First look Spore

Primo contatto con l'Editor di creature!

First look Spore
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  • Pc
  • L'ospite che non ti aspetti!

    Durante la Game Convention di Lipsia abbiamo avuto modo di provare approfonditamente l'Editor di creature del nuovo progetto di Will Wright: Spore. La piccola demo, già presente all'E3 2006, ha suscitato anche durante l'evento tedesco ammirazione e stupore di tutti i presenti: il programma è semplice da utilizzare ma estremamente funzionale, e risulta un piccolo capolavoro di tecnica.

    Spore, lo ricordiamo brevemente, è il nuovo titolo in cantiere alla Maxis sotto la guida del genio-luminare Will Write su cui, a quanto sembra, non potremo mettere mano fino alla seconda metà del 2007. In stile The Sims, a noi giocatori sarà dato modo di far evolvere singole unità monocellulari fino a farle diventare organismi, creature, complete dotate di intelligenza propria e in grado di procreare.

    Wright: un sigillo di originalità!

    La base della creazione è una colonna vertebrale ossea attorno al quale si sviluppa il corpo della creatura. L'elevato grado di personalizzazione che permea tutte le fasi di modellazione si intuisce già da questo primo "step": sarà infatti possibile, col solo utilizzo del mouse, allungare a piacere la colonna vertebrale, semplicemente trascinando i segmenti (le vertebre) estremi: in tal maniera lo sviluppo scheletrico della creatura potrà essere del tutto personalizzato. Inoltre, selezionando una qualsiasi delle vertebre e agendo con la rotellina del mouse sarà possibile assottigliare o rendere più spesso lo strato di carne attorno a quel punto.

    Definito il corpo della propria creatura si passa all'inserimento di tutti gli altri elementi che caratterizzeranno l’aspetto finale: arti, occhi, mascelle. Ogni elemento che si deciderà di inserire avrà, tuttavia, un costo: l'utente dovrà dunque fare i conti con la sua disposizione di "punti" genetici: in tal maniera si cerca di limitare, o comunque bilanciare, la potenza (e conseguente capacità di sopravvivenza) di ogni creatura.

    Make-up e ritocchi finali!

    Le scelte che si effettueranno in questa fase influiranno persino sulle caratteristiche del "prodotto finale" con l'ausilio di una serie di indicatori che manterrà costantemente aggiornato il giocatore sulle condizioni del proprio "pargolo": velocità, capacità di mimetizzazione, robustezza e attitudini alimentari. Questo step della creazione permette all'editor di mostrare le unghie poichè implementato in modo così semplice da rendere la modellazione un gioco da ragazzi!

    Seguendo il principio di simmetria naturale, ogni elemento potrà essere posizionato lungo l'asse centrale o, raddopiato in questo caso, nelle parti laterali del corpo con la possibiità diruotare, inclinare o allungare ogni "pezzo", così come spostare i punti di articolazione di gambe e braccia. Mentre l'utente procede nell'opera, la creatura accennerà qualche movimento per far intuire quanto valido possa essere il risultato finale.

    Dobbiamo ammettere che veder "prendere vita" la nostra personalissima creatura è stata un'emozione non da poco!

    L'AI e la prole...

    Finita la modellazione principale si passa alla definizione del colore e del tipo di pelle dell'essere appena creato: grazie a delle texure predefinite, ad un'intelligente sistema di rilevazione delle parti osse (corna o simili), delle unghie e delle ali la creatura si colorerà in maniera molto indicata. Sarà poi possibile inserire qualche dettaglio aggiuntivo: chiazze, macchie, superfici ruvide o pelose. Ovviamente tutto senza la necessità di utilizzare gli elementi standard.

    Una volta completato il processo la creatura veniva "testata" direttamente dell'utente, che poteva muoverla in una piccola zona. Era possibile vedere alcune delle azioni che sarebbero servite all'essere per nutrirsi o socializzare: si poteva farlo giocare, attaccare o, semplicemente, emettere il proprio verso caratteristico. Con una velocità disarmante era inoltre possibile generare un figlio, in modo da dare uno sguardo alle possibili linee evolutive e ai meccanismi di trasmissione dei "caratteri genetici".

    Spore Spore è, senza alcun dubbio, il progetto più interessante di Will Wright. Ben oltre le velleità pseudo-simulative della serie The Sims, Spore si mostra fin dai suoi primi vagiti un prodotto versatile, geniale, molto più vario del Top Seller appena citato (e, di conseguenza, più fruibile). Spore è un prodotto maturo ma alla portata di tutti e, dati i presupposti (basti leggere la nostra anteprima per una panoramica più completa), potrebbe risultare uno dei progetti più innovativi degli ultimi decenni. Resta solo qualche dubbio sulle sue trasposizioni per Home Console: ci chiediamo se non dovessero risentire troppo di un sistema di controllo molto più macchinoso del duo mouse + tastiera e della diversa metodologia di accesso alla rete.

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