First look Call Of Duty2

Uno dei mgiliori FPS bellici di sempre sta per tornare sui nostri monitor

First look Call Of Duty2
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Disponibile per
  • PS2
  • Xbox
  • Xbox 360
  • NGC
  • Pc
  • (ri)Chiamata alle armi

    Quando nel 2004 uscì Call Of Duty tutta la comunità di appassionati di sparatutto ad ambientazione bellica (soprattutto se dedicati al periodo della seconda guerra mondiale) disertarono in massa la serie Medal Of Honor per il prodotto Activision, essendo questo superiore alla concorrenza sotto tutti i punti di vista. EA non restò certo a guardare, e con l’ottimo Medal Of Honor Pacific Assault riuscì a guadagnarsi ottime reazioni da parte della critica, riconquistando qualche punto sull’avversario,che intanto era stato arricchito dal pacchetto di espansione “La Grande Offensiva”. Mentre negli ultimi mesi il conflitto tra i titoli a sfondo bellico è stato arricchito da alcuni buoni prodotti, quali il recente Brothers in Arms Ubisoft, Infinity Ward si sta preparando a rilasciare un nuovo capitolo del capolavoro del 2004, sul quale siamo riusciti a mettere le mani in anteprima.

    L’uomo col fucile spara,quello senza fucile tiene le munizioni

    Nella prossima incarnazione della serie Call Of Duty non vi sarà alcun completo stravolgimento del gameplay, ed il giocatore continuerà ad essere uno dei tanti soldati impegnati nei più grandi scontri della guerra, coprendo praticamente tutto il globo terrestre attraverso tre campagne diverse (come da canone prima nei panni di un americano, poi di un inglese e infine di un sovietico) che toccheranno tutte le operazioni più importanti del periodo 1942-45: Africa, Normandia, Italia, fronte del Pacifico ed infine Mosca, Polonia fino a raggiungere l’assedio di Berlino, ultimo atto della più grande tragedia dell’umanità. L’idea degli sviluppatori è quella di ampliare ulteriormente il concept di gioco originale per immergere più di prima il giocatore nelle aspre battaglie casa per casa che hanno caratterizzato gran parte delle operazioni succitate: ambientazioni molto più vaste, numero di alleati controllati dal PC sensibilmente aumentato e IA dei nemici resa più incisiva sono le caratteristiche sulle quali Infinity Ward punta per imporsi nuovamente come Leader sul mercato. Tra le varie promesse spiccano quella di una maggiore libertà d’azione, dando la possibilità al giocatore di esplorare il campo e trovare diverse strade alternative per portare a termine gli obiettivi che gli saranno assegnati e più iniziativa da parte degli NPG, che a loro volta cercheranno di aggirare i nemici ed eliminarli con attacchi combinati, non mancano ovviamente aggiunte al numero di armamenti in campo, possibilità di guidare diversi mezzi storici e un motore grafico interamente nuovo. Di queste nuove features,tuttavia, ben poche erano incluse nel livello da noi provato, e soprattutto nel campo delle libertà di movimento non si sono notati eccessivi miglioramenti,ma si tratta pur sempre di un livello ambientato in una cittadina costiera.

    Sul campo di battaglia

    Come detto nelle ultime righe del precedente paragrafo,la versione di gioco provata metteva il giocatore nei panni di un soldato inglese impegnato nella conquista di una cittadella trasformata in roccaforte dai nazisti e nella quale erano state posizionate diverse batterie con cui tenere le navi alleate lontane dalle coste africane. Le poche decine di minuti occorrenti per completare il livello hanno potuto dar luce ad alcuni dei momenti più frenetici ed immersivi della storia videoludica: decine di soldati urlano ordini e parolacce (si anche parolacce) in tutte le lingue mentre granate, pallottole e bombe cascano da ogni parte e il fumo delle esplosioni rende alquanto difficile prendere la mira con comodo. I nazisti, arroccati su ogni tetto,veranda, finestra, sparano continuamente nelle strade,quasi senza prendere la mira,e abbattendo quanti più soldati possibile. Si ritirano quando in netta inferiorità tattica, si infilano nei vicoli trovando nuove posizioni per le MG-42, tentano qualche sporadico e disperato tentativo di contrattacco, si asserragliano nel loro centro di comando quando la città è ormai in mano alleata . Si dimostrano intelligenti e scaltri: sparano presto e bene, si tengono al riparo, lanciano granate per tenere indietro gli attaccanti e corrono a prendere il posto dei compagni caduti alle mitragliatrici. Dal canto loro gli inglesi caricano sfruttando ogni millimetro del terreno per ripararsi, formare una nuova testa di ponte e tornare all’assalto dopo aver liberato finestre e terrazze da nemici in agguato. Ad aiutare l’immersione in questa apocalittica visione vi è un motore grafico impressionante nella sua immediatezza: sullo sfondo di un engine vetusto come quello di Quake 3: Arena gli sviluppatori hanno creato modelli tridimensionali splendidi,con uniformi perfettamente ricostruite e diversi dettagli che nemmeno si notano nella frenesia nella battaglia, calandoli poi in un ambiente tridimensionale a sua volta perfettamente reso. Il pieno supporto alle DX9 aumenta ancor di più il realismo di questi bellissimi sfondi e,le foto ne sono testimoni, il risultato è superiore a qualsiasi FPS bellico apparso finora, compreso Pacific Assault della EA. Ciò che tuttavia lascia del tutto stupiti e la quantità,qualità e fluidità delle animazioni; i soldati corrono,saltano, sparano e muoiono con un dinamismo quasi cinematografico, muovendosi fluidamente e realisticamente, senza mai un esempio di clipping o di altri tipici bug grafici.

    Call Of Duty 2 Allo stato attuale delle cose sembra davvero impossibile dire qualcosa contro il secondo titolo della serie Infinity Ward, il quale mostra delle potenzialità enormi che ampliano la già provata superiorità del predecessore.. Gli unici rischi di Call Of Duty 2 possono essere il rimanere troppo ancorato alle tematiche e ai difetti dell’originale, del quale abbiamo un pessimo ricordo quando si parla di deformabilità dell’ambiente di gioco, di motore fisico e di interazione coi compagni (per tacere dei molti eventi predefiniti che permeavano le missioni), ma siamo virtualmente sicuri che la Infinity Wars non cadrà negli stessi piccoli errori di un anno e mezzo fa, che comunque non bastavano a sminuire al qualità generale del prodotto. La versione provata per questo articolo ha dato solo un assaggio di ciò che è stato creato, e non basta certo un piccolo scontro per poter alzare il dito contro quello che si ripromette di essere il nuovo termine di paragone nel mondo degli FPS bellici, e di restarlo per molto tempo

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