First look Mata Hari

Un adventure game musicale

First look Mata Hari
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  • DTP entertainment annuncia l’uscita di un adventure game in stile classico, ambientato nella Belle Époque, nella quale impersoneremo la famosa ballerina Margaretha Geertruida Zelle, in arte Mata Hari. Nel corso dell’avventura seguiremo Mata Hari nella sua trasformazione da famosa ballerina ad agente segreto.

    Storia e finzione

    Il gioco sarà ambientato nei primi anni del ventesimo secolo; durante una delle sue richiestissime performances, Mata Hari incontrerà il gentlemen svizzero Oscar Samsonet, il quale, notando nella talentuosa ballerina uno spirito avventuroso e il bisogno di denaro facile, deciderà di assumerla come agente segreto. Lo charm e il talento della giovane donna la porteranno a custodire i più pericolosi segreti militari e politici del periodo precedente alla prima guerra mondiale, fino a trascinarsi in un rischioso doppio gioco. Il governo francese e quello tedesco, coinvolti nel doppio gioco di Mata Hari, le daranno la caccia fino a metterla con le spalle al muro. Le trascrizioni storiche riportano il 15 ottobre 1917 come la data dell’esecuzione di Mata Hari da parte del governo francese con l’accusa di spionaggio, ma nel titolo DTP le azioni del giocatore potranno determinare una serie di finali alternativi a quello fedele alla storia.

    Mostri sacri

    Storia e game design di Mata Hari saranno affidate a Hal Barwood, cofondatore di Lucasfilm e direttore dello sviluppo di Indiana Jones and the fate of Atlantis, e Noah Falstein, direttore dello sviluppo di Indiana Jones and the last crusade.
    La DTP entertainment, e in particolare l’Anaconda, settore esclusivamente dedicato alle avventure grafiche è responsabile del recupero di storici game-designer specializzati nel settore. Per l’Anaconda lavorano attualmente personaggi di spicco come Steve Ince (Broken Sword) attualmente al lavoro su “So Blonde” e Jane Jensen (Gabriel Knight) al lavoro su “Gray Matter”.

    Il potere della seduzione

    La meccanica di gioco sarà la stessa di un classico adventure game punta e clicca ma con la curiosa aggiunta di un sottogioco musicale per gestire le performance di Mata Hari. La ballerina infatti dovrà esibirsi in pubblico per accumulare il denaro necessario a superare alcune fasi del gioco; il giocatore dovrà guidare i movimenti della ballerina seguendo il tempo della musica e cliccando tempestivamente sulle note che appariranno sullo schermo. Per soddisfare i ‘puristi’ dell’adventure gaming, il gioco prevede un’opzione in grado di saltare totalmente le sessioni di danza per concentrarsi sugli elementi classici come la soluzione dei rompicapi.
    Astuzia e seduzione saranno le uniche armi a disposizione per farsi strada nella fitta rete di relazioni diplomatiche che circonderanno la protagonista e grazie ad esse sarà possibile assicurarsi l’appoggio di personaggi di spicco della politica dell’epoca.
    I dialoghi saranno gestibili dal giocatore semplicemente scegliendo l’icona corrispondente ad una determinata idea. Questo metodo rapido ed intuitivo era stato già adottato con successo in titoli storici come Discworld Noir e The Dig, con la sola differenza che in Mata Hari l’inventario non sarà popolato solo dagli oggetti utilizzabili dal personaggio ma anche da icone che richiameranno determinati concetti, “tokens”, come li ha chiamati il game designer. Con questo metodo il giocatore accumulerà nel proprio inventario gli argomenti di discussione da utilizzare con i personaggi non giocanti.

    Una cartolina dalla Belle Époque

    Le ambientazioni, seppure bidimensionali, appaiono molto curate sia per quanto riguarda la fedeltà con quelle della Belle Époque, sia come dettaglio nella realizzazione. Ciò che desta perplessità sono i modelli tridimensionali dei personaggi. Seppure gli screenshots finora distribuiti da DTP mostrino i modelli prima dell’applicazione di shading, come ha sottolineato il game designer, possono apparire piatti e scarni, nonostante l’ottima scelta dei colori.
    La scelta dell’utilizzo di fondali bidimensionali può essere contestabile, viste le tecnologie a disposizione attualmente per la realizzazione di elementi tridimensionali, ma potrebbe rivelarsi anche una azzeccata scelta stilistica che renderà il risultato finale più godibile grazie all'aspetto retrò.

    Mata Hari Mata Hari promette bene. Un po’ per i nomi coinvolti nel progetto, un po’ per quell’attaccamento allo stile retrò che richiamerà molti fan degli adventure games. Resta solo qualche perplessità riguardo l’aspetto grafico, perplessità che potranno essere smentite o confermate solo dopo il rilascio di nuovo materiale da parte di DTP entertainment.

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