First look Machinarium

L'arte si mescola al punta e clicca in una nuova, fenomenale, avventura

First look Machinarium
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    Cinque anni fa nello scenario indipendente spiccò Samorost, un'avventura punta-e-clicca realizzata in flash dall'allora studente universitario Jakub Dvorsky. Il successo di quel -solo all'apparenza- semplice giochino in flash ha portato alla fondazione nel 2003 degli Amanita Design, team di sviluppo indipendente Ceco, ad oggi impegnato su un titolo per pc che potrebbe rilevarsi uno dei più innovativi degli ultimi anni: Machinarium.
    Dvorsky attualmente ha 29 anni, ma si dedica alla produzione di videogiochi già dal lontano 1993, assieme al suo mentore/compagno di studi Vaclav Blin (animatore). Ci tiene molto a sottolineare la dislocazione geografica del suo paese natio, che simpaticamente definisce:" that small country in the middle of Europe well-known for its beer". Attualmente Dvorsky collabora con il programmatore David Oliva, col musicista Tomas "Floex" Dvorak, col sound maker Tomas "Pif" Dvorak e coi grafici Jakub Pozar e Adolf Lachman, tutti membri della Amanita Design.

    Cos'è Machinarium?

    Machinarium ci trasporta in un mondo alternativo, dai tratti cupi e metallici, popolato solamente da robot. Il nostro beniamino, Josef (nome dello scrittore ceco Josef Capek, autore del romanzo d'ispirazione ROBOT), è un piccolo robottino ingiustamente condannato allo sfascio, che deve impedire che una confraternita di robot malvagi, i Black Cap Brotherhood, riesca a far saltar per aria la capitale del nostro piccolo mondo robotico, luogo in cui abita la sua fidanzatina di cui non ci è ancora dato sapere il nome.
    Il gioco si presenta come una classica avventura punta-e-clicca a scorrimento in 2D, composta da circa 26 livelli per una longevità totale di circa 6/7 ore. Dvorsky ci tiene a precisare che non è casuale la scelta delle 7 ore: infatti ha preferito realizzare un gioco da 7 ore di puzzle solving piacevoli e mai noiosi, piuttosto che dilungarlo con enigmi inutilmente complicati, atti solo a creare una fastidiosa sensazione di frustazione nel giocatore. Tra le abilità del nostro Josef spiccano la possibilità di estendere a piacimento gli arti del corpo, il capiente inventario e la capacità di "ricostruirsi" se ridotto a pezzi, tutte finalizzate ad un gameplay che, a detta di Dvorsky, dovrebbe essere molto più complesso ed articolato rispetto a quello dei 2 precedenti lavori di casa Aminita Design. A differenza dei 2 capitoli di Samorost, infatti, il protagonista non potrà più interagire con tutto il mondo circostante, ma solo con gli oggetti a lui prossimi o raggiungibili sfruttando le sopra citate abilità del piccolo Josef. Tutto questo dovrebbe portare ad un gameplay più maturo ed impegnativo, che a detta di Dvorsky sarà appetibile tanto dall'hardcore gamer quanto dal casual.

    Per quel che riguardo l'aspetto tecnico, il mondo di Machinarium è interamente disegnato a mano da Dvorsky e colleghi; un mondo in cui prevalgono colori accesi e sinuose costruzioni metalliche. Dvorsky ci fa notare orgogliosamente che malgrado sia tutto disegnato a mano, nessun fondale è mai statico, infatti il tutto è reso vivo da un sapiente utilizzo di piccoli dettagli come lo scorrere di un fiume o l'agitarsi dell'erba alta al vento. Ogni singola animazione è stata disegnata prima con carta e penna e poi animata tramite l'utilizzo del computer. Muovendosi per il mondo di Machinarium non ci risulterà difficile riscontrare situazioni tipicamente Burtoniane: girovagando per la città incontreremo un solitario robot su una sedia a rotelle, un trio jazz alla ricerca del rullante perduto e una gang di malavitosi robot intenti a fare il pizzo al proprietario del più' importante bar cittadino. Il comparto sonoro sarà ancora una volta affidato all'amico e collega "Floex", che si occuperà tanto delle musiche quanto dei versi dei personaggi. Tutti i cittadini di Machinarium non saranno in grado di parlare, ma comunicheranno tramite versi e suoni onomatopeici, strizzando l'occhiolino alla produzione di casa EA The Sims. In aiuto di noi profani della lingua Machinariumniana verranno applicati ad ogni dialogo dei simpatici sottotitoli che tradurranno parola per parola, o meglio, verso per verso, ogni singola espressione dei personaggi.

    Machinarium Machinarium si preannuncia essere un innovativo punta-e-clicca, corredato da un comparto tecnico tanto ricercato quanto affascinante, che non manca di riferimenti a produzioni e produttori famosi, ma che certamente non è accusabile di mancanza di originalità. Le prerogative per un ottimo gioco ci sono tutte. Rimandiamo il giudizio alla recensione del gioco completo, la cui uscita è prevista tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010, ad un prezzo ancora indefinito. Facciamo inoltre presente che se qualcuno fosse interessato a valutare l'operato artistico della casa ceca, può gratuitamente giocare per intero Samorost 1 all'indirizzo http://amanita-design.net/samorost-1/, e, al costo di soli 5$ Samorost 2, all'indirizzo http://amanita-design.net/samorost-2/

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