First look Mercenary Wars

Dagli MMO agli FPS, una nuova sfida per Uforia

First look Mercenary Wars
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  • Pc
  • Online e First person shooter, una miscela che sembra ben lontana dall’annoiare il pubblico nonostante il massiccio sfruttamento avuto negli ultimi anni di questo filone videoludico. In tale affollato universo vuole affacciarsi anche Uforia, publisher americano specializzato in MMO, che con questo Mercenary Wars punta ad arricchire il suo catalogo sia qualitativamente sia quantitativamente: in effetti, stiamo parlando di un’azienda piuttosto giovane che conta ancora pochi titoli all’attivo (l’anno di fondazione è il 2008), ma che sembra avere le idee abbastanza chiare su quello che vuole fare e su come vuole farlo, nonostante i suoi limiti strutturali.

    Mercenari alla conquista del mondo

    Mercenary Wars è un titolo ambientato in un futuro prossimo, in cui il crollo delle economie mondiali ha gettato la società globale nel chaos: da questa situazione di instabilità totale emergono i mercenari, soldati addestrati che lottano senza ideali per il controllo del pianeta. L’ambientazione in cui è collocato il gioco non brilla, quindi, per originalità, mostrando di avere più di un debito con alcuni dei maggiori titoli contemporanei per console e pc: stiamo parlando ad ogni modo di un MMO, in cui il contesto serve come pretesto e spiegazione per alcune scelte del gameplay, ma non certo per sostenere il titolo stesso.
    Dall’ambientazione è anche facile desumere come il titolo aspiri a ricreare un certo realismo nei combattimenti, sulla scia di quella che sembra la moda degli ultimi anni: ricercare il realismo non significa, comunque, un appiattimento delle differenze per vari personaggi che è possibile creare, anzi sulle potenzialità della personalizzazione si fonda gran parte della curiosità intorno a questo titolo. Parametri come velocità, precisione e punti salute saranno parzialmente modificabili, inoltre - come ogni buon MMO che si rispetti - sarà disponibile una discreta quantità di classi e titoli, unita alla possibilità di scegliere il tipo e la razza del personaggio. Altro elemento interessante la presenza di modalità esclusivamente a squadre, con la possibilità di utilizzare dei bot controllati dall’intelligenza artificiale: i classici Team Deathmatch e Plant the bomb sono accompagnati dagli originali Mercenary Team Deathmatch (squadre miste umani e bot) e Destruction race (modalità in cui ognuno dei team in gioco cercherà di distruggere alcuni obbiettivi sensibili dell’avversario presenti sulla mappa). Il gameplay del gioco sembra essere impostato, almeno in questa fase dello sviluppo, sulla ricerca di un’azione intensa e veloce ma con una certa cura anche per la strategia: aspettiamo il prodotto finito prima di sbilanciarsi su questa dimensione, suscettibile di aggiustamenti in corso d’opera. La disponibilità della chat player to player dovrebbe fornire, inoltre, un altro piccolo aiuto alla dimensione strategica di squadra.

    Bellezza o solidità?

    L’aspetto grafico di Mercenary Wars non è certo impressionante paragonato alle produzioni attuali - fin troppo spartano ad essere sinceri - ma questa giudizio va relazionato con la tipologia di prodotto di cui stiamo parlando, ossia un MMO: in questo senso il gioco sembra avere le sue migliori carte da giocare per quanto concerne la fluidità e la solidità, naturalmente una valutazione definitiva potrà essere data solo in fase di prova sulla versione finale. In generale il design del gioco ricalca l’orientamento del gameplay, ovvero la ricerca del realismo, lasciando poco spazio ai fronzoli o a voli di fantasia.
    Infine, un particolare non trascurabile per quanto riguarda questo titolo, Mercenary Wars sarà un free-to-play, cosa che farà felici non pochi giocatori: secondo i piani di Uforia il gioco dovrebbe uscire a settembre 2009, ma in questo momento sembra plausibile un piccolo slittamento temporale.

    Mercenary Wars Mercenary Wars è sicuramente una produzione minore, ma questo non significa trascurabile: il gioco merita almeno il beneficio del dubbio, anche se con la pioggia di first person shooter - online o in singolo - in arrivo questo inverno diventa sempre più difficile prestare attenzione ai titoli minori. Il titolo si rivolge ad un certo tipo di pubblico, storicamente legato al mondo PC, che potrebbe trovare il titolo interessante. Il vero nodo gordiano da scogliere è legato al bilanciamento tra strategia e velocità dell’azione, anche perché il titolo stesso punta praticamente tutto sul gameplay.

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