First look Hokuto no Ken

L’EROE DEL VENTESIMO SECOLO

Un guerriero sceso dal cielo come un fulmine. Un angelo inviato per spezzare le catene della schiavitù e proteggere deboli ed oppressi. L’unica speranza nel domani. Tanti volti, un solo uomo: KenShiro, straordinario personaggio nato nel 1983 dalla matita di Tetsuo Hara e divenuto, dopo appena un anno di carriera cartacea, una serie animata di grande successo. Dopo varie trasposizioni videoludiche, Hokuto no Ken (letteralmente Ken di Hokuto), meglio conosciuto dalle nostre parti come Ken il Guerriero, sta per sbarcare anche su Ps2, proponendosi come remake dell’omonimo titolo arcade uscito tempo fa su scheda Atomiswave. Malgrado l’enorme incognita che grava sulla possibile uscita Europea, al momento confermata solamente per il mercato nipponico (Marzo 2007), la notizia dell’adattamento alla console a 128 bit di casa Sony non è certo passata inosservata e merita di essere trattata con il più assoluto riguardo.

STILL FIGHT IN NINETIES

Poco o nulla è cambiato rispetto alla versione arcade. In un futuro post-atomico, martoriato dagli effetti devastanti di una guerra nucleare, le storiche scuole di arti marziali, Hokuto e Nanto, se le daranno di santa ragione per decidere, nel bene o nel male, quali saranno le sorti del pianeta.

Dal punto di vista prettamente strutturale, non aspettatevi dunque nulla di nuovo, poichè rimarrete sicuramente delusi nell’apprendere che si tratterà del classico picchiaduro 2D traboccante di mosse ed effetti speciali. La scelta di mantenere invariato questo particolare aspetto, visti e considerati gli standard odierni, potrebbe tuttavia rivelarsi un arma a doppio taglio poichè, sebbene la grafica datata riesca a rendere con mirabile maestria lo spirito fumettistico del soggetto, riproponendo “la solita minestra” si rischia di far allontanare una grossa fetta di utenza.

Protagonisti di questa lotta senza fine, saranno ancora una volta i 10 guerrieri della trascorsa edizione, vale a dire: KenShiro, successore della Divina Scuola e protagonista indiscusso della serie, Raoh (Raoul), da tutti definito come il Re di Hokuto per la sua straordinaria forza ed imponenza, Jagger, infido e deforme fratellastro di Ken, Toki, pacifico ed imperturbabile guerriero con il corpo segnato dalle radiazioni, Rei, ossessionato dalla ricerca dell’uomo dalle sette stelle, Thouter (Sauzer), spietato combattente accecato da un’insaziabile sete di potere, Juda (Yuda), sfrenato narcisista dalla mente perversa, Shin, colui che ha strappato Giulia dalle braccia di Ken infliggendogli le famigerate sette ferite sul petto, Mamiya, l'amata di Rei sfuggita alla prigionia di Juda e infine Heart, primo fra i comandanti dell’esercito di Shin. Nonostante la gradita presenza di questi illustri nomi, il rammarico più grande risiede proprio nella convinzione che, visto il materiale trattato, si sarebbe potuto fare molto di più. E’ veramente un peccato che l’assortimento di combattenti sia così limitato soprattutto per tutti quei personaggi, altrettanto importanti, che rimarranno nell’ombra: Shu, Ryouga, le Cinque Forze di Nanto (Wein, Shuren, Juuza, Fudo, Ryaku) e perché no, Giulia. Una carenza così imbarazzante potrebbe tuttavia essere sopperita introducendo la possibilità di sbloccare progressivamente altri characters ma al momento non c’è alcuna informazione a sostegno di questa tesi.

E’ certo invece che, proprio come accade nel manga, ogni personaggio sarà corredato da proprie mosse e tecniche che andranno dalle basilari combinazioni di pugni, calci ed attacchi aerei alle scenografiche e potentissime combo di arti marziali tramandate dalle relative scuole. Aldilà della pura e semplice gioia che proverete nel vedere i vostri beniamini eseguire gli stessi colpi che vi hanno tenuto incollati alla tv da bambini, Hokuto no Ken non sarà molto diverso dagli altri titoli che annoverano nella medesima categoria (Fatal Fury, Street Figher ecc.).

Gli scontri saranno suddivisi in round a tempo e saranno vivacizzati, oltre che dalla possibilità di colpire determinati punti di pressione (con tanto di timer che indica il tempo entro cui morirà l’avversario), da svariati parametri come, ad esempio, le barre di aura e boost, indispensabili al fine di sprigionare attacchi devastanti.

I coloratissimi sprite bidimensionali, noncuranti del peso degli anni, riproducono con grande efficacia l’irresistibile appeal del concept originale, soprattutto grazie alla perfetta rappresentazione di personaggi ed ambientazioni, entrambi valorizzati da effetti visivi ed animazioni un pochino legnosi ma scenograficamente sublimi. Tra le varie location disponibili saranno presenti anche i posti più significativi nella vita di Ken, tra cui, il desolato villaggio di Lynn, l’enorme piramide a forma di croce costruita da Sauzer, lo sfarzoso castello di Juda, i bagni del paesino di Mamiya (il luogo che ha fatto da sfondo al primo, burrascoso incontro fra Rei e la fanciulla, tanto per capirci) ed il tetro tetto del Palazzo di Hokuto.

Alla luce di quanto detto fin’ora, la natura conservatrice di questo titolo appare evidente e va a sottolineare la mancanza di qualsivoglia cambiamento degno di nota. Sembra che l’unica novità accertata della versione casalinga, infatti, sarà costituita dalle molteplici modalità di gioco previste per allungare il gameplay: le intramontabili Versus e Survival, rafforzate dalle ignote Advanced e Challenge Mode.