First look Buzz! Monster Rumble & Buzz! Hollywood

Torna la pulsantiera di successo per grandi e piccini

First look Buzz! Monster Rumble & Buzz! Hollywood
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  • PS2
  • Una pulsantiera di successo

    Una delle periferiche di maggior successo degli ultimi due anni è sicuramente il Buzzer (4 milioni di confezioni vendute), controller molto semplice dotato di quattro tasti colorati e un pulsantone rosso che riproduce fedelmente le classiche pulsantiere rosse presenti in ogni quiz show che si rispetti. Le applicazioni di questa bizzarra periferica sono principalmente due: da una parte semplici party games dedicati principalmente ad una clientela infantile, dall’altra i classici “quizzoni” suddivisi per genere e tipo di domande, come nel più tradizionale gioco da tavola della serie Trivial Pursuit.
    In occasione della Game Convention di Lipsia, abbiamo avuto l’opportunità di tastare con mano Buzz! Monster Rumble e Buzz! Hollywood, due dei nuovi prodotti in uscita entro fine anno, nonché di discutere con i diretti responsabili per capire quale processo creativo vi è alla base di un gioco sviluppato per questa pulsantiera colorata.

    Buzz! Monster Rumble

    Incontriamo Ivan Davies, produttore di Sony, all’interno degli stand adibiti dalla software house giapponese. Mentre giochiamo al nuovo titolo rivolto ai più piccoli, ci spiega l’evoluzione del Buzzer da semplice pulsantiera a controller di giochi. “Inizialmente uno sviluppo simile non era previsto - afferma Davies - ma con una base di 4 milioni di controllers venduti ci siamo chiesti se non era il caso di ampliare l’offerta e non limitarla ai soli quiz games. Molti bambini amano questo tipo di controller, ma non possono ovviamente giocare ai quiz rivolti agli adulti: ecco perché sono nati molti titoli per i più piccoli come Buzz! Junior, Jungle Party e questo Monster Rumble”.
    Il titolo, un party game per 4 giocatori, è ambientato in un castello piuttosto grottesco che ricorda vagamente l’abitazione di Dracula, dove un comico scienziato simil-Frankenstein dà la vita a quattro creature simpaticamente mostruose, ognuna del colore di uno dei quattro tasti del Buzzer e dotata di un numero differente di occhi (da 1 a 4). Ognuno dei 25 mini-giochi disponibili prende in giro le ambientazioni e le situazioni tipiche dei film horror, in modo da divertire i bambini senza per questo spaventarli. Ne abbiamo la prova nel minigioco delle mummie, dove dovremo premere in sequenza diversi colori per spogliare la salma egizia dalle ormai putrefatte bende. Una volta terminata l’operazione, ci troveremo di fronte ad uno scheletro dagli occhi vispi e il sorriso buffo, nonostante la tradizione “horrorifica” alla base del personaggio.
    “L’intero gioco è sviluppato in modo da piacere ai bambini - spiega Davies -. Dopo alcuni test eseguiti in scuole elementari inglesi, abbiamo affinato la struttura del gameplay rendendola il più immediata e semplice possibile: ogni minigioco viene anticipata da una chiara spiegazione orale, abbiamo inserito pochissimo testo e gli elementi su schermo sono molto essenziali”.
    I 25 minigiochi possono suddividersi in quattro differenti tipologie: avremo quindi a che fare con livelli basati sulla velocità di reazione, altri su una precisa sequenza da eseguire correttamente, altri ancora sulla tempistica e infine stages puramente action. Ogni livello offre risvolti comici, come quello del Golf: sbagliare la sequenza porterà il nostro alter-ego digitale a sparare la pallina contro un vetro anziché verso la buca. Il giovane giocatore non si sentirà pertanto frustrato o punito per aver sbagliato qualcosa, così come succede nel classico gioco della sedia; rimanere in piedi non comporterà l’esclusione del gioco, ma semplicemente una ripetizione del livello con una sedia in meno ma con comunque tutti e quattro i giocatori in attività. “È un gioco pensato e studiato per i bambini, i genitori non dovranno preoccuparsi: tutto è curato sin nel minimo dettaglio” assicura infine Davies.
    La grafica del titolo è piuttosto essenziale, ma dotata di colori vivi e lucenti; analogamente, le musiche del titolo sono jingles piuttosto allegri e vari. Monster Rumble, in definitiva, è un gioco rivolto ai più piccoli frutto di attenti studi e accurati controlli: un ottimo regalo per Natale, visto che il gioco esce nel mese di novembre.

    Buzz! Hollywood

    A colloquio invece con Darren Tuckey, produttore del team Relentless Software, abbiamo potuto esplorare in anteprima il mondo cinematografico di Buzz! Hollywood, presto distribuito in tutta Europa e localizzato in 12 lingue diverse. Ecco qui di seguito una breve intervista che evidenzia i contenuti più importanti di questo titolo.

