First look Hellboy - E3 2007

L'inferno si scatena anche su PSP

First look Hellboy - E3 2007
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Psp
  • Hellboy è un personaggio dei fumetti creato nel 1993 dal celebre Mike Mignola, e riportato in auge di recente grazie all’omonima trasposizione cinematografica, ad opera del talentuoso Guillermo Del Toro. La storia vede il nostro eroe dalla pelle rossa, dalle corna taurine e con un braccio duro come la roccia, strappato ai nazisti quando era ancora un cucciolo, ed affidato alle attenzioni dell’eccentrico Professor Bruttenholmm, che lo accoglie a se come un vero e proprio figlio adottivo. Col passare degli anni, “Hellboy” diventa il miglior detective della BPRD (Bureau of Paranormal Research and Defense), un’agenzia investigativa eretta allo scopo di sventare minacce “sovrannaturali” ai danni della popolazione terrestre. Grazie ad elementi ripresi dai migliori B-movie, dai racconti di H.P. Lovecraft ed dai classici del fumetto anni cinquanta (oltre ad un pizzico di ironia), Hellboy è diventato col tempo un fumetto d'autore, un vero e proprio fenomeno di culto tra gli appassionati di comics americani.
    E visto il successo sempre crescente del personaggio, non poteva mancare anche la consueta incarnazione videoludica, qui analizzata in veste “portatile” per la PSP di Sony.
    Al recente Electronic Entertainment Expo 2007 Hellboy: The Science of Evil è stato mostrato in veste giocabile, permettendoci di testare con mano le qualità del nuovo titolo Konami. Di primo acchito, l’impressione è stata quella di trovarsi davanti a un titolo d’azione e d’avventura realizzato riciclando alcune elementari meccaniche ludiche del passato, molte delle quali risalenti all’epoca dei 32 bit: il nostro personaggio avanza attraverso i vari livelli di gioco (nel nostro caso, una foresta spettrale) mentre decine di avversari si avvicendano su schermo pronti ad essere selvaggiamente malmenati dal nostro beniamino: in particolare, Hellboy ammazza i cattivi, raccoglie eventuali oggetti lasciati sul campo e, se necessario, impiega il proprio braccio infernale per aprirsi alcuni varchi all’interno della scenografia, in modo tale da proseguire nella sua missione primaria.
    La possibilità di adoperare un’arma extra (nel nostro caso, la pistola), nonché la capacità di scatenare i nostri poteri mistici contro i malcapitati di turno (previo riempimento di un’apposita barra energetica), si traduce in termini di game design nell’ennesima riproposizione di una formula ormai ampiamente collaudata. I combattimenti sembrano soffrire di una cronica mancanza di strategia, dato che i controlli contemplano un sistema di combo piuttosto basilare (martella il tasto finché non ti viene il callo), mentre l’intelligenza artificiale nemica non ci è apparsa propriamente arguta.
    Malgrado quindi un’estrema semplicità di fondo, Hellboy: The Science of Evil sembra riscattarsi sotto il profilo estetico, con sequenze di intermezzo realizzate in perfetto stile “cartoon”, oltre ad un comparto grafico decisamente sufficiente, grazie ad un accorto utilizzo delle tecniche più indicate ad esaltare il fascino “mistico” di alcune ambientazioni.

    Hellboy Spiace solo constatare come, al di fuori di una presunta bontà grafica, il gioco sembri indirizzato solo ed esclusivamente alla schiera di appassionati del fumetto ispiratore, dato che l’impianto ludico del gioco Konami sembra sfigurare qualsiasi confronto con i capisaldi del genere disponibili sul portatile Sony (in primis, l’eccellente Daxter). La speranza è che nel poco tempo rimasto agli sviluppatori, il gioco esca dall’oblio dei tie-in destinati irrimediabilmente a finire nel dimenticatoio. Ma la speranza, si sa, è sempre l’ultima a morire.

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