell’anonimato è compito arduo, soprattutto quando la tua casa di produzione è misconosciuta ai più o, peggio ancora, adombrata da colossi le cui risorse finanziarie toccano cifre a sei zeri.
    Midway, con il suo Blacksite: Area 51, si trova perfettamente nel mezzo di una situazione del genere.
    Sebbene il gioco abbia da tempo catalizzato l’attenzione degli amanti di fantascienza (soprattutto gli aficionados di X-Files e simili), la vagonata di sparatutto in soggettiva che da qui a Natale affolleranno i lettori delle nostre console (Halo 3, Bioshock, Call of Duty 4, Unreal Tournament III, Haze e molti altri ancora) rischiano seriamente di etichettare l’ultimo prodotto dello Studio Austin come “l’ennesimo FPS Sci-Fi”, da comprare a prezzo ridotto in qualche mercatino dell’usato.
    E se non fosse propriamente così?
    L’anteprima dataci in pasto in occasione dell’Electronic Entertainment Expo 2007 mostrava un prodotto chiaramente in avanzata fase di sviluppo, capace di risplendere di luce propria sia dal punto di vista meramente tecnico che da quello della giocabilità vera e propria. Il filmato iniziale prende il via mostrandoci il nostro bel pianeta Terra visto dallo spazio, mentre una voce narrante (con molta probabilità il protagonista) ironizza sul fatto che al di sotto di quella bella coltre blu si celano guerre, attentati e malattie di ogni genere. Dopo alcuni spezzoni “dal vivo”, irrompe prepotente la grafica del gioco: i modelli poligonali e l’ambiente circostante (in principio, raffiguranti un contesto medio orientaleggiante) fanno sfoggio delle consuete ottime capacità dell’Unreal Engine 3, con buone animazioni e discreti effetti speciali (fumo ed esplosioni di sorta). Il video prosegue con la scoperta da parte del protagonista di una misteriosa zona segreta marchiata come “BioHazard Area”: ed è qui che cominciano i guai. Esattamente come il predecessore, quell’Area 51 snobbato (ingiustamente) dalla stragrande maggioranza del pubblico, anche Blacksite ripropone il consueto carnèt di abominazioni mutanti, presumibilmente provenienti da un altro pianeta o create in vitro in qualche laboratorio sperduto nel deserto. Oltre alle “seppie” già ammirate nel “teaser Demo” rilasciato da Midway alcuni mesi fa, il nuovo Trailer raffigura anche alcuni umanoidi diversi per razza, armamentario e modalità di attacco. Ed altrettanto numerose sembrano le capacità di difesa concesse al giocatore: oltre all’ausilio delle classiche armi da fuoco standard (mitra, pistole e, of corse, lanciarazzi), il protagonista potrà imbracciare diverse torrette mitragliatrici (alcune di esse, piazzate strategicamente su diversi mezzi di trasporto), oltre alla possibilità di far saltare per aria vari elementi dello scenario (come auto, camion o pompe di benzina), al fine di provocare devastanti reazioni a catena. Non è quindi difficile immaginare intense sezioni blastatorie, intervallate (ne siamo sicuri) da più tranquille sezioni esplorative, in cui il pericolo incombente fungerà da catalizzatore per non perdere di vista porte, finestre o altre potenziali vie di accesso per gli alieni (i quali sembrano essere sempre in grado di irrompere nel posto sbagliato e al momento sbagliato). A parte questo, è confermata la presenza di una Squadra Speciale ad accompagnarci durante le nostre peregrinazioni, sebbene il loro ruolo appaia molto più simile a quello di semplici comprimari, piuttosto che vere e proprie unità da comandare (alla Ghost Recon o Rainbow Six).
    Ma, come accennato in apertura, affossare le potenzialità di un titolo come Blacksite vorrebbe dire essere ingiusti con se stessi e con l’opera che si sta andando ad analizzare.
    Rimandiamo quindi il giudizio formale alla versione definitiva, prevista nei negozi durante il mese di Settembre.

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