First look Simpson: the Game

I Simpson sono ritornati. D'Oh!!!

First look Simpson: the Game
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • DS
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • Psp
  • I Simpson ci accolgono a Lipsia

    Pochi minuti dopo il trionfale ingresso nella Leipziger Messe, sede dell’ormai prossima Game Convention, lo staff di Everyeye ha potuto ammirare i diversi poster affissi ai corridoi che avrebbero condotto i futuri ospiti verso i cinque padiglioni. Con lo stile inconfondibile di Matt Groening, i cartelloni prendevano in giro numerosi marchi videoludici per pubblicizzare l’ormai prossima uscita di Simpson: the Game, pubblicato da Electronic Arts e sviluppato da EA Redwood Shores. Abbiamo potuto così ammirare un Homer in grigio-verde in un poco probabile “Medal of Homer”; lo stesso Homer in calzamaglia contro due figure mostruose (le cognate Patty e Selma) in “Neverquest”; un Bart versione super-eroe in “Bartman Begins”. Ciliegina sulla torta, un collage con alcune immagini particolarmente cruente tratte da un ipotetico “Grand Theft Scratchy”, dove sicuramente non mancherà il fedele compagno Itchy (nella versione italiana, alias Grattachecca e Fichetto). Semplicemente geniale.

    Giocabilità per tutta la famiglia

    I cartelloni non avevano solamente il compito di pubblicizzare il prodotto, ma anche quello di anticipare alcuni dei livelli disponibili nella versione completa, che arriverà sui nostri scaffali a novembre. In Medal of Homer, infatti, guideremo il padre della famiglia Simpson in un diroccato paesino francese con il compito di sconfiggere la resistenza nemica. Oltre all’uso di granate e armi da fuoco, Homer avrà l’abilità speciale di trasformarsi in un’enorme palla di lardo in grado di schiacciare e sovrastare qualunque cosa; queste fasi di gioco in puro stile Monkey Ball potrebbero distrarre il giocatore dall’impostazione action 3D già vista nel precedente Simpson: Hit and Run.
    Come nel titolo appena citato, anche in Simpson: the Game avremo la possibilità di vestire i panni di ogni componente della famiglia: Homer, Marge, Lisa e Bart. Con quest’ultimo, in particolare, potremo sfruttare l’oscura e misteriosa nemesi del piccolo scavezzacollo giallo: Bartman, dotato di qualità fisiche potenziate ed una maggiore agilità, che si riflette in una spiccata predisposizione ai livelli platform. La sua principale abilità, difatti, risiede nella sua possibilità di utilizzare rampini e funi per raggiungere i luoghi più alti.
    L’ironia e la comicità, come intuibile, fanno la parte del leone nel titolo dei Redwood Shores. Da notare l’ironia prettamente videoludica dimostrata dagli sviluppatori nella creazione di alcuni boss: il gigantesco omino delle ciambelle (già ammirato in diversi Special di Halloween) sarà il protagonista di Shadow of the Colossal Donut, un livello che fa chiaramente il verso al prodotto di Team Ico.