    Everyeye: Signor Tuckey, quante domande offre questo nuovo titolo della serie Buzz!?
    Tuckey: Si tratta di oltre 5000 domande arricchite da centinaia di contributi video, immagini ed effetti sonori.

    E: Come è strutturato il gioco?
    T: È molto semplice: le postazioni dei concorrenti e il titolo in generale sono ambientati su un enorme palcoscenico a Hollywood, dove i giocatori devono rispondere al meglio per vincere la partita. Ovviamente, ci siamo ispirati a cerimonie da Grand Galà, come ad esempio la serata degli Oscar a Los Angeles. Vi sono diverse modalità con varie caratteristiche (minor tempo a disposizione, possibilità di eliminare i concorrenti o rubar loro punti), ma il cuore del videogioco è sempre quello di rispondere a delle domande selezionando un’opzione sulle quattro disponibili.

    E: Come si può vedere dal gioco, molti dei personaggi a disposizione si ispirano proprio al mondo cinematografico...
    T: Esatto, ci siamo ispirati a diversi tipi di film per creare personaggi curiosi e strampalati come ad esempio il pirata o il mostro della laguna, rappresentato in linea con lo stile adottato dagli sceneggiatori del celebre film degli anni 50-60.

    E: Quale processo creativo sta alla base di un quiz game?
    T: Solitamente ci si trova in fase di pre-produzione attorno ad un tavolo, dove si decide quale importanza dare ad un certo tipo di domanda. Dopo aver deciso, ad esempio, il numero di domande facili, medie e difficili appartenenti al genere cinematografico action, ci si attiva ricercando e creando gli interrogativi che animeranno il gioco vero e proprio. Infine si raccoglie il lavoro fatto in specifiche categorie selezionabili dal giocatore, come ad esempio le domande sul personaggio specifico di Halle Berry.

    E: Quali, invece, le maggiori difficoltà incontrate durante lo sviluppo?
    T: Innanzitutto l’aspetto burocratico; le immagini e le clip presenti ci hanno costretto a prendere numerosi contatti con case di produzione come Paramount e Sony, in modo da non violare nessun copyright. Inoltre, calibrare la difficoltà delle domande e della gamma di risposte disponibili non è così facile come sembra: bisogna cercare di non mettere troppo in evidenza la soluzione esatta. Il prodotto finale, comunque, consta di un 75% di domande accessibili più o meno a tutti. Il resto delle domande viene quasi interamente relegato alla sezione Fanatic Movie, un livello di difficoltà superiore dove i veri e propri fans potranno mettersi alla prova. La nostra esigenza principale, comunque, era quella di creare delle domande originali e divertenti.

    E: A giudicare dal numero di domande presenti, il titolo avrà una longevità elevata. Non c’è il rischio di ripetizione di domande già affrontate in passato?
    T: L’inconveniente viene schivato grazie all’uso della memory card, che registra i nostri miglioramenti e il tipo di domande già affrontate. Possiamo comunque affermare che la longevità di questo titolo si assesta sulle 20-30 ore circa.

    E: Il Buzz! ha avuto un successo relativamente grande. Qual è il segreto che sta dietro a questa periferica?
    T: Beh, credo che l’immediatezza sia alla base di tutto. Il Buzz! ha introdotto un controller molto semplice, composto da quattro tasti colorati e un pulsantone rosso. Non bisogna essere dei videogiocatori navigati per comprenderne il funzionamento; un Dual Shock, al contrario, può intimorire per la sua impostazione e per il numero di tasti presenti. Cito l’esempio dei miei genitori, che non hanno mai toccato un controller se non quello di Buzz! (ride). È il tipico regalo da fare e giocare a Natale o il giorno del compleanno a qualsiasi persona, non importa se appassionato di videogiochi o meno. Questa semplicità di gioco a mio parere permette di allargare il mercato videoludico a nuovi targets prima impensabili.

    E: Infine, quali i progetti del vostro team per il prossimo futuro?
    T: Credo che continueremo a sviluppare per Buzz! e, in particolare, per Playstation 2 almeno sino al 2010. Nonostante la next generation, Playstation 2 vende ancora molto e questo prodotto garantisce divertimento e spensieratezza per molto tempo ancora.

    Buzz! The Hollywood Quiz Buzz! Monster Rumble e Buzz! Hollywood sono gli ultimi prodotti legati ad una stessa periferica (il Buzzer) ma rivolti a due targets diversi: da una parte i bambini, dall’altra gli adulti. Pur nella loro semplicità, i titoli promettono divertimento e coinvolgimento grazie ad una giocabilità essenziale e immediata.

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