First look Seven Kingdoms: Conquest

Alla conquista dei sette regni

First look Seven Kingdoms: Conquest
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  • Pc
  • Appuntamento con la storia!

    Voler scrivere il destino di un popolo è il preponderante obbiettivo di qualsiasi condottiero votato alla gloria, alla fama ed al potere, com’anche lo è consacrare il proprio nome alla storia, scolpendo, ad imperitura memoria, le proprie gesta nelle memorie dei posteri e del mondo. Riscrivere la storia stessa, che tutti ci accomuna nella sua magnificenza, è un compito assai più arduo, prescinde dalle semplici guerre di conquista, e richiede una visione d’insieme dell’umanità, del suo futuro ma al tempo stesso anche del suo passato; è verosimilmente questa l’idea su cui è basato Seven Kingdoms Conquest (terzo episodio di un sequel cominciato nel 1997), il nuovo RTS della Enlight, un’idea fusa con le chiare intenzioni del suo Lead designer Steve Fawkner, ovvero soffiare una ventata di novità sulla sovraffollata categoria degli strategici in tempo reale.
    Dopo una lunga serie di ritardi ed a ben otto anni dall’uscita del secondo episodio, la Blue Label Entertainment si prepara a lanciare sul mercato questo nuovo prodotto, con la speranza che si ripeta ciò che successe con il primo Seven Kingdom nel 1997, ossia un successo realmente inaspettato.

    Tanti nemici, Tanto onore..

    In Seven Kingdoms: conquest si affronteranno lungo 6000 anni di storia le due razze nemiche per antonomasia, umani e demoni, i primi volti anima e corpo al progresso per rifuggire la propria estinzione, i secondi che dell’estinzione fanno il maggiore strumento di conquista e sopravvivenza, e quindi nuovamente pronti ad invadere la terra dopo essere stati rinchiusi per secoli in una fantomatica scatola; in un ambientazione tipicamente fantasy ma strettamente legata a quella che fu ed è l’evoluzione del nostro pianeta, i nostri players attraverseranno l’età del bronzo ed il medioevo pregni di magia ed eroi, e lentamente proseguiranno scrivendo il loro destino fino a giungere ad un ipotetico futuro dominato invece da tecnologia e macchine dall’intelligenza artificiale. Si parla di un’epopea che nasce nel 3000 A.C., all’albore delle nostre civiltà, e termina nel 3000 D.C.
    IL gioco è strutturato in 7 ere per gli umani ognuna della durata di 1000 anni, ovvero Antica età del Bronzo con protagonisti egizi, sumeri ed Accadi, Tarda età del bronzo con Babilonesi, Ittiti e Assiri, proseguendo con Età del Ferro, Età di Roma, Medioevo, Era moderna e futura con rispettivamente civiltà protagoniste quali Greci e Fenici, Romani, Cartaginesi e Persiani, Normanni, Sassoni e Germani, USA, USSR e Cina per concludere con Impero Americano, Unione Europea e Repubblica dell’Asia Unita. I demoni sono invece suddivisi in regni o Realm, precisamente Beast, Nightmare, Shadow, Ice, Plague, Serpents e Fire, ciascuno con caratteristiche proprie.
    Queste fazioni saranno impegnate ogni 1000 anni in un epico scontro che deciderà le sorti del mondo e dovranno quindi giungere al fatidico momento nel pieno delle loro forze militari e tecnologiche; a supporto di questo aspetto del gioco si pone una nuova e automatica raccolta delle risorse, caratteristica che renderà più attenti i giocatori ad altri aspetti prettamente strategici del titolo quali la struttura politica e le sue funzionalità (ambasciatori in primis), il comparto edilizio (costruzioni a gogo), nonché il reparto strategico militare con le sue molteplici e caratterizzanti unità.
    Sarà presente tra le opzioni di gioco una modalità skirmish, in cui ci si potrà dilettare con scontri tra varie combinazioni di demoni e umani; maggior attenzione va invece diretta nei confronti della modalità multiplayer che vedrà la Enlight offrire un servizio di matching fino ad 8 giocatori, con la possibilità di vivere brevi e fulminei scontri su mappe di dimensioni ridotte per chi ha giusto quella “mezz’oretta” da spendere, ma anche più durature e faticose campagne con città e territori da conquistare che si espandono a perdita d’occhio.
    Altra caratteristica degna di nota è la presenza di un editor di mappe ben strutturato, completo di molti dettagli e con la possibilità di creare nuovi contesti sia per la modalità “scaramuccia” che per le campagne stesse; un’altra lancia va spezzata a favore delle squadra sviluppatrice, il titolo è stato sviluppato con il gradito e ben conosciuto linguaggio script LUA, peculiarità che darà la possibilità ai fan del mod e alle loro community di spingere la propria fantasia oltre l’immaginabile.
    Il settore grafico è gestito da un motore che la Enlight ha utilizzato per altre sue produzioni; ora, rinnovato e ottimizzato per gestire appieno le funzionalità di un RTS, ha come suoi punti di forza sia la capacità di gestire grandi quantità di unità in tempo reale (abilità necessaria nelle epoche in cui il numero degli uomini a disposizione la farà da padrone, vedi età del bronzo), sia una notevole funzionalità generale con tutti gli effetti di pixel e vertex shaker. Per concludere e completare questa prima occhiata a Seven Kingdom: Conquest va considerata una delle principali caratteristiche di un RTS, l’A.I.; da ciò che ci è dato sapere questo titolo non macherà di offrirci nemici degni delle nostre più contorte tattiche di conquista nonché diplomatici in grado di ordire complotti in stile “corte di Francia”, avremo infatti a disposizione un’ escalation dei gradi di difficoltà e cause/effetto che andranno da una annichilente semplicità iniziale fino ad arrivare ad un’insana complessità nelle fasi clou del gioco.

    Seven Kingdoms: Conquest Seven Kingdoms Conquest si affaccia sul mercato degli RTS in un periodo di grande proliferazione del prodotto; avrà sicuramente vita dura nel farsi spazio tra le intricate maglie che compongono lo strato di utenti a cui è rivolto, ma le premesse evidenziate in questa anteprima nonché la quindicinale esperienza nel campo dei suoi sviluppatori fanno comunque salire le sue quotazioni. Proprio l’unione dell’esperienza con innovative strutture strategiche e di gestione riguardo al gameplay, con la nuova tecnica di ricerca automatica delle risorse in testa, e la grande versatilità e dinamicità grafica, creano quel mix di risorse che fa di un titolo qualsiasi un potenziale candidato al successo. Da marzo potremo toccare con mano ciò che qui è stato solo accennato ed effettivamente testare quanto si siano spinti oltre i ragazzi della Enlight. Speriamo che le succitate raffiche di vento rinnovatore non risolvano in un violento ma momentaneo starnuto.

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