    Hands on

    Nel corso della prima giornata di visita alla Game Convention di Lipsia, tra falegnami e carpentieri dediti alla costruzione di stand che da lì a poco avrebbero accolto gentili signorine e visitatori, abbiamo avuto l’opportunità di giocare ad una demo di “The Simpson Game” su XBox 360.
    Il primo ed unico livello di gioco a nostra disposizione vedeva Bart e Lisa alle prese con una compagnia di falegnameria, di proprietà del malvagio Mister Burns, intenta nella distruzione di una foresta nei pressi della celebre Springfield. Ovviamente la piccola Lisa, da sempre impegnata in lotte a favore di cause ecologiche e benefiche, non poteva rimanere con le mani in mano: grazie all’aiuto del terribile fratello, interviene per bloccare il dilagante ”albericidio”.
    La croce direzionale servirà a gestire l’uno o l’altro alter-ego digitale; vista la presenza di due personaggi, sarà inoltre possibile condividere l’avventura tramite split-screen in modalità multiplayer. Il sistema di controllo è molto semplice: il tasto Y è adibito ad una qualunque azione, dal raccogliere un oggetto all’aprire una porta, mentre il tasto B serve a saltare. Gli attacchi disponibili si suddividono tra i tasti X (normale attacco fisico) e A (attacco speciale). Quest’ultimo potrà essere caricato semplicemente tenendo premuto il tasto; Bart potrà quindi lanciare dei sassi per mezzo della fionda, mentre Lisa invece sarà in grado di stordire gli avversari (in questo caso, i falegnami) grazie al proprio sassofono.
    Tutti i fan della serie potranno riconoscere nel videogioco i segni distintivi di un cartoon che ha fatto la storia della recente TV americana: si passa dallo stile tipico della matita di Matt Groening ha personaggi e simboli della vita quotidiana della famiglia Simpson. In tutti i livelli, ad esempio, sarà possibile raccogliere delle scatole della bambola Malibu Stacy (per Lisa) e di Krusty il Klown (per Bart) in modo da sbloccare contenuti e artworks extra. Di particolare interesse una fase di gioco della demo a nostra disposizione: per avanzare nell’avventura, sarà nostro compito saltare da un tronco all’altro sino a poter scavalcare le palizzate che delimitano lo stage. Per far ciò, dovremo impilare uno sopra l’altro alcune sezioni di tronco abbandonate per terra dai falegnami. Come fare? Semplicissimo: in alcuni luoghi potremo interagire (esclusivamente con Lisa) con una piccola statua d’oro raffigurante Buddha. Questa azione ci permetterà di far apparire un’enorme mano dal cielo in grado di spostare massi e tronchi, in un minigioco in grado di variare la giocabilità essenzialmente action/platform del titolo.
    Dal punto di vista tecnico, Simpson the Game offre un cell shading pulito e colorato, in linea con gli episodi visti in TV. Sfortunatamente, altri elementi legati alla grafica non convincono appieno. Innanzitutto la fluidità, totalmente assente specie nelle fasi più concitate: l’azione di gioco risulta così estremamente “scattosa” e, quindi, poco godibile. Altro enorme tallone d’Achille è dato da un sistema di telecamere di pessima fattura. Difficilmente la ripresa standard sarà in grado di fornirci una visuale totalmente performante e, in caso di spostamento manuale della stessa (tramite la levetta analogica destra), rischieremo spesso di incastrarci in angoli morti o dietro ostacoli quali alberi e costruzioni. La pecca è particolarmente frustranti, specie durante i combattimenti, ma anche in situazioni di gioco più tranquille le cose non cambiano: durante alcune fasi platform, bisognerà ripetere più volte il percorso per l’impossibilità di posizionare in maniera soddisfacente la telecamera e permetterci così di calcolare il prossimo salto, che finirà (tristemente) nel vuoto.
    La difficoltà del titolo, infine, è calibrata verso il basso: tutti i personaggi giocabili disporranno di una barra di energia automaticamente ricaricabile, il che permette il facile superamento di ogni livello senza sprecar tempo nella ricerca di “medi-pack” e affini.

    Simpson: the Game Simpson: the Game, in uscita a novembre, è un titolo afflitto da numerosi difetti, e non di poco conto: il sistema di telecamere pessimo e l’estrema “scattosità” rendono il gameplay un estenuante esercizio di pazienza e determinazione. I numerosi riferimenti alla serie TV della popolare famiglia di Springfield faranno la gioia di tutti i fan, che certo si impegneranno a raccogliere i bonus sparpagliati per tutti i livelli al fine di sbloccare extra e artworks disponibili. Inutile aggiungere, quindi, che il titolo è consigliato solamente agli appassionati più accaniti, pronti a sorvolare su alcuni difetti tecnici pur di guidare Homer & Co. in una delle parodie ludiche dalla verve comica piú evidente.

    Che voto dai a: Simpson: the Game

    Media Voto Utenti
    Voti: 89
    6.9
    nd