First look Rhythm Heaven

Il paradiso del ritmo per la prima volta in occidente

First look Rhythm Heaven
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  • DS
  • Gradito ritorno o arrivo a sorpresa?

    In maniera totalmente inaspettata, fa capolino nello stand Nintendo di questo E3 2008 Rhythm Heaven. Ad essere onesti il titolo non rappresenta del tutto una sorpresa, essendo stato annunciato già qualche settimana fa; ciò che sorprende è che Rhythm Tengoku Gold (questo il nome originale) uscirà al di fuori del giappone, sorte che purtroppo non toccò al suo predecessore.
    L'originale Rhythm Tengoku, uscito un paio di anni fa su GameBoy Advance (quindi alla fine del ciclo vitale della console), era un rhythm game che si potrebbe eufemisticamente definire atipico. Diviso in una moltitudine di minigame, il gioco ci chiedeva nient'altro che premere un tasto (e raramente più di uno) a tempo; la vera sorpresa stava nel constatare quanto difficile e appagnate fosse compiere un'azione così semplice. I punti di forza del titolo risiedevano, oltre che nell'immediatezza del gameplay, nel design degli stage, tutti curatissimi dal punto di vista stilistico/grafico e (ovviamente) musicale: chi ha giocato Rhythm Tengoku non potrà mai dimenticare le ballerine del natsu matsuri o i topi intenti a nascondersi dal gatto. Insomma, un tripudio di fantasia e divertimento ed un titolo la cui importazione è consigliatissima tutt'ora.
    Ricordato dunque con chi è che abbiamo a che fare, passiamo all'analisi della demo mostrataci ieri da Nintendo.

    LAAAAAAA!

    Rhythm Heaven prevede che il giogatore impugni il DS a mo' di libro, come avviene ad esempio in Brain Training: il touch screen svolge unicamente il ruolo di sistema di input, e nulla vi è visualizzato se non delle basilari indicazioni sulla parte dello schermo da toccare, mentre l'azione vera e propria viene visualizzata sul secondo schermo. La pressione dei tasti è dunque stata sostituita con l'interazione tattile, e questa volta siamo chiamati ad usare il pennino toccando e tenendo premuto il touch screen o facendolo strisciare su di esso.
    La presentazione del titolo all'E3 presenta tre diversi minigiochi. Nel primo, Catena di montaggio, due componenti si muovo l'uno verso l'altro ed il giocatore deve far scorrere il pennino per lanciare al momento giusto un perno che li unisca. Essendo i componenti quadrati, questi rotolano ruotando di 90° alla volta e scandendo il ritmo della musica,l'unico elemento che faccia capire quale sia il momento di lanciare il perno.
    Nel secondo, Coro, bisogna tener premuto il tousch screen aspettando che sia il proprio turno di cantare e quindi sollevare il pennino. Il tempo ci viene indicato dai due compagni che in sequenza cantano prima di noi.
    Nel terzo, Fabbrica di robot, lo scopo è quello di riempire di carburante dei robot appena assemblati, premendo il touch screen quando questi passano sotto l'erogatore e rilasciandolo quando il rifornimento è completato. In questo caso, oltre a dovr tenere il tempo per sapere quando usare il pennino, bisogna premere più o meno a lungo a seconda delle dimensioni del robot.
    La resa grafica del titolo, pur mantenendo una continuità stilistica rispetto a Rhythm Tengoku, sembra prediligere la pulizia e la stilizzazione. I minigiochi mostrati presentano degli stili grafici poveri di colori ma curatissimi (notiamo ad esempio come tremino i personaggi in coro, come se fossero stati animati disegnando i vari frame su dei fogli di carta); per quanto visto, sembra lontana l'esplosione di colori dell'episodio su GameBoy Advance, ma sono anche evidenti le possibilità offerte da uno schermo considerevolmente più grande.
    Curatissimo il comparto sonoro, con melodie a tratti ipnotiche, a tratti ricercate, che entrano in testa già al primo ascolto. Il responsabile dell'audio di Rhythm Heaven è Tsunku♂, eclettico produttore e musicista giapponese, vero e proprio motore di una moltitudine di progetti musicali celeberrimi in terra nipponica e creatore delle musiche del primo Rhythm Tengoku, seppur mascherato dall'appellativo J.P. Room. Vista la qualità e varietà della colonna sonora dell'episodio per GBA, c'è da scommettere che un ottimo lavoro sarà svolto anche per il titolo in questione.
    Purtroppo, ci dispiace constatare come Rhythm Heaven non preveda alcun tipo di gioco in multiplayer, un'opportunità che sarebbe stata di certo apprezzata, magari implementata in modalità game sharing.

    Rhythm Paradise Rhythm Heaven ha tutte le carte in regola per diventare un must buy nella softeca DS, specie per gli amanti dei rhythm game, genere che in questo periodo sembra godere di una crescita di visibilità esponenziale. Visionata la demo, non resta che fare una tiratina d'orecchi a Nintendo, la quale durante il suo keynote ha inspiegabilmente ignorato un titolo come questo, sì di nicchia, ma di grande qualità e che grazie al suo prequel gode già da ora della simpatia dei videogiocatori di mezzo mondo.

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